Qui parto fin da subito col dirti che ho davvero apprezzato la storia. È amara ma anche dolce, travolgente eppure gentile, ti fa riflettere e ti fa uscire di senno, insomma è davvero una lettura piacevole. Ho apprezzato particolarmente lo stile, l'utilizzo di parole erudite e complesse in una frase semplice d'immediata comprensione. Stranamente questo miscuglio di tecniche narrative non ha creato confusione nel testo, l'ha reso invece davvero piacevole, in quanto ci si perde tra le parole altisonanti, che donano una certa struttura imponente alla fanfiction, rese leggere e di facile comprensione grazie allo stile semplice con cui vengono proposte. Non crei muri nella lettura, associ uno stile scorrevole, ma composto ad una corposità lineare e di immediata intuizione, andando a creare una struttura ben equilibrata e di facile percezione.
L'unico punto che ti metto, perché in questo contest per dare giudizi il più possibili diversificati sono stata davvero pignola, è che alcune frasi sono troppo intervallate. La cosa strana, che mi ha scioccamente divertita (perché io mi diverto con poco), è che mentre alcuni paragrafi così suddivisi rendevano la fanfiction molto più percepibile, proprio perché questi termini complessi venivano “smorzati” e quindi non appesantivano il testo, in altri piccolissimi passaggi creavano dispersione. Me ne sono resa conto rileggendo con calma la storia; il tuo genio è stato proprio quello di aver spezzato le frasi complesse così da renderle semplici, facendo però un piccolo errore, che poi non è un errore è più una scelta di stile, anche con alcune frasi già di per sé molto semplici, che non avevano bisogno di alcuna interruzione netta. Ripeto, sono pignola, e su questo voglio mettere ben in chiaro il punto, perché le frasi a cui faccio riferimento sono pochissime, e in cinque capitoli quasi non si notano. Ti faccio giusto un esempio, così da farti vedere come io, nelle mie limitate capacità, avrei strutturato una frase così semplice da essere un sospirato sorso d'acqua fresca.
“Sarebbe stata il suo asso nella manica. Il suo balista più saettante e massacrante.” che io avrei scritto come “Sarebbe stata il suo asso nella manica, il suo balista più saettante e massacrante.”
… Te l'ho detto che sono stata pignola? L'unico vero errore, tranne qualche puntino di sospensione di troppo “Giù... Giù... Giù...” che magari potevi riscrivere come “Giù, ancora più giù, sempre più giù” (è un esempio stupidissimo, ovviamente, ma avendo tu delle notevoli capacità espressive, sono certa che avresti potuto riscrivere la frase in un altro modo) è “Le cento otto stelle”. Centootto si scrive tutto attaccato, con le due “o” di seguito. Ormai si accetta anche centotto (tranne che negli assegni, in quel caso si scrive solo ed esclusivamente CENTOOTTO, attenta prima che ti confondi xD), quindi puoi usare lo stile che più ti aggrada, però i due numeri devono essere obbligatoriamente attaccati.
Ora, se permetti vorrei tralasciare le pignolerie per un secondo, e dedicarmi al resto del giudizio. Se lo stile l'ho trovato a dir poco travolgente, la caratterizzazione e l'originalità mi hanno davvero colpita. Caratterizzazioni perfette, introspezione totalizzante, immersione nelle sensazioni dei personaggi da far quasi perdere il fiato. Un'ambientazione precisa, completa nella sua semplicità, nel suo contorno sfuocato, atta a creare uno sfondo opaco che ben si adatta alla struttura della fanfiction. In parole semplici, una ff ottimamente strutturata a 360 gradi.
Una storia davvero bella e davvero ben scritta, che mi ha entusiasmata e meravigliata.
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