In pochi versi, tirati più che dal cuore dalle viscere (perché la rabbia è stomaco, è pancia né testa né cuore), è descritta la vita: una battaglia all'ultimo sangue che ti lascia piagato da ferite che non si rimarginano mai. Non è vero che il Tempo è galantuomo, non lenisce alcun dolore, al contrario, divieni sempre più debole e disincantato e combatti solo per non lasciarti morire. "... sangue, sudore, brandelli di carne e frammenti di ossa" questi i pochi segni che ti fanno capire che sei ancora qui per un altro giorno: dio è morto, e quand'era vivo se ne stava, distratto, beato nelle intercapedini tra i mondi. 10/10.

Emozioni intense e liquide... entrano come uno sciroppo e scuotono come un veleno... senza filtri... ci vuole!

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Mi è piaciuta molto: niente fronzoli, niente giri di parole, niente linguaggio profondo dove non serve. E' un testo che sa dove scovare la serpe che riposa nel nostro stomaco, che sa dove colpire e dove graziare, dove far pesare le parole e dove lasciarle semplicemente scivolare via. E' sangue rappreso e pulsante al tempo stesso, se mi concedi questo parallelo macabro. Smuove dove deve e questo vuol dire che con il tuo testo hai fatto centro.
Complimenti :3
Edit: mi ero dimenticata di dirti che leggendola mi ha fatto pensare alla canzone Time dei Pink Floyd che, se non conosci, ti consigli vivamente di ascoltare :)
(Recensione modificata il 19/02/2013 - 04:39 pm)

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"Gott ist tot! Bleibt tot! Und wir haben ihn getötet"
Nietzsche è adatto per inizare a recensire questa storia noir. Come al solito, resto incantata davanti alle tue scelte lessicali.
"Non vergine al dolore", quant'è bella questa frase? Cruda come un bisturi piantato nella milza. Bella, bella, bella!
Ange.

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Premessa: io sono credente, ma non sono qui per dirti "Ma no, Dio c'è, é sempre con te!"
Io penso che troppo spesso Dio sia indaffarato con chi sta peggio di me.
Comunque... La tua storia mi é piaciuta moltissimo, perché trasmette la sensazione di solitudine, sconfitta, di essere abbandonati e di essere completamente soli al mondo, sensazione da me provata quasi di continuo. E poi trasmette la rabbia, l'indignazione. Quel sentimento di "E ora?! Dove sono coloro che mi amano?! Non ci sono perché nessuno ha a cuore la mia esistenza." E allora mi metto a piangere, di rabbia, ma anche di tristezza. E sai, vorrei solo sparire ed essere portata via, ed essere felice. Anche se ultimamente la sono... Dopo 6 anni... Vabbeè, grazie per questa storia, la metteró fra le preferite! :)
Fox

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I tuoi ultimi lavori continuano a stupirmi: quando ho visto che era nella sezione noir mi aspettavo tutt'altro tipo di testo.
Veramente bellissimo, anche nonostante i riferimenti macabri e splatterosi lo stile rimane pulito ed affilato, molto raffinato.
Ho amato l'ultima frase, l'ho sentita molto vicina al mio pensiero, così come la situazione che indaghi così bene.
Attendo il tuo esordio come songwriter :) ancora tanti complimenti!

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Non ho molte parole. Semplicemente bella, profonda, malinconica. Per molti aspetti mi sono rispecchiata nelle parole. Da esse ho comunque tratto molte tematiche che si possono ricollegare alle parole. Io credo che da ciò che hai scritto si tragga che tu hai scritto parole che parlino di esperienze provate da te sulla tua pelle. Mi inserisco anche io e mi pare di vedere riflessi dei miei costanti pensieri. E mi pare di averla scritta io. Naturalmente l'hai scritta tu quindi complimenti davvero. Non so se questa storia è nata per le recensioni, ma volevo lasciare la mia opinione, poichè mi sono ritrovata molto nelle parole.

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