È geniale. Geniale. L'eroticità di una ragazza ancora presa tra i libri di scuola e che ha ancora a che fare con i genitori. Si percepisce la sua pudicizia ma anche la sua tendenza senza veli verso la forza dell'eros. Sesso: un mondo ancora tutto da scoprire e difficile da esternare. Freudamente geniale anche la figura del padre, che nella poesia fa da blocco alle pulsioni dei due ragazzi. Un po' volgare, ma nessuno ha detto che poesia significa usare solo termini aulici... e in questo frangente sottolinea la quotidianità della situazione e aggiunge un pizzico di ilarità al tutto. Ho letto una caterba di poesie qui su efp ma questa è la prima che mi strappa un commento positivo. Avanti così!

Ok, ok, questa poesia ha un suo perchè, ma non ci trovo assolutamente nulla di speciale, o alemeno, non mi lascia nulla scritta in questo modo. Penso dovresti provare a modificarla. Dopotutto potrebbe nascere qualcosa di carino, di divertente, una poesia che non si legge tutti i giorni insomma. Per il momento è assolutamente vuota e ridicola. Non prendere le mie parole come un'offesa, ma con un modo per poter migliorare, rimediare.
Spero che tu non la prenda male, ma io cerco sempre di essere onesta e sincera, anche se a volte la verità può far male.
A presto!

E' decisamente molto spinta xD Però devo ammettere che ha saputo esprimere un messaggio abbastanza forte e chiaro...e decisamente erotico. In sostanza mentre ti "accarezzi" immagini una situazione molto eccitante, ovvero, un esperienza con un tuo amico/ragazzo/amante/non lo so che non poi rimandare, ma allo stesso tempo sai che hai poco tempo e potresti non farcela. Insomma, il fattore dominante è il Rischio, che aumenta l'emozione suscitata dalla tua fantasia. (E' ovviamente una mia personale interpretazione).

Beh, non mi sembra più di tanto scandalosa. Direi che è pubblicabile, forse un po' spinta, però dice qualcosa. Sembra atona, non so, molto ironica, priva della solita vena di romanticismo che sciaborda dappertutto: per questo forse potrebbe apparire poco poetica, ma vabbé, dopotutto ho letto anche di peggio in autori del '900, e non mi sembra meno poetica di altre cose. Denota una condizione dell' "amore" particolarmente legata al giorno d'oggi. Ci sta. Anche la forma, nella sua impostazione va bene: forse volevi dire "di fuori"...
Certo molto meglio di tanto che qui si pubblica :-) Brava...

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