Non ho fatto in tempo a vederla, che subito l'ho messa tra le Seguite.
Non avrei potuto non farlo: anzitutto, perché i protagonisti principali sono Milo e Camus; poi, perché è una MiloxCamus; poi, perché Camus è morto ( quindi, presumo che la narrazione sarà sviluppata con toni più o meno drammatici... sì, lo so, sono incorreggibile, ahah! ); infine, perché è un AU di ambientazione storica ( ed il genere storico è da sempre il mio secondo preferito, anche nei romanzi ).
Non ho mai avuto l'occasione di leggere Guerra e Pace ( non amo molto gli autori russi... trovo il loro modo di scrivere poco "fluido" ): chissà che la tua storia abbia il potere di darmi una spintarella nella sua direzione, in futuro.
Il prologo ci immette direttamente nella narrazione, senza troppi preamboli, con una tipica introduzione " in medias res ": magari, nei prossimi capitoli, faremo un salto indietro, oppure passeremo direttamente alla battaglia di cui Milo e gli altri ufficiali hanno discusso nella tenda del generale Kutuzov.
Ho apprezzato che tu abbia presentato, oltre allo scenario di contorno, anche quello che penso sia il motivo fondante di tutto il racconto ( la dipartita di Camus, in sintesi ) in maniera indefinita: è servito a mettere addosso a chi legge ( almeno con me, l'ha fatto ) la curiosità necessaria a decidere di seguire la vicenda, per sapere come si svilupperà.
Insomma, i presupposti a me sembrano più che buoni. Vai così! :D
Ps: davvero, fa strano vedere Camus schierato nella fazione russa, in una storia che comprende anche francesi. Ma quello che mi fa ancora più strano è pensare ad un Milo russo, aha! |