Recensioni per
Il Popolo della Sabbia
di Nemainn

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
17/11/16, ore 22:09

Allora, la mia storia è la seguente: siccome ho raggiunto le cento e novantacinque recensioni sul mio profilo, avevo intenzione di fare cifra tonda prima di passare e finalmente rcensire capitolo per capitolo quella dannata Demone Rosso, che mi sono ripromesso di recensire quasi un anno fa. Well, la prima cosa che ho pensato è stata quella di andare in cerca di qualche OS interessante e che mi piacesse per poterla recensire e, finalmente portare a numero duecento tra le mie recci. Morale della favola: ho fatto fatica a trovarle per cui ho deciso di fare il pigrone e passare da te, siccome sei bravissima a creare storie autoconclusive non come qualcun altro di cui non farò il nome per la privacy (il sottoscritto) per cui, eccomi qua u.u a recensirti qualche d'una delle tue storie, anche per farmi perdonare del fatto che è da un sacco di tempo che non ti recensisco più - anche se è da un po' di tempo già che non recensisco/scrivo/faccio quello che facevo una volta u.u forse anche perché mi sono rimesso a giocare a League of Legends... boh. Comunque sia ho deciso, dopo tanto tempo, di ripassare e, come prima storia, ho preso questa, perché non hai la benché minima idea di quanto mi abbia interessato dalla prima volta che ho letto titolo e sinossi. Ad ogni modo, continuando il nostro discorso, ti parlo un secondo della storia in se poi passo al delirio generale, come sempre: allora, lo dico di nuovo perché non mi stancherò mai di ripeterlo fino allo sfinimento: (bellissimi i due punti due punti diretti, tra l'altro -.-) per me una storia parte già bene se alle prime poche parole mi fa venire la pelle d'oca. Ecco. Non sarei qua a dirtelo se questa storia non mi avesse fatto questo effetto dall'inizio alla fine, porca miseria. Sì, in poche parole mi son portato dietro la pelle d'oca dall'inizio alla fine di tutta la storia -.- sono un caso irrecuperabile (poi forse erano le colonne sonore di Dust che davano l'effetto boostato, insomma, è stato bello.) comunque sia, ci tenevo a dirlo che la tua storia si è rivelata... una meraviglia, sopratutto perché appunto, mi ha fatto provare proprio 'meraviglia', a differenza delle tue altre storie che nella norma si risolvono con spargimenti di sangue o corruzioni di animi nobili che piacciono sempre, ma decisamente non sono una 'meraviglia' - l'hai capita? eh? l'ho fatto per collegarmi al discorso di prima sulla meraviglia! Ah! quanto sono Sympa! - ad ogni modo, dove ero rimasto? A già: insomma, quello che intendo dire è che questa storia è stata in grado di trasportarmi in un mondo davvero... magico, ecco. C'era anche magia in questa storia, come non avevo mai trovato. Partendo dal presupposto dell'imperatrice bambina e della storia del tempo, degli eoni e del continuo ciclo che si ripete eccetera eccetera, cioè, sembrava veramente come una specie di leggenda raccontata dai nativi americani, o qualcosa del genere comunque. Non so se capisci cosa intendo -.- magari sto solo divagando, è solo che... Non riesco a esprimere quello che ho provato leggendo questa storia, miseria. Come un senso di pace e la sensazione di stare guardando qualcosa di così tanto più grande di me... wowow, adesso forse sto andando fuori tema. Comunque sia, hai idea di cosa sia 'Journey'? se non lo sai, vatti a guardare qualche video su internet, te lo consiglio u.u magari riesci a capire quello che ho provato leggendo questa storia XD detto questo, potrei anche continuare dicendoti che le ambientazioni erano davvero spettacolari. insomma, ce ne era una, però bastava e avanzava di brutto, sopratutto perché l'intero giardino dove si svolgeva la vicenda era notturno in un ambinete notturno e anzi, ti dirò, forse è proprio per la scelta di averlo fatto di notte che mi ha preso così tanto hipe XD probabilmente con un'ambientazione diurna questa storia non avrebbe riscontrato su di me tutto questo effetto, magari leggermente di meno. Comunque sia, ora che ho detto tutto questo, direi sia il caso di passare al mio bene amato delirio. Almeno divago facendolo apposta e non nel misero tentativo di fare dei complimenti adeguati ad un qualcosa che ho amato alla follia X) comunque, diamoci dentro: allora, la storia comincia con questo giovane erede del Principe di Persia, stranamente non intento a fare acrobazie intorno al salone o a riavvolgere il tempo con il suo pugnale magico, ma bensì in attesa di riceve udienza da un'entità misteriosa, chiamata la 'Senza Tempo'. Questo, uhm... essere, altro non è che una piccola bambina dai capelli bianchi, pucciosa e scalza, come tutte le bambine - che poi non mi ricordo nemmno più se era scalza... troppo impegnato a farmi venire la pelle d'oca - comunque sia, questa mocciosetta si rivela non essere una semplice bambinetta in vena di scherzare e giocare, ma bensì un essere antichissimo e talmente tanto potente da far tremare persino il Cristo Redentore a Rio nonostante il caldo. Ad ogni, la ragazzina ha chiesto udienza del giovane poiché egli era l'erede del suo ex precedente consigliere, e lo ha richiamato a se per parlargli di cose... piuttosto importanti, yup. Siccome però il ragazzo è, insomma, confuso, la ragazza lo porta a prendere un sorso d'acqua per vedere se si sente meglio. Ma la situazione forse addirittura peggiora, siccome c'è il rischio che l'omino Michelin invada il loro regno dove il sole batte in eterno e la cosa non piace a nessuno. La situazione degenera quando la bimba chiede al giovane chi fosse lei stessa, mentre lui pensa 'porca troia. Ci mancava pure l'alzheimer. beh, anche se non li dimostra, ha abbastanza anni perché io non mi sorprenda'. All'improvviso però l'ambientazione cambia, mostrando una serie di robe al giovane che rischia di venire travolto da tanta figaggine e di collassare come il sottoscritto, ma alla seconda domanda che la bimba pone, il ragazzo risponde con un qualcoda di ancora più figo e, tra i canti delle sacerdotesse, la regina e il dio si separono, per poi far diventare il nuovo arrivato uun senza età e concludere la storia in modo epico proprio così come era cominciata. Beh, che dire? Una vera e propria storia coi fiocchi. In un certo senso, sembra che io abbia proprio buon occhio per le storie che finiscono per devastarmi emotivamente nel buon senso della parola XD sul serio, comunque, questa è forse una delle più belle storie che tu abbia scritto, e meno male che ho cercato verso la fine proprio ieri sennò sai quanto tempo dopo la scoprivo -.-" con la mia flemma. Ad ogni modo, complimenti ancora e passo alle altre! Bye!

VK

Recensore Master
28/03/14, ore 09:31

Affascinante, misteriosa, emozionante come una favola delle Mille e una notte ed una storia mitica: questa one shot meriterebbe un intero romanzo, altro che! Sei riuscita a creare un'atmosfera di attesa spasmodica (della serie: e adesso che succede???) in un semplice dialogo a due, senza interferenze dall'esterno come altri personaggi, eventi improvvisi, neppure un rumore a disturbare la quiete della notte... Complimenti!!! Come sempre, sai donare al lettore momenti fantastici, alla lettera.
Lady Angel

Recensore Junior
01/06/13, ore 19:58

È una storia molto particolare. Il tema (ma forse sarebbe più giusto dire l’insieme di tematiche) è interessante e trattato in modo originale. Ho trovato molto suggestiva anche l’ambientazione, che sa un po’ di ‘notti d’oriente’ e un po’ di ancestrale.

L’utilizzo del flashback è ben riuscito, scoprire che tutta la storia è in realtà un indugiare di Maijdi sui propri ricordi è una bella sorpresa per il lettore (o almeno per me lo è stata). Mi è piaciuto come alla fine il protagonista risponda da solo alla domanda che si era posto tanto tempo prima (“Un dono o una maledizione?”), perché è un filo che, attraverso il flusso di pensieri del ragazzo, collega passato e presente e perché in un certo senso giustifica, legittima l’uso stesso del flashback. Avrei tuttavia un appunto da farti al riguardo: dovresti segnalare meglio, a livello grafico e di impaginazione, il salto temporale.

Usi delle immagini molto suggestive e poetiche. Purtroppo però il tuo testo ha, a mio giudizio, due punti deboli: la punteggiatura e le ripetizioni. Questo è un vero peccato perché tali imprecisioni pesano molto sulla leggibilità della storia.
L’utilizzo dei segni di interpunzione (e delle congiunzioni) mi è sembrato confuso e spesso non funzionale alle esigenze di chiarezza e fluidità del testo (alcune frasi sono proprio un po’ ostiche e contorte). La punteggiatura è importante per l’organizzazione logica della narrazione e se ben utilizzata da un lato permette al lettore di comprendere quanto legge e gli consente di ‘respirare’, mentre dall’altro aiuta lo scrittore ad evidenziare ciò che gli sta a cuore, le parti a cui vuole dare maggiore enfasi e rilevanza. In particolare ti ricordo che: generalmente prima della ‘e’ non si mette la virgola, mentre prima del ‘ma’ occorre inserirla, inoltre i puntini di sospensione sono tre.
Ora, premettendo che non sempre le ripetizioni sono un male (perché a volte possono servire a rimarcare un concetto o un particolare o ad ottenere un determinato effetto), credo che tu ne faccia un utilizzo eccessivamente massiccio; in alcuni casi può trattarsi di una svista, ma in altri sembra una carenza lessicale perché le ripetizioni potrebbero essere facilmente evitate ricorrendo a sinonimi e perifrasi. Ti faccio alcuni esempi:
- “luna spezzata dall'acqua mossa in centinaia di piccole argentee lune” il riferimento al modo in cui l’acqua moltiplica le immagini è molto suggestivo, ma potresti alleggerire la frase se al posto di “argentee lune” mettessi qualcosa tipo ‘falci argentee’ (è un esempio, poi sta a te trovare la soluzione più adeguata);
- “Il giovane uomo annuì, il giovane viso” qui usi due volte lo stesso termine in meno di dieci parole ^^.
Relativamente alle scelte lessicali ti faccio notare una cosa che, secondo me, stona un po’: improvvisamente ad un certo punto ti riferisci a Maijdi dicendo “sull'uomo”, mentre fino a quel momento l’hai sempre descritto come un ragazzo.

Per quanto riguarda lo stile, personalmente non segnalerei i dialoghi con i trattini, ma con le virgolette. Inoltre penso che i pensieri di Maijdi siano un punto forte del tuo racconto, perché rafforzando il punto di vista permettono una maggiore identificazione ed empatia con il protagonista, ma proprio per questo motivo credo che dovresti trovare un modo più efficace per distinguerli dalla semplice narrazione (forse il corsivo potrebbe sortire l’effetto desiderato).

Devi sapere che ho una sorta di ossessione per i nomi, penso che siano molto importanti (e tutte le volte che devo scegliere quelli dei miei personaggi vado in paranoia ^^); Maijdi mi è piaciuto tantissimo! Per il resto non usi denominazioni particolarmente originali, ma nel complesso assolvono bene il loro ruolo. Ho però alcune osservazioni da farti:
- il “giardino di notte” _ la prima volta che lo citi non si capisce che è il nome di un posto (sembra quasi che la frase sia scritta male), forse potresti usare le iniziali maiuscole per rendere subito chiara la sua natura;
- nel corso del racconto, quando ti riferisci alla ‘Signora’ non sei coerente perché solo in alcuni casi usi la maiuscola; ora, la scelta di come rendere in modo omogeneo il termine spetta a te, ma se si tratta (come sembra) di un titolo onorifico io non userei la minuscola.

Alcune frasi non sono coerenti dal punto di vista logico, delle reggenze o delle concordanze. Ti segnalo solo alcuni esempi: “di quell'uomo solido e caparbio i n cui la vita pareva riempirlo al punto di esplodere”; “Quella che non era una Dea, non era una strega o una maga, nessuno sapeva perché vivesse in eterno o perché fosse la guida della loro tribù, unica senza tempo che si conoscesse”; “dicono che che dal cielo si sia visto scendere pezzi di nuvole” qui non c’è concordanza verbo-soggetto.
Anche questo periodo “Da secoli la loro Signora era immutata, un corpo di bambina e una mente millenaria che li guidava attraverso l'immenso deserto senza tempo.” non mi convince molto perché “immutata” mi pare una scelta lessicale un po’ strana in riferimento ad una persona e perché l’accostamento ‘da secoli/senza tempo’ sembra quasi un controsenso.

Ti segnalo alcuni refusi e piccoli errori di battitura: “caparbio i n cui la vita” c’è uno spazio in più ‘in’; “bracia” per braccia; “corpo non sveva forma” per ‘aveva’; “voce ancora tremate” per ‘tremante’; “dicono che che dal cielo” qui ti è scappato un ‘che’ di troppo; “e il cui lui” per ‘in cui’; “Dicono il Dio si stia risvegliando” manca un ‘che’; “Un po’” essendo la versione tronca di ‘un poco’ si scrive con l’apostrofo ^^; ‘lì’ avverbio ha l’accento.

Nel complesso la storia mi è piaciuta molto, l’ho trovata originale e penso abbia un ottimo potenziale. Buon lavoro!

a presto
frav

[Recensione premio per partecipazione a “Edite Fantastiche – flash contest”]

Nuovo recensore
29/05/13, ore 20:42

Ecco, questo è strano. Un racconto onirico, concettuale e apparentemente senza trama. Se non che la trama è il tutto, se non che i personaggi sono simboli, se non che i loro significati sono allo stesso tempo palesi e nascosti. Il mutamento è alla base di tutto, certo, ma è anche mistero, come misterioso è il senso della storia, avvolto dalla stessa nebbia bianca che ritroviamo nella visione. Uno scritto forse più per l’anima che per la mente, eppure importante e con una forza tutta sua. E sento questa forza e questa forza mi piace. Strano, appunto, ma stimolante.

Recensore Master
21/05/13, ore 11:43

Ciao, sono iscritta anche io al contest per le edite fantastiche, il titolo mi ha incuriosita molto e... eccomi qua.
Prima di tutto i complimenti: la trama è molto bella, mi ha ricordato un po' il dialogo fra l'Infanta Imperatrice e Atreiu nel libro de "La Storia Infinita". È particolare questa bambina così giovane fuori e così antica dentro... anche se la storia è autoconclusiva (e il finale è inaspettato) ammetto che mi sarebbe piaciuto saperne di più, conoscere qualche avventura passata della Senza Età... ma per questo, se avrai ispirazione, tempo e voglia, c'è tempo: di materiale per fare una vera e propria saga ce n'è, eccome!
Un piccolo consiglio è di rileggere bene la storia: ci sono parecchi refusi, mi vengono in mente subito quelli all'inizio stesso della narrazione, il turbante che copre "il viso il giovane volto" dove solo una delle due può rimanere ^^ e il ragazzo che è "inconscio" della bellezza del giardino: è "inconsapevole". E poi la punteggiatura che va fuori dalle lineette XD ma questi dettagli noiosi sono sicura che la giudicia te li segnalerà per bene.
Io sono qui solo per dirti che la storia mi è piaciuta molto, spero davvero che ne trarrai altra ispirazione perchè.. mi incuriosisce davvero tantissimo il mondo che sta dietro questa breve one shot!