Recensioni per
Favola spezzata
di Roxanne Potter
Ciao, con la mia lentezza che forse nei secoli diventerà proverbiale torno a lasciarti una delle recensioni premio che ti spettano da tempo ^^' scusami, sono davvero terribile, ma tra una cosa e l'altra... |
"Merope Gaunt era un'eterna bambina che finì i suoi giorni piangendo sulla sua favola spezzata." Questa frase è bellissima e descrive perfettamente la psicologia della donna. Non sono daccordo sul fatto che lei non conoscesse la realtà, proprio perchè la conosce squallidae priva d'amore, decide di crearsi uns sorta di famiglia fantaccio, di imore idilliaco a reale. Non ha coraggio Merope, questo è vero, si rifugia nelle illusioni, ma chi più o meno non lo fa? L'hai descritta molto bene! Brava! |
Spesso mi ritrovo a recensire storie su Merope, personaggio che paradossalmente non sopporto. Non la sopporto proprio per quel che hai scritto qui: è un'ingenua e un'illusa nel senso più patetico del termine, ma soprattutto, nonostante abbia connotazioni così tremendamente negative (è la personificazione della rassegnazione), viene difesa a spada tratta. Probabilmente perché fa pena, perché la si comprende, ha conosciuto solo disprezzo nella vita e quando riesce ad uscire dalla sua prigione non ha un'idea chiara delle conseguenze delle sue azioni, come hai detto tu è un'eterna bambina. Però non posso fare a meno di essere dalla parte di Tom Riddle, povero Babbano cui viene praticamente annullata la volontà di scelta tramite un filtro d'amore. Filtro d'amore che, ricordiamocelo, porta Voldemort ad essere un personaggio incapace d'amare -- ciò è opinabile per la faccenda del sangue di Lily nelle vene dopo il quarto, ma tant'è. Ah, e come se non bastasse, Merope non solo si comporta in modo orribile, seppur inconsapevolmente, ma si lascia addirittura morire (muore di parto e ok, ma forse se si fosse curata di sé senza starsene a vagare al freddo vestita di stracci per chissà quanti mesi sarebbe sopravvissuta), condannando suo figlio. Certo, c'è l'altro lato della medaglia: ha appena aperto gli occhi, è sconvolta, si sente in colpa per ciò che ha fatto al marito...tuttavia, francamente non so come dar torto al piccolo Tom, che pensa subito che la madre sia debole. E' quello che è, cavoli! ^^ Mi ricorda Sibyl Vane, un'altra la cui morte mi ha fatto quasi piacere leggendo il Dorian Gray. |