Recensioni per
September Morn
di LubyLover

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
07/03/15, ore 00:20

Cara Luby, era da un po' che avevo adocchiato questa fic, ma per un motivo o per un altro non ero ancora riuscita a recensirla, quindi rimediamo subito u.u
Come ormai avrai capito, apprezzo davvero tanto il tuo stile fluido e liscio, ricco di dettagli che sembra di essere in mezzo alla scena, tra tutti i personaggi come se fossi tu stessa la protagonista. L'episodio che hai voluto raccontare credo che sia il fatto più nero di questo millennio, un ricordo talmente vivido anche nella mente di chi, come me e tantissime altre persone, non era presente in quel momento e ha seguito l'intera vicenda attraverso i giornali (per non parlare del dolore delle persone che quel dramma l'hanno vissuto sulla propria pelle e che ci convivono ogni giorno). Mi è piaciuto davvero tanto come hai esplorato nel profondo i sentimenti e le emozioni di Flack, rendendolo un uomo come tanti altri di fronte a un evento così disastroso e non un supereroe che non ha paura di nulla e si fionda a salvare vite umane. Nonostante tutto quello che gli succede attorno, riesce a ragionare lucidamente, quel tanto che serve a non fare follie, e alla fine vede una debole luce di speranza: attraverso la polvere della distruzione trova un amico, che gli starà accanto per sempre. Non so se fosse voluto dagli autori (o se tu stessa avessi voluto metterla in questo senso), ma l'immagine che due uomini riescano a legarsi anche in una situazione del genere mi fa pensare che l'amicizia e l'amore sono più forti di qualsiasi cosa, persino della distruzione e della morte (fa molto da film disney, ma vabbè).
Davvero complimenti, e adesso aspetto il nuovo capitolo del sequel di Venti Ore. A presto ^^

Nuovo recensore
04/01/15, ore 11:05

Bellissima one-shot! Hai saputo raccontare quel terribile giorno che di fatto cambiò il mondo attraverso gli occhi di don, che rappresenta non solo un poliziotto, ma tutto il corpo del NYPD e quello che quel giorno videro. Di quel giorno non ricordo molto perché ero piccola, ma le immagini dell'edizione speciale del tg5 che mostravano quei grandi aerei schiantarsi contro le torri sono qualcosa che mi resterà per sempre impresso nella memoria. Never forget! Complienti per la storia:)

Recensore Veterano
04/08/13, ore 20:03

a me piace, perchè è originale. Mi sembra, che questo, fosse l'incontro tra Danny e Don, vero?
cioè.. è òa prima volta che si conoscono, no? vabbè... è una parte fuori dal normale.
Fuori di tutta la serie... prima della serie... cioè, non è il giorno in cui morì Claire?
vabbè.. se mi risponderai, ne sarò molto grata.. molto :)
con affetto,
-Jenny

Recensore Master
06/01/13, ore 22:37

Ricordo quel giorno come se fosse ieri, sapevo da poco di aspettare quella peste di mio figlio, ero sola in casa con la tv accesa incapace di muovermi dal divano mentre le immagini scorrevano davanti hai miei occhi increduli. Io mi sentivo pietrificata, quindi sarà stato peggio per chi si trovava lì. Mi è piaciuta molto questa one shot che rende benissimo l'idea di quello che hanno privato gli appartenenti delle forze dell'ordine, e delle persone presenti, che qui viene messo in luce dai pensieri di Flack e di come, da una tragedia immane come quella, possa nascere una profonda amicizia come quella con Danny. Lo trovo molto veritiero e ben scritto che mi ha coinvolto dalla prima all'ultima parola. Ciao alla prossima.

Recensore Master
06/01/13, ore 21:18

Allora, come credo di aver già scritto da qualche parte, l'11 settembre - chiaramente a prescindere da CSI NY e da "Indelible" - è e rimane una data indimenticabile: anche adesso che sono passati oltre dieci anni, lo sbigottimento e l'incredulità di fronte a una tragedia così vile e ingiusta, così enorme e gratuita nella sua follia, sono ancora dentro di me, quasi intatti. Perché lì fu l'Occidente tutto a essere messo in discussione: la nostra democrazia, l'apertura verso il prossimo ci resero vulnerabili. Ma fortunatamente la tragedia non ci ha cambiati, se non superficialmente e per poco tempo.
Forse questo è anche uno dei motivi che mi legano a CSI NY.
Venendo al tuo racconto, devo dire che in generale l'idea di raccontare ciò che è avvenuto tra le pieghe degli episodi e non ci è stato svelato dagli sceneggiatori mi affascina; in particolare, poi, questa storia è attraversata dalla prima all'ultima parola da emozioni diverse e contrastanti e in questo trova il suo punto di forza.
Don è un ragazzo come tanti, che fa un lavoro che gli piace (come tanti), solo forse con più passione degli altri... poi, d'un tratto, in un giorno come tanti la tragedia irrompe bruscamente nella normalità quotidiana. Lui all'inizio non si rende conto della portata del dramma - come quasi tutti, del resto - e solo quando vede il secondo aereo schiantarsi lo gela la consapevolezza, straziante, che non si è trattato di un incidente. Perchè pensare che fosse un incidente era terribile, ma forse ancora sopportabile, mentre rendersi conto che dietro a una strage del genere ci sono uomini come te, con un piano e una volontà precisa, è sconvolgente.
Interessante anche l'idea di contrapporre all'adrenalinica realtà del dramma una scena ordinaria, come una pausa nella suspance del racconto: questo mi ha sempre incuriosito... sei stato a contatto con uno degli eventi più tragici di sempre, sei vivo per miracolo, eppure l'acqua tiepida sulla pelle ti provoca ancora piacere e un panino placa la fame, appagandoti per qualche istante.La vita conserva la sua grazia e le sue piccole tentazioni e questa, forse, è la fortuna del genere umano.
Mi è piaciuta molto la fine: in un quadro così tragico, c'è posto per una luce. Una luce di speranza, che coincide con la nascita di un'amicizia. E anche il pudore di non parlarne mai, di fronte all'enormità del dramma, mi è sembrato molto IC, dati i due personaggi con i quali hai lavorato.
Bellissima questa frase: "Davanti ad i suoi occhi spalancati le torri gemelle stavano esalando respiri di dolore in lunghissimi nastri di fumo grigio e denso."
Complimenti, alla prossima.