Recensioni per
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di Rei Hino
Oddio. Infinita tristezza. Sono un po' scossa, come sempre è scritta divinamente e la adoro, una tassello in più che mi fa amare questa coppia, questo è certo. Ma questa volta il tono triste della storia mi ha dato una visione diversa ma pursempre fatta bene! Ancora una volta riuscivo a immaginare ciò che leggevo e stavolta leggevo i dialoghi con le voci di William e LeonardXD è un bene direi! L'attesa di Bill l'hai resa benissimo, e anche quel tocco malinconico ci sta qui! |
Sono convinta che ci sia stato in effetti un momento in cui entrambi hanno fatto un 'punto della situazione' e hanno capito che la loro storia non sarebbe finita, anzi. E non è detto che sia stato Bill a capirlo per primo. Alla fine Len è quello 'diesel', arriva dopo, con calma, ma quando ci è arrivato è per sempre. Questa scena è bellissima, infatti è Leonard che dà una 'stabilità', qualcosa di sicuro a cui aggrapparsi, in cui rifugiarsi. La reazione di Bill è di incredulità e commozione, ovvio che non se lo aspettasse, non da Len. Ottima l'ambientazione, mi ha fatto morire Leonard con gli occhiali che alza la testa in quel modo per guardare Bill. E' adorabile!!! Ogni tanto ci divertiamo a mettere qualche allusione al fatto che Nimoy si veste quasi sempre davvero male. Beh, anche io ti ringrazio per questa storia, mi ci voleva, l'ho letta davvero con tanta emozione, non mi stancherei mai di leggere di questi due. Ancora grande, immenso apprezzamento per i tuoi dialoghi ^_^. Resto in attesa delle successive crisi di coppia ^_^ |
Grazie, grazie, grazie, grazie, grazie. Cos'altro posso dire? Mmm... mille grazie, mille grazie, mille grazie, mille grazie, mille grazie. |
Leggere (anzi rileggere) questo capitolo mi ha fatto un paio di effetti. Il primo è uno sbrodolamento continuo perchè hai descritto per filo e per segno buona parte delle mie immagini erotiche preferite su questi due (Len passivo mi uccide, seriamente). Il secondo è un continuo sorriso perchè ho ricordato la genesi di questa cosa, tutti i vari 'faccio così o faccio cosà', tutta una serata di scleri in cui mi sono divertita un sacco ^_^. Per commentare posso solo dire che il capitolo è meraviglioso, uno dei rating rossi più belli che abbia mai letto, a parte gli atti in sè, ma tutto ciò che c'è in mezzo, i pensieri, le emozioni, il non parlare perchè non è necessario, entrambi che sentono il bosogno di punirsi in qualche modo, per motivi diversi, per motivi che non capiscono bene neppure loro. Punire sè stessi e punire l'altro. Il finale è terribile, so che non avresti mai potuto finire così. Senza contare che sarei venuta lì a picchiarti. Non so cosa altro dire, Len che si ferma e scambia posizione con Bill, che si mette sopra di lui, cioè, non so... Non ci posso pensare... Come descrivi il suo viso in quel momento... non so, guarda. Non riesco ad esprimermi e ad esprimere la mia felicità e gratitudine per questo capitolo. Baci baci ^_^ |
Chiedo ancora perdono in ginocchio sui ceci per il ritardo =_=... Partendo dall'inizio: De è meraviglioso! Lo so, lo dico sempre, ma mi piace la sua parte da vecchia pettegola che non deve sapere niente e invece sa tutto. Len non si smentisce e non ama le battute di De, che immenso rompiballe! Che dire di più? Bill tiene duro, non può fare altro, il dolore che prova da tempo, da sempre, da quando conosce quello stupido uomo, non può continuare. Eppure sa che non ha alternative, Len lo farà soffrire sempre, sia che ceda sia che non lo faccia. Cerca di salvare quello che può, almeno la sua dignità o ciò che ne rimane. Leonard sa che non potrà fare mai a meno di Bill (il suo sole, la sua stella, che bellissime descrizioni <3), nonostante tutte le pue paturnie, lo ama, lo deve ammettere e accettarlo. Ha paura, non sa come gestire la sua vita, ha troppe cose da tenere sotto controllo, ma Bill è la cosa più importante. Capitolo bellissimo, e i tuoi dialoghi, cioè, io li adoro, davvero, te l'ho giò detto, hai un talento!!! ^_^ Al prossimo commento, in ritardo come sempre =_= |
Non immagini quanto io ti ammiri: quanta forza di volontà ti ci è voluta per scrivere un capitolo del genere? No, cioè, io non ce l'avrei mai fatta: questi due non si possono separare! Loro devono stare viscini viscini! |
Bill qui è stato fantastico, bravissimo. E' riuscito a resistere, anche se non so come ha fatto, con Len appiccicato addosso che gli dice sulle labbra 'andiamo da qualche parte'. Un appauso a William Shatner! Gli costa, gli costa assurdamente, il dolore che prova deve essere insoportabile. Eppure sa che deve resistere perchè il costo sarebbe soffrire mille volte di più, ancora e ancora. Perchè Len non è cambiato, forse non lo farà mai. Intanto Nimoy comincia a capire, questa volta per davvero, quanto Bill conti per lui, quando sia indispensabile. Una dipendenza, come la chiama lui. Una dipendenza da qualcosa di negativo, che rischia di distruggere tutto ciò che di buono ha raggiunto nella sua vita. E lui sa bene cosa significhi vivere con una dipendenza deleteria. Sa di dover decidere, ha poco tempo e per la prima volta rischia seriamente di perdere Bill. E Bill è tutto ciò che ha, tutto ciò che conta, più di tutto il resto. |
Fluff??? Ma a noi il fluff *ci piace*!!! E se il prossimo sarà peggio, beh... mi preparo un pacemaker vicino, perchè sono sicura che il mio debole cuoricino batterà così forte da fermarsi! ç___ç |
Fra te e Fatanera... devo erigervi un monumento! (O almeno un piccolo altarino in camera, giusto per pregarvi e ringraziarvi prima di andare a letto a dormire.) |
Alla fine siamo sempre qui che lanciamo anatemi contro Leonard e la sua stupida testa. E il brutto è che lui, in qualche modo, ha ragione. Se analizziamo, vediamo che la storia comincia negli anni 60, in America per giunta, paese che non sta benissimo neppure adesso nei confronti di certi temi. Leonard è ebreo, anzi, è un ebreo convinto. La sua religione è molto più innestata dentro di lui che non in Bill. Leonard se ne è sempre fatto un problema, per lui la famiglia è davvero tutto. Ha paura del mondo esterno, ma è molto più a disagio con sè stesso. Lo capiamo. D'altra parte ama Bill, non può fare a meno di lui e lo sa. E' terribile in fondo. Bill ha ceduto molte volte, sempre, adesso basta. Parliamo di due uomini di cinquant'anni, con tutto ciò che ne deriva, sicurezze ma anche abitudini, voglia di una certa tranquillità. Basta con i colpi di testa. Però c'è sempre quel bisogno di fondo, impossibile da eliminare. Spiega tutto quando Len pensa che nemmeno conoscere Susan e innamorarsi di lei ha scalfito ciò che prova per Bill. In questa storia riesci a spiegare perfettamente tutto questo, le mille sfumature di questo rapporto, di questa crisi. E' tutto davvero perfetto e commovente, è uno strazio per noi che li amiamo così tanto. E per quanto ne parliamo c'è sempre qualcosa da dire, da aggiungere. Menzione speciale per De! Tanto tanto amore per quell'uomo ^_^ |
Ohhhhh!!!! Grazie x la dedica <3 che bello! Cosa dire d'altro dopo che l'ho commentata praticamente 'live'? Riassumendo, è bellissima, avevo una voglia che non immagini di leggere una nuova Shatnoy e in particolare una tua ^_^ E' vero che sta uscendo una specie di sequel di Emotional Security ma è inevitabile perchè loro due sono sempre uguali, anche dopo 10 anni, come dopo 50. Bill è sempre sincero, aperto, a contatto con i propri sentimenti e le proprie passioni. Len è chiuso nelle sue idee, nei suoi preconcetti, è un uomo legato alle tradizioni ed è difficile per lui accettare qualcosa che considera profondamente sbagliato. Ci sta tutto. E' una storia molto dolorosa proprio perchè molto reale. Bill è di un cucciolame in questa FF, e Len è da picchiare... al prossimo commento ^_^ |
Uh, sono contentissima di leggere nuovamente qualcosa di tuo; era da un pò che aspettavo. |