Recensioni per
Estasi è nulla
di The Wanderer
Oramai sono una tua fan. Mi piacciono tanto le tue poesie, soprattutto quello con il rating rosso. Non esprimi grandi sentimenti ed emozioni in poche parole come le solite, tu esprimi azioni, azioni che sempre e comunque fanno arrossire e prendono per il semplice fatto che sono emozioni istintive e a cui noi non ci possiamo sottrare perchè prima di essere umani siamo animali. |
Eh beh, mi è piaciuta. Sopratutto per il confondersi d'elementi umani e naturali e animali. Tutto in questa poesia ha un contatto con tutto. Sfiorarsi di petali e vento, di roccia e terra... All'inizio gli elementi non antropomorfi non raggiungono l'uomo; ma poi le foglie cullano i pensieri, e dunque anche l'umano entra in contatto con questo mondo immenso, sensuale, erotico. Poi l'idea di fondo che mi sembra trasparire dell'amore come estatica esperienza conoscitiva... "Estasi è coscienza/Coscienza è orgasmo". Qui c'è un paradosso, nel senso che con estasi s'intende di solito qualcosa di puramente irrazionale, d'incosciente. E invece "estasi è coscienza", come a dire che nell'estasi si raggiunge una forma di lucidità, forse superiore, forse di contatto col resto del mondo, in cui le preoccupazioni, il morire, l'ansia... nulla conta. |
Proprio come hai affermato tu stesso nell'introduzione, questa poesia ha una certa musicalità e alle mie orecchie, precisamente, è sembrata una musicalità dissonante. Questo perché spesso "emergono" orizzontalmente verso destra dei versi più lunghi, in mezzo alla massa compatta di tutti gli altri più o meno della stessa lunghezza, che sembrano prolungare il "canto" della poesia e sono contrapposti ad altri molto più corti da tre a cinque o sei parole che al contrario sembrano "stroncare" improvvisamente la melodia, per poi ritornare di nuovo alla regolarità. Insomma, una musicalità irregolare e dissonante, un po' come i suoni dell'amplesso che alternano gemiti più intensi a ansimi più brevi e secchi. |