Recensioni per
Favola spezzata
di Roxanne Potter

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
24/07/13, ore 17:53

Ciao, con la mia lentezza che forse nei secoli diventerà proverbiale torno a lasciarti una delle recensioni premio che ti spettano da tempo ^^' scusami, sono davvero terribile, ma tra una cosa e l'altra...
Beh, evito di perdermi troppo in chiacchiere e passo subito a commentare la tua storia. Innanzitutto, ti dico che la famiglia Gaunt mi ha sempre affascinata tantissimo, nel suo essere ripugnante e tormentata, probabilmente perché il mio personaggio preferito è proprio Tom Orvoloson Riddle, inteso come un personaggio diverso dal Voldemort vero e proprio. Incuriosisce vedere come da tanta miseria, mestizia e degrado sia nato qualcuno destinato a rimanere nella storia magica anche più di Salazar Serpeverde, forse. E Merope mi piace tantissimo proprio perché probabilmente è l'incarnazione di tutto ciò che ho appena detto: è una miserabile, una principessa che ha trovato il principe azzurro e poi è stata ributtata nella polvere. Una favola amara, la sua: la tua storia mi ha fatta riflettere per la prima volta su questo modo di vedere la vicenda. Gli elementi per una moderna Cenerentola c'erano tutti, ma Cenerentola non esiste e la realtà non è mai perfetta: hai saputo rendere tutto questo in maniera davvero chiara e dolorosa. I sentimenti e le illusioni di Merope si percepiscono; il lettore sente già il loro sapore acre, ben sapendo come la vicenda andrà a finire, ma prova lo stesso per un istante a credere in quei sogni come Merope stessa fa e, purtroppo, ne subisce la medesima delusione. Mi piace come hai strutturato il racconto: non ci sono espedienti grafici per evidenziare i salti temporali o i diversi argomenti che i paragrafi trattano, ma questo dà una linearità inusuale alla storia e la fa vedere come una serie di rapide riflessioni di Merope stessa poco prima di morire - almeno, io ne ho avuto quest'impressione e mi piace sempre far conoscere agli autori le idee che mi hanno fatto venire con il loro modo di scrivere.
Naturalmente il tuo stile è scorrevole come al solito e non ho appunti da farti, ma credo di averti annoiata abbastanza coi miei sproloqui ^^' spero che si sia capito che la storia è molto carina, pur trattando un tema di cui è facile abusare. Non è uno di quei racconti che ha bisogno di essere originale per venire apprezzato, ma un tocco di personalità è sempre gradito per non dare l'impressione di aver letto la stessa fic migliaia di volte; beh, quel tuo tocco qui c'è, nella dolcezza con cui hai saputo descrivere l'amore tra Merope e Tom, malgrado si trattasse di nient'altro che una bugia.
Chiudo davvero qui, ora x° un bacione, alla prossima e complimenti!

Recensore Veterano
26/02/13, ore 01:20

"Merope Gaunt era un'eterna bambina che finì i suoi giorni piangendo sulla sua favola spezzata." Questa frase è bellissima e descrive perfettamente la psicologia della donna. Non sono daccordo sul fatto che lei non conoscesse la realtà, proprio perchè la conosce squallidae priva d'amore, decide di crearsi uns sorta di famiglia fantaccio, di imore idilliaco a reale. Non ha coraggio Merope, questo è vero, si rifugia nelle illusioni, ma chi più o meno non lo fa? L'hai descritta molto bene! Brava!

Recensore Master
17/02/13, ore 20:37

Spesso mi ritrovo a recensire storie su Merope, personaggio che paradossalmente non sopporto. Non la sopporto proprio per quel che hai scritto qui: è un'ingenua e un'illusa nel senso più patetico del termine, ma soprattutto, nonostante abbia connotazioni così tremendamente negative (è la personificazione della rassegnazione), viene difesa a spada tratta. Probabilmente perché fa pena, perché la si comprende, ha conosciuto solo disprezzo nella vita e quando riesce ad uscire dalla sua prigione non ha un'idea chiara delle conseguenze delle sue azioni, come hai detto tu è un'eterna bambina. Però non posso fare a meno di essere dalla parte di Tom Riddle, povero Babbano cui viene praticamente annullata la volontà di scelta tramite un filtro d'amore. Filtro d'amore che, ricordiamocelo, porta Voldemort ad essere un personaggio incapace d'amare -- ciò è opinabile per la faccenda del sangue di Lily nelle vene dopo il quarto, ma tant'è. Ah, e come se non bastasse, Merope non solo si comporta in modo orribile, seppur inconsapevolmente, ma si lascia addirittura morire (muore di parto e ok, ma forse se si fosse curata di sé senza starsene a vagare al freddo vestita di stracci per chissà quanti mesi sarebbe sopravvissuta), condannando suo figlio. Certo, c'è l'altro lato della medaglia: ha appena aperto gli occhi, è sconvolta, si sente in colpa per ciò che ha fatto al marito...tuttavia, francamente non so come dar torto al piccolo Tom, che pensa subito che la madre sia debole. E' quello che è, cavoli! ^^ Mi ricorda Sibyl Vane, un'altra la cui morte mi ha fatto quasi piacere leggendo il Dorian Gray.
Dopo questa spiegazione (inutile e non richiesta, già) su quanto mi stia sulle balle Merope, ti dirò che la tua OS rispecchia parecchio la mia visione del personaggio, ed è scritta con la giusta amarezza di sottofondo. La frase che più mi è piaciuta è quella in cui parli dell'autoinganno quasi consapevole di Merope e della sua volontà di convincersi che la pozione fosse solo un tramite, un ponte per permettere a Tom d'amarla. Ma cara mia, l'amore non è a senso unico, nasce da due persone e nessun legame si costruisce con l'egoismo e basta. Perché alla fine lei è stata egoista, come lo sono tutti i bambini, che non sanno valutare la realtà e gli altri e pensano ingenuamente a loro stessi.
Molto bella.