Ciao! Complimenti per l'originalità del tema trattato.
Sono davvero sospresa per i contenuti di questo elaborato, ma, al tempo stesso, sono felice di averlo letto.
Da piccola, ero convinta che i bambolotti e i peluches avessero un'anima e, se ti starai chiedendo il perchè... beh, semplicemente guardandoli in viso, ero convinta di scorgervi dei sentimenti. Non so se fosse il potere dell'auto-convinzione o se fossi semplicemente una visionaria, però questo mi faceva provare per ognuno di loro dei sentimenti differenti. Con mia sorella, parlavamo infatti di "spiritini", figurati!
Poi, però, siamo cresciute e l'età adulta ha ridimensionato tante cose, tutte quante direi.
Ho letto milioni di anni fa un libro che approfondiva questa tematica e affermava che, quando si dà amore alle bambole, queste finiscono per avere un pezzetto di anima e, quindi, è un pò come se avessero uno spirito loro.
Onestamente, questa teoria mi è sempre sembrata decisamente fantasiosa e non veritiera, però ha accompagnato i mei pensieri con tenerezza per tanti anni, la stessa tenerezza che mi ha pervasa leggendo questo tuo delizioso componimento.
Qui emerge l'affetto di un bambino che adesso è grande, ma continua a tenere nel cuore i suoi fidi compagni d'infanzia: i peluches.
Mi hai fatto sorridere di tenerezza tutto il tempo della lettura.
Sai che ti dico? Io sono un'adulta che ha voluto un gran bene ad alcuni suoi bambolotti e che continua a volergliene anche adesso, sebbene ciò possa sembrare sintomatico di infantilismo.
Non sono infantile, nè mi affeziono agli elettrodomestici, ci mancherebbe! Sono legata ai miei piccoli eroi d'infanzia, proprio come fa l'autore di questo scritto, come si evince leggendolo.
Ti ringrazio per questo dolcissimo omaggio all'affetto che si nutre per i propri bambolotti d'infanzia e per la delicatezza che hai mostrato nel farlo.
Che lettura carica di bei sentimenti! Complimenti ancora. |
