Ciao, eccomi qui.
Che dire? Io amo questa coppia già di mio, poi tu riesci a fare delle storie che trasportano il lettore in una maniera incredibile. Ti dirò: alla fine della storia, la cosa che più mi ha lasciata colpita, piacevolmente s'intende, è l'evoluzione che hai fatto fare a Remus. Nel primo paragrafo, dice come, nelle sue menzogne, si fa amici ma comunque non è capace di amare. Nell'ultimo, invece, dice che va incontro alla morte in quanto uomo capace di amare. Sarà una sciocchezza la mia, cosa di cui dubito, ma trovo che queste due frasi (che io, ovviamente, non ho riportato com'erano) sono quasi le cose più significative. Ci fanno capire come Ninfadora l'ha cambiato, facendolo maturare (perché Remus, per amare, è maturato) e ci ha dato dimostrazione dell'effetto positivo che lei ha avuto nella sua vita. Contemporaneamente, ci ha dato modo di vedere come Ninfadora sia una persona che da tutta se stessa, ogni piccola parte. Come abbia sempre fatto così nella vita, non solo nell'amore. Proprio come la si immagina, o almeno io così la immagino. Come una persona che da tutto, che non si tira indietro, che la vita se la vive e se la gode, senza paura di rimpianti. Diciamo che compensa alla perfezione Remus, il quale per paura della sua natura rare volte si è lasciato ad andare. Insomma, potrei ripeterti ogni frase che hai scritto, trovandogli il significato profondo e dicendoti cosa ho provato leggendola. Come quella in cui lei raggiunge Remus, lasciando Teddy, la cosa più preziosa della sua vita, per l'uomo che gliel'aveva donata.
Una semplice frase, ma che racchiude in poche parole tutto l'amore di Ninfadora.
Penso, sai, che le sensazione che ho provato leggendo questa storia si capiscono, o almeno lo spero.
Saluti. |