Recensioni per
Bond Of Flames
di Piccola_Roxas

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
22/10/13, ore 16:17

Hoooooola ^---^
Come va? Scusa... non mi sono presentata ^^" io sono Alessia, ma tutti mi chiamo Luny o Lala quì su EFP ^_^ piacere di far la tua conoscenza... Ti parlo un po di me... mh vediamo. penso di essere simpatica -è quello che dicono i miei amici quì su Efp- amo gli sport -ne pratico molti-, la musica, infatti suono il pianoforte, la tastiera, la chitarra e la chitarra elettrica; Amo il giappone, il giapponese, a tal punto che tra qualche anno mi trasferirò lì e già so parlare il giapponese alla perfezione ;), Gli Anime e i Manga al primo posto insieme ai videogame shonen... il mio colore preferito è l'indaco. certe volte posso essere seriamente yandere, con attacchi maneschi verso chi tratta male me o ciò che fa parte del mio mondo (amici, parenti Otaku, kebab(?), hibary kyoya, vari personaggi di Anime e Manga, Giappone, Anime e Manga...) Sono presidente del comitato disciplinare della mia scuola da tanto tempo ormai (il presidente del comitato disciplinare è colui\colei che detta disciplina o DA a tutti costi -maneschi o meno- una lezione a chi se la merita) e a scuola tutti mi temono, rispettano e vogliono bene. Alcuni mi chiamano anche Icaross, o semplicemente Ross, perché ho un'istinto di protezione pari a quello dell'angelo Icaro, che perse le ali per Amore. Amo leggere e scrivere. Ecco il motivo della mia recensione ;)
La tua storia mi è piaciuta tanto dall'inizio e farò recensire anche mio fratello gemello che è, allo stesso modo mio, appassionato di Kingdom Hearts e a cui non dispiace affatto recensire ;)
Allora, come ho già anticipato, la storia mi entusiasma <3 ma ho notato alcuni errori: la recensione non sarà giammai negativa. Giammai.
Ma dato che mi piace ti darò la forma sbagliata e corretta della tua versione. Anche io faccio gli errori, ma di meno rispetto a quando ero alle prime armi. Questa è la prima storia che recensisco su questo Fandom!

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Metterò il taglio (         ) nella parte sbagliata e tra parentesi () il significato della correzione. Sotto la forma sbagliata, metterò quella corretta.
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(un consiglio: quando scrivi un capitolo, inserisci il titolo, preferibilmente con un immaginee un sottotitolo, così attirerà più lettori. Se vuoi sarei felice di crearti un immagine per ogni capitolo della storia)    

        
                                                  A new friend is coming!
                                   
     Tutto accade quando meno te lo aspetti

Giornata come le altre, bel tempo, non troppo freddo, perfino con la divisa scolastica non faceva troppo freddo. Certo, per uscire serviva sempre una sciarpa ed un cappotto, ma a scuola avevano finalmente acceso i riscaldamenti e si poteva stare tranquilli. I volti allegri degli amici che si trovavano davanti all’ingresso erano sempre i soliti e lui andava a scuola sempre con suo fratello, più piccolo si e no di due anni, ma non era affatto evidente.
Ciò che più dava nell’occhio era l’eccessiva differenza di carattere, e Roxas lo sapeva, lo sentiva sulla pelle. Lui, col volto mezzo nascosto sotto la sciarpa a scacchi, era più timido, riservato, taciturno, talvolta anche solitario, ma non se ne lamentava, sapeva di esserlo. Sora invece, era tutto l’opposto. Allegro, solare, scherzoso, poteva sembrare un’idiota ma in realtà era molto intelligente, forse a volte un po’ troppo ingenuo. E quella mattina, come sempre, i due arrivarono davanti alla scuola, incontrando il loro solito gruppo di amici che li aspettavano: Riku, Kairi e Naminè. Suo fratello, assieme alla rossa e all’albino, formavano un trio inseparabile, e dal canto suo si trovava meglio con Riku, più vicino al suo carattere. Il vero ‘problema’ in realtà, era la bionda, nonché sorella di Kairi. Timida, carina, dolce..
Roxas arrossiva quasi sempre quando lei gli sorrideva in quel modo così tenero, e si, aveva una cotta assurda per lei, ma per via del suo carattere, non era mai riuscito a dirglielo.
E mentre il gruppetto camminava verso l’entrata, nella testa di Roxas si prospettava la solita e noiosissima giornata di scuola. 
Seduto al suo banco, osservava fuori con fare pensieroso, facendo volteggiare appena la matita che aveva tra le labbra. Il sole sembrava reggere, e durante il giorno era improbabile che si mettesse a piovere. Meglio, pensò lui, avrebbe potuto uscire e fare qualche foto. Si perché lui aveva una gran passione per la fotografia, ed era anche piuttosto bravo. E, tra tutte le soddisfazioni che poteva dargli la sua amata macchina fotografica, quella forse più grande era che Naminè si innamorava delle sue foto, e lui non poteva che essere più contento. Infatti cercava sempre di fotografare oggetti, luoghi, paesaggi, che sapeva le sarebbero piaciuti. Quasi sorrise al pensiero di vederla contenta.
La campanello suonò e subito vide Sora ed i suoi amici riunirsi, certo a lui non dispiaceva la loro compagnia, ma desiderava un gruppo di amici tutto suo, gli sembrava che seguire il fratello fosse ridicolo.

“Roxas, vieni, andiamo in cortile!’’ Comunicò Sora.

“Arrivo.”

E si alzò, seguendo i tre con le mani nelle tasche dei pantaloni. Arrivati nel cortile, si distaccò dagli altri, cercando con lo sguardo la bionda che infine trovò seduta su un muretto col suo blocco da disegno sulle gambe, intenta in chissà quale opera d’arte. Cominciò a fare qualche passo verso di lei quando le vide avvicinarsi un altro ragazzo, anzi, sempre il solito a dirla tutta. Uno spilungone dai capelli rossi e sparati, che aveva tutta l’aria di essere più grande di loro, probabilmente un bocciato cronico. Gonfiò appena le guance, era un po’ geloso. Bhè, forse non proprio “un po’”..
Continuava a chiedersi chi potesse essere quel tizio che le girava sempre attorno, non aveva l’aria di essere il suo ragazzo in realtà, non li aveva mai visti così tanto in confidenza, al massimo amici. Sospirò appena, e lasciò quindi perdere l’idea di andare da lei, così si poggiò contro il muro, osservando il cielo così limpido quel giorno. La campanella suonò di nuovo, lasciò che il fiume di ragazzi che rientravano scorresse prima di lui, notando solo in quel momento una ragazzina dai capelli neri rientrare. Ma come, era in cortile e non l’aveva vista..? Scrollò le spalle e rientrò anche lui. Le ore passano, e per gioia di tutti gli studenti l’orario scolastico va a concludersi. Prende il suo zaino, si mette sciarpa e cappotto e si avvia verso l’uscita, da solo, camminando su un lato, giusto per sicurezza, magari qualcuno troppo euforico avrebbe potuto prenderlo in pieno. Ed ancora notò quella ragazzina, sola anche lei, che camminava lentamente, sembrava quasi un fantasma.

“Roxas!”

Una dolce voce familiare lo risvegliò da quello stato di trans in cui era entrato, riscuotendolo dai suoi pensieri. Si ritrovò di fianco alla bionda, cosa lo fece arrossire impercettibilmente.

“Oh..Naminè, dimmi, hai bisogno di qualcosa?”

“Volevo chiederti se avevi altre foto da mostrarmi..” Comincia lei, arrossendo timidamente sulle guance nel modo in cui lui adora vederla. (quì hai cambiato il tempo del verbo dall'imperfetto al presente) Cominciò lei, arrossendo leggermente sulle guance nel modo in cui lui adorava vederla. “Sai, ho già sfogliato il tuo vecchio album e mi chiedevo se ne avevi un altro.. le tue foto mi ispirano per i miei disegni!”

Lui sorrise, di puro cuore, a sentirglielo dire.

“Mi dispiace Nami, non ne ho di nuove..”

La vide farsi un po’ triste, allora riprese subito a parlare.

“P-Però oggi se è bel tempo esco e vado a farne delle altre!”

E lei sorrise ancora, facendo confondere il povero ragazzo.

“Non vedo l’ora di vedere cosa fotograferai!”

“B-Bhè..ecco…” Deglutì nervoso, cercando in fondo alla gola le parole che voleva dire, in cerca di un po’ di coraggio. “Se ti va… un p-pomeriggio potremo..ecco.. f-fare un giro così..tu mi mostri i tuoi disegni ed io le nuove foto appena le sviluppo…!”

La vide pensarci su un po’, per poi annuire, stringendo al petto il suo blocco da disegno, arrossendo leggermente.

“Va bene..allora..fammi sapere quando le hai sviluppate..”

“C-Certo..!” Il cuore gli batteva forte, non riusciva a credere di essere riuscito a chiederglielo…

“Nami! Vieni che dobbiamo andare in centro oggi!”

La voce di Kairi spezzò quel ‘magico’ momento, richiamando a sé la sorella.

“Devo andare.. a domani!”

“A domani..!”

E la vide sparire insieme alla rossa. Si dovette fermare, con una mano sul petto, sentendo il cuore battere troppo forte.(quì ci vanno le virgolette inglesi dato che la storia non è in prima persona ma in terza.) "Ahhh, al diavolo la timidezza Roxas…!" Sospirò appena, per poi sorridere sotto la sciarpa, ci era riuscito! Ora era sicuro, quel pomeriggio doveva uscire, fare tante foto, e svilupparle il prima possibile! A passo veloce si avviò per la strada di casa.

“Roxas!! Hey aspettami!”

Sentì dei passi in corsa, (anche quì hai cambiato il tempo dal passato remoto all'imperfetto del verbo) ma lui continuava continuò a camminare, rallentando però. Pochi istanti dopo vide il fratello al suo fianco, un po’ affannato, e ripresero il passo insieme.

“Ma che fine hai fatto oggi in cortile? Sei sparito all’improvviso!”

“Mi sono fatto un giro.”

Il castano si portò le mani dietro la testa.

“Che bella giornata! Mi sa che oggi pomeriggio me ne vado a giocare un po’ a calcio con gli amici! Ti va di venire?”

“No oggi non ho voglia.”

(anche quì hai cambiato di nuovo tempo) Sora mette il broncio, ma non replica, e semplicemente tornano a casa, chiacchierando del più e del meno.
Nel pomeriggio, dopo essersi cambiato, prende la custodia della sua macchina fotografica, mettendocela dentro, e avviandosi verso la porta Sora mise il broncio, ma non replicò. Così semplicemente tornarono a casa.
Nel pomeriggio, dopo essersi cambiato, prese la custodia della sua macchina fotografica, e mettondo la rispettiva proprietaria dentro quell'ultima, si avviò verso la porta. In quel preciso istante vide Sora arrivargli vicino, con il borsone col cambio.

“Mh? Dove vai Rox?”

“A farmi un giro, così faccio qualche foto.”

Il biondo apre aprì la porta, facendo uscire prima l’altro per poi uscire lui e richiuderla.

“Bhè, allora buona passeggiata, ci vediamo stasera!”

E lui (non cominciare un periodo scrivendo E Lui, E Lei... fa scomodo all'estetica.) Cominciò a correre, probabilmente era in ritardo come sempre. Roxas si mise le mani in tasca, cominciando a camminare con estrema lentezza.(scusa... una curiosità....: prima hai scritto "cominciò a correre, probabilmente in ritardo..." ma poi hai consecutivamente scritto:"Mise le mani in tasca cominciando a camminare con estrema lentezza..." ma che significa? Roxas non era forse in ritardo? E poi, era in ritardo, per cosa precisamente? Spiegalo chiaramente sennò il lettore potrebbe confondersi ;] ) Doveva trovare il posto giusto, per poi decidere l’inquadratura, la luce, e tutto il resto. Per circa un’oretta vagò per le strade, in qualche parco della zona, alla fine optò per la spiaggia,  (quì non va la virgola ma il punto).Era davvero tanto che non ci andava. Si diresse li e, quando vi arrivò in prossimità, cominciò a tirar fuori la macchina fotografica, iniziando a mettere a fuoco l’obbiettivo. Poi, il primo scatto, alla spiaggia da lontano. Si avvicinò, quindi, camminando lentamente sulla sabbia per non sprofondare, e fece vari scatti sul mare, il cielo, e fortuna volle che stava arrivando il tramonto, e la cosa gli provocò una leggera scarica di adrenalina. Adorava il tramonto. E lui, ormai quasi esperto in campo di fotografia, sapeva coglierne ogni sfumatura. Così preso dagli scatti, si accorse dopo un po’ di una figura all’interno delle sue foto, sul display della macchina, comunque professionale, vide qualcosa in più. Alzò quindi la testa e si guardò intorno, alla ricerca di questo di 'più’ apparso in foto. Fece qualche passo avanti lungo la sponda per voi vedere in lontananza la figura di una persona seduta sulla sabbia, che osservava il mare. Assottigliò gli occhi, per vederci meglio, e alla fine la riconobbe: era la ragazza fantasma, come la chiamava lui. Lei non si era accorta del biondo, ma insomma gli sembrava giusto andarle vicino e dirle qualcosa. Quindi cominciò a fare qualche passo verso di lei e, arrivato alla giusta distanza, si schiarì appena la voce, cogliendo l’attenzione dell’altra che lo guardava in misto tra stupito e timido.

“Ehm.. buona sera..”

“Buona sera..” La voce di lei era un sussurro, così flebile che se non avesse ascoltato bene non l’avrebbe sentita.

“Mi- Mi trovavo qui per fare delle foto e.. per sbaglio ti ho fotografata..!”

Lei lo guardò per un attimo senza dire niente, come se stesse cercando di comprendere.

“La gente mi vede o mi incontra sempre per sbaglio, quindi non preoccuparti..”

Roxas sbattè più volte le palpebre, confuso e stupito dalle sue parole. La vide poi dirigere di nuovo l’attenzione al mare, il suo sguardo era vuoto e perso, e lei emanava tanta malinconia e solitudine. In parte la capiva, non era facile essere quello ‘estraniato’ dal mondo.

“Ti..scoccia se mi metto qui a guardare il mare?”

La ragazza scosse la testa, allora si sedette anche lui sulla sabbia, poggiando le braccia sulle ginocchia alzate, tenendo intorno al collo, col laccio, la macchina fotografica. Prese un gran respiro profondo, lasciando che quell’odore salmastro del mare gli riempisse i polmoni. Il silenzio regnò a lungo, lui era, per l’appunto, abbastanza riservato e non molto eloquente, ma ecco, voleva in qualche modo tirar su la ragazza, trovandola per qualche strano motivo simile a lui.

“Comunque…” Cominciò lui, rompendo il ghiaccio. “Io sono Roxas..” La guarda.

La ragazza ci mise qualche secondo in più per rispondere, come se non se l’aspettasse. Girò appena la testa verso di lui.

“I-Io mi chiamo Xion…”

Lui cercò di fare il sorriso più rassicurante che poteva.

“Piacere Xion.. sai ti avevo notata oggi in cortile.. quindi andiamo nella stessa scuola..”

Xion rimase a guardarlo, senza dire niente, e lui allora riprese a parlare.

“Q-Quindi…se ti va… potremmo vederci a scuola.. passare del tempo insieme..” Arrossì, leggermente, persino lui sentendosi sembrava ci stesse provando con lei. “C-Cioè non capirmi male..!! Intendo provare a diventare amici…”

E lui (... di nuovo E lui ^^") Spostò lo sguardo, toccandosi un ciuffo biondo con le dita, con fare imbarazzato, quasi imbronciato. Da quando era diventato così..audace?
Dal canto suo, la ragazza mostrò un eloquente rossore e la sua espressione esprimeva sorpresa e gioia da tutte le parti. E quando Roxas se ne accorse, le accennò un sorriso. Si vedeva che si sentiva sola e desiderava avere amici tanto quanto lui.

“..S-Si! Volentieri..!”

Roxas annuì, come a sigillare quel piccolo patto tra loro due. La vide più tranquilla, decisamente, e notò che il suo sguardo era stato rapito dalla macchina fotografica che ciondolava sul suo petto. Lui schiuse le labbra, come a voler dire qualcosa, ma lei subito lo anticipò.

“Sei un fotografo, quindi..?”

“Uhm.. si.. per passione, non è che è il mio lavoro ma mi piace..”

La vide sorridere, forse per la prima volta. A quel punto lui riprese in mano l’apparecchio, puntandolo su di lei.

“Cheeeese.”

Xion, imbarazzata, arrossì un po’ ma subito ridacchiò poco dopo, così che Roxas, da bravo fotografo quale era, cogliesse esattamente quell’attimo in cui lei aveva sprigionato un sorriso spontaneo. Scattata la foto la osservò nel display, mostrandola anche a lei.

“Non è affatto male! Vero Xion?”
“Sì.. quasi non sembro io quella che ride..”

Si guardarono un attimo, senza dire niente. A quel puntò notò che stava calando la sera e cominciava a farsi freschetto. Si alza e si stiracchia, osservando l’altra mimare i suoi gesti.

“Ora è meglio che vada.. si sta facendo tardi..” Cominciò lei.

“Si, ci vediamo domani a scuola allora!”

Prima che lei potesse aggiungere niente, lui si stava già allontanando, salutandola con la mano. E mentre tornava a casa non poteva non pensare che, per una volta, aveva passato una giornata SI! Era riuscito a chiedere di vedersi con la ragazza che gli piaceva, aveva scattato le foto, ed aveva anche trovato una nuova amica!

Si Roxas, oggi è andata proprio bene!
Così il ragazzò rientro, con un sorriso contento e soddisfatto in volto che quando il fratello notò, non potè non chiudersi nella stanza con lui per volere sapere tutto ciò che era successo in sua assenza.

(consiglio: che ne dici di mettere, a fine di ogni capitolo, un'angolo autore? Così magari ti presenti e, ti fai conoscere ;) )
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Scusa se ti ho scritto un poema e scusa se mi sono permessa di correggerla, ma questa storia mi piace così tanto che voglio renderla perfetta ^^" *ossessione da Baka* è vero! leggerò anche il prossimo capitolo e ti aiuterò nuovamente a correggerlo, se ti va. Se ne hai bisogno conta pure su di me. In tutto! Sarei felice di aiutarti e ascoltarti ^u^
Correggi mi raccomando e continua a scrivere come fai ora perché sei sensazionale! Brava.
Ci sentiamo al prossimo capitolo,
Basetti,
Ross <3

Nuovo recensore
05/06/13, ore 20:06

Hola! :3 Mi piace la tua storia, anche perché la RokuNami è la mia coppia preferita. >< Spero che tu la continui, è molto bella, e scritta anche bene. :) Voto ovviamente positivo.

Recensore Veterano
14/03/13, ore 17:06

WoW
*-* Roxas*-* okkk è meglio che la smetta di blaterale e che inizi a ragionare! *cof cof* a recensire, volevo dire U.U
Ciao, sono Vexill! ma mi puoi chiamare Vex ;) comunque, la fiction fin ora è abbastanza interessante scrivi bene, contenuto (secondo me) ottimo e poi quest'idea mi piace ^-^
Naminè e Roxas insieme come Sora e Kairi praticamente una coppia-famiglia U.U (ti assicuro che nemmeno io non so quello che intendevo dire O.O) aspetto di leggere il prossimo capitolo
Alla prossima =)
p.s: mi stupisco che nessuno abbia recensito questa fiction!
p.p.s:negli avvertimenti hai messo yaoi... ma ci sarà? O.o (sono una fan dello yaoi se non lo si capisce xD)