Recensioni per
What the eye sees not, the heart craves not
di Mary West
Ciao ! allora nonostante non riesca ancora a mandare giù l'idea di Phil e Barton insieme leggo comunque tutte le tue storie perchè adoro come scrivi :) questa OS comunque è divrtentissima nella sua aria casalinga e le frasi che fai dire ai personaggi sono come sempre fantastiche :) non riesco a capire perché non ti piaccia il finale che è invece una parte carinissima :) |
Oddio io ancora faccio fatica a immaginarmeli. E tu dici:e allora perché le leggi? Ottima domanda. Le leggo perché mi piace tantissimo come scrivi e lo stile fluido e senza sbavature di questa storia è uno dei tuoi migliori. Mi é piaciuta veramente tanto l'atmosfera che si respirava nella storia, di assoluta quotidianità e intimità domestica senza eccessi. E quindi, al di la che sarei stata curiosa di vedere Phil e la fantomatica violoncellista, ti faccio i miei complimenti per questa FF. |
*respira, respira, respira* |
Oh.Mio.Dio. Non ci credo! L'hai finalmente pubblicata. Io non vedevo l'ora di leggere questa famosa one shot che ci avevi accennato. La mia astinenza da Phil e Clint è durata poco, menomale. Non credo che sarei riuscita a sopravvivere più di una settimana. Dunque, io la trovo assolutamente perfetta dall'inizio alla fine. Oddio, il finale poi! Mi ha totalmente lasciato senza parole.
Phil tentò di rispondere, spazientito, ma le labbra di Clint glielo impedirono e lui colse con un ghigno divertito e vagamente compiaciuto l'entusiasmo con cui il Falco le mosse sapientemente sopra le sue.
No, okay. E' davvero avvenuto un bacio tra loro due? La mia vita è completa adesso. Ecco come volevo che fosse il Progetto! E poi ancora:
“Si prepari a pagare caramente la sconfitta, signore. Perché l’unica cosa che conta nella vita è la mira e quella è tutto ciò che occorre, per centrare il bersaglio.”
Tanti, tanti complimenti! L'ho amata davvero moltissimo e come il resto delle tue creature, anche questa finirà tra i preferiti. Grazie, Mary, per averci regalato anche questo gioiello di storia.
Alla prossima, Lou |