È fiaba.
Davvero, è bellissima, non solo per il fatto che la sola, prima frase è riuscita a farmi saltar sul posto, quasi mi avesse pizzicato Turchia per davvero, in cerca di quell'attenzione che i bambini riservano alla favola della buonanotte. Mi ha ricordato molto “Arabian night”, la canzone introduttiva del film “Aladdin”, ma è più personale, più sentita. La scrittura, l'utilizzo degli aggettivi, delle parole stesse, della descrizione sintetizzata ed efficace delle ambientazioni, presenti e passate: adoro.
Adoro il modo in cui descrivi Sadiq, adoro lo stile di scrittura, il tono e l'impostazione della una shot, e sì, sei riuscita a dare il senso epico che -coff coff- tanto piace anche a me.
Hai una nuova fan, eppure ti ho appena scoperta.
E grazie al cielo, aggiungerei.

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Mi piace molto, sembra quasi un promo di una storia fantastica, tipo "Mille e una notte", dove c'è nella storia principale il narratore che racconta altre mille... la conosci "Mille e una Notte"? se si allora puoi comprendere ciò che ho provato a leggere questa storia

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