Recensioni per
Estasi è nulla
di The Wanderer

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
20/02/13, ore 23:10

Oramai sono una tua fan. Mi piacciono tanto le tue poesie, soprattutto quello con il rating rosso. Non esprimi grandi sentimenti ed emozioni in poche parole come le solite, tu esprimi azioni, azioni che sempre e comunque fanno arrossire e prendono per il semplice fatto che sono emozioni istintive e a cui noi non ci possiamo sottrare perchè prima di essere umani siamo animali.  
Io sono in un gruppo di poeti su facebook, credo che, come molti di  noi, saresti apprezzato e  non è un sito molto vago come efp, è molto più sul genere poetico. https://www.facebook.com/groups/50040936815/?fref=ts ecco quì il link. se potresti darci un'occhiata. Inoltre in questo gruppo non saresti l'unico che scrive poesie gotiche e di questo genere, ce ne sono altri e magari ci potrebbe essere un confronto.
Dammi un feedback per vedere se hai visto il mex. e rispondi pure. Prova a valutare l'idea del gruppo. ^_^

NEKOTAKU

Recensore Veterano
24/01/13, ore 15:42

Eh beh, mi è piaciuta. Sopratutto per il confondersi d'elementi umani e naturali e animali. Tutto in questa poesia ha un contatto con tutto. Sfiorarsi di petali e vento, di roccia e terra... All'inizio gli elementi non antropomorfi non raggiungono l'uomo; ma poi le foglie cullano i pensieri, e dunque anche l'umano entra in contatto con questo mondo immenso, sensuale, erotico. Poi l'idea di fondo che mi sembra trasparire dell'amore come estatica esperienza conoscitiva... "Estasi è coscienza/Coscienza è orgasmo". Qui c'è un paradosso, nel senso che con estasi s'intende di solito qualcosa di puramente irrazionale, d'incosciente. E invece "estasi è coscienza", come a dire che nell'estasi si raggiunge una forma di lucidità, forse superiore, forse di contatto col resto del mondo, in cui le preoccupazioni, il morire, l'ansia... nulla conta.
Beh, al di là di tutto, m'è proprio piaciuta! M'ha messo er foco! :)

Recensore Junior
24/01/13, ore 14:35

Proprio come hai affermato tu stesso nell'introduzione, questa poesia ha una certa musicalità e alle mie orecchie, precisamente, è sembrata una musicalità dissonante. Questo perché spesso "emergono" orizzontalmente verso destra dei versi più lunghi, in mezzo alla massa compatta di tutti gli altri più o meno della stessa lunghezza, che sembrano prolungare il "canto" della poesia e sono contrapposti ad altri molto più corti da tre a cinque o sei parole che al contrario sembrano "stroncare" improvvisamente la melodia, per poi ritornare di nuovo alla regolarità. Insomma, una musicalità irregolare e dissonante, un po' come i suoni dell'amplesso che alternano gemiti più intensi a ansimi più brevi e secchi.
Le immagini di estrema vitalità della natura sono accostate a quelle del sesso anche in maniera metaforica, in una fusione sempre più evidente e sempre più delirante, in estasi appunto. Eppure, in tutta questa vitalità, si percepisce un senso di disperazione e sfinimento, come se il sesso non fosse altro che una corsa sfrenata e delirante verso un appagamento intenso ma momentaneo che spegne solo il fuoco momentaneo, ma non la voglia intrinseca di rinnovare l'esperienza ancora e ancora, finché l'età e il corpo lo consentano. L'ultimissima strofa infatti, che segue quella in cui il tempo è scaduto e l'alba risplende fastidiosa, sembrerebbe quasi segnare l'inizio di un nuovo rapporto, dando perciò alla poesia un senso di circolarità e continuità.
L'assenza quasi totale della punteggiatura non impedisce la lettura, anzi contribuisce a creare il senso della "corsa" e della caduta, spingendoti a leggere i versi sempre più velocemente. Non mi pare che ci siano errori grammaticali o di battitura, il linguaggio non è troppo sofisticato come a volte si tende a fare, ma è molto semplice e fruibile.
Posso dire, quindi, che questa poesia personalmente l'ho trovata interessante, conturbante e affascinante.
Lilith