Recensioni per
Il vuoto lasciato dal tempo
di Melinda Pressywig

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
30/12/15, ore 10:21

Questo tuo scritto mi ha commosso.
Questa lettera mi ha fatto riflettere molto. Penso alle molte vite spezzate a motivo di disgrazie e soprattutto quelle che avvengono sul luogo del lavoro. È brutto che una persona che va a lavorare per guadagnarsi da vivere non farà più ritorno a casa dove è atteso da qualcuno che lo ama.
La perdita di una persona cara è un qualcosa di crudele e che non si dimentica nel tempo. Multa nonostante siano passati cinquanta anni, quel povero ragazzo lo ricorda a cosa con amore. Peccato era un ragazzo perfetto.
Brava, ha scritto una bella gemma, anche se triste.
Buon anno nuovo
Francesco

Recensione partecipante all'iniziativa "Babbo Natale Segreto 5.0" del gruppo Facebook 'HPeace@Love

Recensore Master
06/12/13, ore 11:53

Ciao, Melinda!
Allora, credo proprio che tu mi abbia consigliato la storia giusta da leggere, mi è piaciuta molto!
Ma per caso avevi intuito che mi sarebbe piaciuto perchè hai scorto in me un certo animo romantico? Dai, dimmelo!
In effetti se non me l'avessi suggerita tu non credo che l'avrei notata, non è una storia troppo recente quindi le nuove l'hanno un pochino oscurata.
Però merita, è davvero bella. E ha spezzato il cuore, da dove ti è uscita di farla finire così male, scusa?
Confesso che in un primo momento avevo pensato che lui si fosse innamorato di un'altra donna, ecco perchè era sparito, però l'idea mi sembrava scontata e lui troppo stronzo... quindi mi sono detta: "Che cavolo gli è potuto succedere?"
Ecco, in poche righe l'ho scoperto. Bella l'idea che dopo cinquant'anni lei scriva una sorta di lettera in cui ricorda ancora il primo amore, il primo grande amore della giovinezza. Non fai intendere però se lei si sia sposata con qualcun altro o meno, se abbia avuto dei figli e nipotini... mi sarebbe piaciuto vedere aggiunto qualche particolare in più, lo ammetto, però anche così va benissimo!
Brava brava, però è tristissima! Sei stata crudele, poverino, era un ragazzo perfetto! :(
Kiss! :)
 

Recensore Junior
20/04/13, ore 15:59

Salve :D penso sia assolutamente inutile dire che questo racconto (\lettera) mi sia piaciuto tantissimo, l'ho letto con una lentezza esasperante! Traspare malinconia da ogni frase, e sono rimasto seriamente stupito accorgendomi di essere completamente immerso nella lettura!
Poi, non so perché, il tuo stile mi ricorda sempre una serie di pennellate su un quadro fresco :l boh, sarà, ma a me dà questa piacevole sensazione.
Vabbè, non mi dilungo, altrimenti finirò per ripetermi all'infinito :)
Complimenti! :)) yeayea

Recensore Master
21/02/13, ore 08:47

Salve! Che dire? Si sente la commozione in questo tuo scritto, Julia nonostante siano passati cinquant'anni è ancora molto legata a quel povero ragazzo, e questo fa riflettere sulle morti sul lavoro che troppo spesso accadono. Che dolore pensare alle troppe vite spezzate a causa delle disgrazie! Mi spiace molto per loro, perché sembravano davvero uniti, ma dì'altra parte quando il destino beffardo ci si mette può essere davvero crudele! la One Shot è molto ben scritta, soprattutto come stile; mi è piaciuto molto! Deve essere stato straziante tornare al lago e non vederlo più, ogni anno! Personalmente non avrei più frequentato quel posto così pieno di ricordi! Comunque, molto ben fatto, davvero! Alla prossima!

Nuovo recensore
03/02/13, ore 11:07

Ho i brividi.... L'unico consiglio, forse più che consiglio è un mio parera: non andare a capo ogni frase, forse sarà il tuo stile non lo metto in dubbio, ma almeno una storia come questa deve essere più "compatta". In alcuni tratti, per aumentare l'attesa va anche bene. E poi un'altra cosa ti consiglierei di dilungarti nella lettera della madre, è si una donna strazziata dentro, ma come tale sa bene che anche la ragazza proverà una sofferenza inmane. Non avrei usato la parola morte, perchè credo che in un testo come quello della lettera devi lasciare al lettore aggiungere quelle parole nella sua testa.... "dire non c'è più, è morto" o dire "non c'è più" è diverso, forse nella vita si utilizza di più la seconda, ma non credo perchè una mamma non userrebbe mai la parola morte parlando di un figlio.
Ti ripeto sono un ragazzo che vorebbe diventare un giorno uno scrittore, non ho nessuna capacità ho solo detto quello che penso. Come lettore ti dico a me piace e mi piacerebbe ancora di se ci fossero questi accorgimenti <3 Ma non sono nessuno per farti cambiare idea
A presto