Recensioni per
Fra chi vince e chi fugge
di Trick

Questa storia ha ottenuto 9 recensioni.
Positive : 9
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
29/10/17, ore 13:32

Veramente molto ben riuscita questa fic. Sì, a tratti ha veramente un che di pre-slash (anche il titolo può esser visto come un'allusione al celebre detto "In amor vince chi fugge"), ma non mi sembra necessariamente l’unica lettura; direi, piuttosto, che l’indifferenza di Blaise è minore di quella, davvero monumentale, che vediamo nella prima scena (e che ipotizzo possa corrispondere ad un meccanismo di difesa relativamente semplice). Dopotutto, la stessa Row ha detto che i Serpeverde hanno un istinto di sopravvivenza più forte degli altri, citando ad esempio il ritorno di Lumacorno con il resto della sua Casa… accompagnati, però, dai rinforzi che han pensato bene di radunare (il fatto che, in realtà, nel libro questa scena vada letta *parecchio* tra le righe deve esserle sfuggito, ma non importa). Blaise non è un eroe e non apprezza un eroismo fine a sé stesso; secondo me, prova un pizzico di invidia per quel genere di coraggio… non, però, per il modo in cui viene esercitato. E ha anche ragione, se vogliamo: noi non vediamo nulla della storia dell’ES a Hogwarts e della sua lotta clandestina, ma mi sembra piuttosto evidente che si tratta di una battaglia di testimonianza, assolutamente inutile in termini militari. Se non nella misura in cui fa trovare a Harry e all’Ordine della Fenice truppe ben addestrate, quando arriva il momento della battaglia. Lo spettacolo di un purosangue che più purosangue non si può, come Neville, che rischia tutto per una causa sconfitta può aver fatto vacillare molte lealtà; i sicuro scuote chi, come Blaise, non si sente granché coinvolto in alcuna causa; però non costituisce un mezzo rispetto a un fine, non è una lotta condotta in vista di un risultato, è un “Datemi la libertà o datemi la morte!” urlato a pieni polmoni in un momento in cui il solo esito possibile sembra la morte; e quindi, se a Blaise sembra assurdo, io non posso che dargli ragione. Perfino la follia di Gandalf ed Elrond, che mandano l’Anello alla distruzione sul Monte Fato anziché cercare di rendersi suoi padroni, risponde ad un piano ben preciso; più modestamente, ma in modo non tropo diverso, dal punto di vista Zabinesco la povera Sally-Anne Perks (fatta Evanescere perfino dalla Rowling, non so se mi spiego…) non aveva alternative e le restava soltanto la scelta tra morire e basta o morire provandoci. Invece, secondo me, la cosa migliore che avrebbe potuto fare l’ES sarebbe stata trasformarsi in un vero esercito e organizzare una guerriglia… ma fuori delle mura di Hogwarts. Sì, d’accordo, la frequenza è diventata obbligatoria sotto il nuovo regime… però non sappiamo nulla delle possibili sanzioni. E comunque, nulla avrebbe impedito di usare la Stanza delle Necessità come base operativa: chissà fin dove può spingere la propria creazione di tunnel! Scusa la digressione. Secondo me, quindi, Blaise da un lato si sente un po’ disturbato e un po’ intrigato da un comportamento che proprio non trova posto in uno schema di calcolo mezzi/fini, costi-benefici; dall’altro, a battaglia finita, si ritrova alle prese con un’incertezza a ben più ampio spettro, quella sul futuro in generale. L’incertezza su come possa essere un mondo in cui, contro ogni aspettativa ragionevole, e a fortiori razionale, hanno vinto quelli come Paciock (e, secondo me, proprio perché il personaggio si è evoluto in un senso tutt’altro che “pacioccone”, il cognome affibbiatogli in italiano acquista una pregnanza notevole). A tratti, vien fatto di pensare - complice anche l’andirivieni temporale nel corso della narrazione - che Blaise non faccia che incontrare il proprio doppio. Non direi la nemesi: l’esito dell’incontro con il doppio può essere diverso e qui resta aperto, ma non sembra distruttivo.
Detto questo della storia in generale, vi sono taluni particolari che meritano una menzione distinta.
“Draco Malfoy non aveva più vanterie con cui agghindarsi”: secondo me, questa è una frase meravigliosa, una di quelle che rischiano di passare inosservate, ma che, a quanti sappiano ammirarne le sfaccettature con una buona lente da gioielliere, rivelano, in nuce, un romanzo intero.
Interessante la tua previsione circa l’invalidità di Neville in conseguenza delle ustioni riportate; tra parentesi, avrei qualcosa da ridire sul conto del Cappello Parlante, che, di fronte ad una richiesta di aiuto, anziché un estintore come vorrebbe la logica, sa tirar fuori soltanto una spada! Ma, secondo me, quella non era Magia Oscura: penso che Voldy avesse la testa da un’altra parte, già proiettata sul futuro, e si sia limitato ad un semplice “Incendio!”. Anche alla Coppa del Mondo di Quidditch 2014 - la cui cronaca è posteriore alla fic, naturalmente - la Skeeter non fa cenno a nulla del genere, anzi, nemmeno a cicatrici in stile Bill Weasley. E sembra che pure il Cappello l’abbia scampata, a giudicare dall’epilogo. Però la tua trovata è molto più efficace dal punto di vista narrativo. E del resto, diciamocelo… solo a Harry, le cicatrici? :)
Idalia è un nome molto bello, a maggior ragione visto come lo spieghi, però, però… visto che di cognome fa “Zabini” come il figlio, dobbiamo supporre che, nonostante la girandola dei sette mariti, Blaise sia nato fuori di ogni e qualsiasi vincolo matrimoniale?
“E poi c'era ancora la faccenda della sua fuga da Hogwarts troncata a metà che si era insidiata fra di loro, e Blaise ne era tristemente consapevole”. Ahi, ahi, Zabini… non hai ancora capito che quella fuga è un problema solo per te e con te stesso?
“Per amor di Salazar”: mi sono sempre chiesto chi mai, nel fandom, si sia inventato questo genere di interiezioni improprie, di cui nel canone non c’è traccia.
“Neville aprì la bocca per dire qualcosa, ma poi parve ripensarci e si avvicinò a lui”. Me è lettore elfo domestico, me molto curioso! Cosa stava per dire padron Neville?

Recensore Master
28/09/13, ore 03:26

Ciao!
Mi annoiavi tremendamente ed ho deciso, quindi, di leggere qualcosa su una delle mie coppie preferite.

Vorrei farti notare subito questo:
``Hogwarts non era la più la stessa da quando i Carrow ne avevano preso il controllo.``
C'e chiaramente un ``la`` di troppp che ha un po` disturbato il primo impatto, come potrai ben capire! Ho letto la frase tre volte, la mia mente mi diceva che qualcosa non andava, i miei occhi sorvolavano. XD

Inoltre posso esprimere il mio amore per questi dialoghi:
«Sei veramente un idiota».
«Sì, ma tu stai comunque chiacchierando con me. E per estensione di concetto...».
«Voi Grifondoro vi contagiate per estensione di concetto l'uno con l'altro da secoli»
--
«Credi si sia accorta della battaglia?» domandò Neville.
«Ho sentito dire che ha mangiato qualche Mangiamorte, ma la gente gonfia spesso le sue storie preferite. Forse aveva solo appetito e ha acchiappato la prima cosa che ha trovato».
«Allora ce l'hai, il senso dell'umorismo».
«Ed è notevolmente migliore del tuo. Non c'è da stupirsene».
(...)
«D'altronde è risaputo che siete voi Serpeverde, quelli spiritosi».
«Va' al diavolo, Longbottom».
--
«Io non sono un eroe».
«Ah, no? Ho sentito gente dire tutto il contrario».
«La gente gonfia spesso le sue storie preferite».

Ho una specie di amore morboso per i dialoghi e questi mi sono piaciuti particolarmente, ecco.

L'intera on-shot è impeccabile, per non dire perfetta. Scritta in modo eccellente, scorrevole e non annoia. Man mano che vai avanti nella lettura hai sempre più voglia di scoprire come finisce, o di non scoprirlo affatto.

Mi piace Neville, mi piace Blaise, mi piace il tuo stile semplice e privo di fronzoli e, soprattutto, mi piace l'ordine cronologico che hai usati per la on-shot. È stata davvero un idea carina ed originale, devo dirlo.

Sei stata davvero brava, complimenti. (:

Recensore Veterano
29/05/13, ore 14:41

Ciao di nuovo! Ironia della sorte, sono passata anche questa volta per una storia che ha vinto degli Oscar, anche se decisamente diversa dalla precedente. Il confronto tra Neville e Blaise durante la guerra è uno spunto molto interessante, tanto più che c'è un intero anno in cui abbiamo seguito soltanto le avventure del trio e sappiamo poco di ciò che accadeva a Hogwarts. Eppure anche Neville, Luna e gli altri sono degli eroi, perché trovare la forza per ribellarsi in una situazione del genere non è facile e chiunque di loro, come fa Blaise, poteva limitarsi a chiudere gli occhi e salvare la pelle.
Detto questo, trovo che hai reso molto bene il clima che si respirava a Hogwarts quell'anno. Gli studenti erano sottoposti a vessazioni continue, questo è ben evidente non solo dalla punizione a cui assistiamo in diretta ma anche dai segni, fisici e psicologici, che portano i ragazzi. A dire il vero, mi sono stupita nel vedere che proprio Neville risponde a quel modo a un'insegnante, non mi sarei aspettata tanta sfrontatezza dall'imbranato e timoroso Paciock (o Longbottom, che dir si voglia^^) Però... però. Sappiamo bene che il settimo anno cambierà il suo carattere radicalmente, per cui ci sta che a furia di torture e soprusi abbia tirato fuori il suo lato più forte; sarà proprio lui, in fondo, ad opporsi a Voldemort alla fine, quindi deduco che il comportamento che ci hai mostrato sia frutto di cambiamenti graduali nel tempo. Tutto questo per dire che Neville resta comunque coerente con il canon ^^
La parte della storia che mi ha colpito di più è però il dialogo tra i due ragazzi alle serre. Innanzitutto perché è scritto proprio bene, con delle battute molto d'effetto (tipo, la frase "La gente gonfia spesso le sue storie preferite" che alla fine usano entrambi!) e poi perché ci dà modo di confrontare non solo le personalità dei due, ma dei Grifondoro e dei Serpeverde in generale. Che questi ultimi non siano degli eroi è cosa nota a tutti, ma non avevo mai pensato al fatto che c'è modo e modo di esserlo; la storia di Sally-Anne mi ha fatto molto riflettere, hai dato una giustificazione ottima del perché una Serpeverde sia rimasta a combattere senza per questo essere diversa dagli altri suoi compagni. Per inciso, non mi è mai piaciuto che proprio TUTTI i Serpeverde fossero fuggiti, quindi ho apprezzato molto la cosa.
Non ho molto da aggiungere, entrambi i protagonisti mi sono sembrati realistici e ben caratterizzati, l'idea di Blaise che fugge e Neville che non lo ostacola - ma anzi lo aiuta, sapendo che lui è migliore di altri Serpeverde - è molto originale. Sarà che sono una pro-het convinta, ma non ci ho visto proprio niente di "ambiguo" nel loro avvicinamento e mi è sembrato un buon presupposto per un'amicizia. Oltretutto, vedo che hai descritto personaggi molto diversi da quelli a cui sei più abituata, ed esserti immedesimata tanto bene anche in loro è sicuramente un gran pregio. Solo una cosa, forse, mi è sfuggita: il dettaglio del galeone! Immagino fosse quello dell'ES, ma perché avrebbe dovuto proteggere Blaise dai Mangiamorte? Nel senso che i ragazzi sarebbero andati ad aiutarlo..? Be', forse sono io che sono tarda e non ci arrivo, però la cosa mi incuriosisce XD
Ok, mi fermo qui! Complimenti ancora e ci sentiamo presto con la terza recensione ;)
Orny

Recensore Master
20/04/13, ore 16:19

Non so davvero da dove iniziare, dunque inizio con un salve, ho trovato per caso la tua storia, non convintissima l'ho aperta e leggendola l'ho trovata meravigliosa. Credo sia una sintesi piuttosto accettabile.
In realtà, la tua è tra quelle storie che non hanno bisogno di commenti e che si recensiscono a fatica, perché trovare cosa dire senza dilungarsi in una sfilza di complimenti è difficile; ma proprio perché è tra queste storie ho il dovere di scriverla, questa recensione.
Partendo dallo stile, l'ho trovato veramente scorrevole, descrittivo, dotato di una linearità che non ha reso artificiosa la scelta lessicale, appartenente senza dubbio ad un registro linguistico medio-alto.
Ciò che mi ha colpito di più della tua storia sono stati la caratterizzazione di Blaise e il contesto in cui i personaggi sono calati. Circa la caratterizzazione di Blaise, l'ho trovata coerente a quel poco che di lui sappiamo, coerente alla Casa d'appartenenza, coerente ad un giovane di diciassette anni, che può scegliere se combattere o meno, se rischiare o mettersi in salvo. Non tutti sono eroi, Blaise, come tanti suoi coetanei, accetta questa piccola verità e, assieme ad essa, accetta se stesso. Di Blaise, poi, è interessante anche il (non)rapporto che instaura con Neville, sono interessanti e credibili le opinioni nutrite verso questo Grifondoro "idiota".
Riguardo al contesto, invece, sei stata brava nel ricostruire il clima di pressione, terrore e cambiamento che la Rowling spiega esserci a Hogwarts durante il dominio di Voldemort.
Molto belle, in questo senso, sono le immagini di Lavanda, Seamus e Calì e, per contraccolpo, molto realistiche sono le caratterizzazioni appena accennate di Draco, Pansy, Tiger, Goyle e Theodore.
Al di là di tutto questo, e veniamo al succo della storia, ho trovato meraviglioso il rapportarsi tra Neville e Blaise, perché emergono due modi di vivere una stessa situazione, a parità di condizioni, completamente in antitesi tra loro.
Neville, Purosangue, diciassettenne e con un futuro dinanzi al pari di Blaise, sceglie di combattere, di non chinare il capo, perché crede che quella sia anche e soprattutto la sua battaglia.
Blaise, viceverse, bolla quella guerra come non propria, forse perché codardo o realmente convinto, questo non ci è dato saperlo.
Nonostante le diversità, però, alla fine della tua storia emerge quasi una complicità tra i due: accettano che esiste anche chi è diverso da sé al mondo. Emerge l'incontro tra due realtà completamente diverse, come se, alla fine dei giochi, in quella serra, si ritrovassero due adolescenti e basta.
La caratterizzazione di Neville, in ultimo, mi è piaciuta molto e l'ho trovata coerente al canone originale; ammetto d'essere un po' di parte, essendo Neville tra i miei personaggi preferiti, ma sono stata davvero felice di vederlo co-protagonista di un racconto e di vederlo tanto IC, niente Neville sciocco, ma neanche Neville supereroe, semplicemente Neville, con i suoi difetti e i suoi pregi, col suo essere l'eroe idiota, perché non vorrà mai sentirsi acclamare o ringraziare per le scelte fatte.
Finisco di annoiarti, penserai che se all'inizio non sapevo cosa scrivere, ora mi sto dilungano davvero troppo! Hai ragione, ma è una storia bellissima!
Riguardo al pre-slash, no, io non l'ho visto, ma è effettivamente a interpretazione!
Alla prossima :)

Rosmary
(Recensione modificata il 25/04/2013 - 07:38 pm)

Recensore Junior
06/02/13, ore 12:05

Molto bella e la scelta di scriverla dal punto di vista di Zabini dà quel velo di cinismo che, vista la situazione, male non ci sta. Anzi. Neville e Zabini sono due personaggi che ho imparato ad apprezzare più nelle fan-fiction che nell'opera originale: il primo perché è davvero quello che cresce e matura (non so se sono solo io, ma Harry continuo a vederlo come un bambino capriccioso), il secondo perché affronta la realtà con quell'indifferenza e cinismo che avrei anch'io. Insomma, mi sono rispecchiata tanto nel comportamento di Zabini (a questo punto so già dove mi manderebbe il Cappello Parlante),
Davvero interessanti le citazioni, specie la seconda.

Recensore Junior
05/02/13, ore 14:18

direi che le note sono altrettanto strepitose della storia. ergo l'ho apprezzata dall'inizio alla fine, letteralmente.
complimenti.

AS

Recensore Master
04/02/13, ore 00:12

La cosa del galeone è geniale. Credo che sia il dettaglio che ho apprezzato maggiormente. Per il resto, non so se considerarla pre-slash...se tu non l'avessi scritto lo farei, ma ora che hai specificato che potrebbe esserlo, automaticamente l'ho interpretati come scambi di conversazione pseudo-amichevoli. Uhm.
Di Blaise non so mai bene cosa pensare. Da una parte non mi dispiace, dall'altra la sua indifferenza mi suscita altrettanta indifferenza. E' un tipo distaccato. Vista attraverso i suoi occhi la guerra assume un altro significato. E sua madre mi ricorda una tizia di Martin, Lady Merryweather. Che spero si scriva così, nel caso pace.
Neville è tra i pochi personaggi giovani di HP a piacermi, ma giusto a partire da come lo si immagina dopo il settimo...cambiato, maturato, come se la maturazione lo rendesse sereno...sicuro di sé e sereno, ecco. E poi mi è piaciuto come sei riuscita a renderlo modesto per davvero...non sembra impostato, anzi, è molto naturale. I dialoghi sono molto belli...anche le scene, in generale ho avuto l'impressione che questa OS abbia una profondità tutta sua, appena accennata. E' sempre difficile calibrare le atmosfere tristi senza scivolare nel drammaH o robe così, qui ha tutto un suo equilibrio invece. Bella!
Tra l'altro mi sono resa conto ora del nick! Inutile che ti dica cosa ho letto di tuo -- Diario di un lupo in un branco di lupi, ma va? -- e che è tanto amore (tanto tanto), poi è l'unica long-fic in italiano che ho trovato sull'esperienza tra i mannari di Remus. L'unica! o___o Poi devo aver spulciato qualcos'altro ma ora non ho proprio la memoria fresca perché si parla dell'anno scorso.
Va beh, ancora complimenti.

Recensore Junior
03/02/13, ore 21:39

Sono seriamente in difficoltà nel fare la recensione a questa storia.
Fatico sempre ad esprimermi quando leggo certe meraviglie. L'ho adorata; è intensa ma delicata, dolce ma non smielata. In qualunque modo la si guardi, slash o non slash (ed io l'ho vista slash perchè..bhè, perchè sì), è perfetta.
Neville è perfettamente IC, cosa non facile visto che del Neville dell'ultimo libro si sa poco; si intiusce qualcosa e tu hai approfondito quel qualcosa rendendolo reale. Zabini è il classico Serpeverde, non uno di quelli che non sa nemmeno cosa voglia dire essere serpeverde.
Lo stile, bhè, cosa lo commento a fare? Come sempre, non ci sono errori di nessuno genere.
Non mi resta altro che farti mille complimenti.

_Luthien_

p.s: lascia che lo slash ti conquisti, amica mia!

Recensore Veterano
03/02/13, ore 21:06

Ebbene. Niente slash.
Sì-sì, hai capito bene. Non ci vedo slash. Nemmeno dopo che ti sei data tanta pena di sottolineare come sia in effetti, in qualche modo, in realtà possibile leggere la storia in chiave slash.
Quindi non sei tu che dovresti preoccuparti delle tue inclinazioni, quanto piuttosto io delle mie. U_U
E comunque, l'ho trovata splendida, un po' perchè in mano tua Neville è meraviglioso e ho una cotta violenta per quel ragazzo, dannata Hannah, la odio. EHM. E un po' perchè l'inteta storia, narrata dal punto di vista di Blaise acquista una patina di indifferenza e cinismo che esalta ancora di più l'emotività non raccontata.
Ho apprezzato tutto, dalla prima all'ultima parola, ma forse la parte più bella è quella in aula, seguita dal confronto davanti al lago.
Inoltre mi piace motlo il tuo schizzare avanti e indietro nella narrazione, lasciando il lettore in sospeso. Nella parte del galeone mi sono fermata per cercare di immaginare che cosa volesse significare (avevo pensato ad una scommessa, o roba simile) e come al solito sei riuscita a stupirmi.
Adoro il tuo Neville soprattutto perchè in mano tua, molto più che con la good old JK, il suo eroismo è mille volte più brillante di quello di Harry, che, ammettiamolo, sta sulle balle a tutti.
Un bacio grande, 
emme