Ho notato dell'umorismo in questo scritto, soprattutto nell'ultima parte. Non avevi mai usato prima d'ora l'ironia, il che mi ha lasciata con un sopracciglio sospeso. Sembra quasi che tu abbia preso coscienza della perversa umanità, tutto d'un fiato. Bè, è nei nostri limiti il sapere, quindi meglio non far congetture. Sì, come tutti i tuoi introspettivi non manca mai il vittimismo: ripeto che non vuol essere una critica, ma tutti, al contrario di quello che tu sostieni, si ricordano (anche se vagamente, te lo concedo) del soldato semplice A. Solo che non vogliono pronunciarlo perché, esattamente come tu dici, non è interessante. Eppure non esistono solo supereroi: tu lo scrivi ma non lo pensi. Per quale motivo dedichi anche solo una frase a loro se tu stesso dici di volerli mettere, per un momento, da parte? Non si meritano nemmeno un pensiero u.u. Concentrati più sul soldato semplice A piuttosto che sugli altri, che ne dici? Capisci quello che intendo, Ele.