Recensioni per
Time's Never Enough
di Avah

Questa storia ha ottenuto 9 recensioni.
Positive : 9
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
30/08/13, ore 19:54

beh che dire, questa storia è stupenda! è veramente bella, coinvolgente e intrigante! complimentoni, davvero! spero che tu possa aggiornare presto, anzi avvisami quando lo fai se non ti dispiace! :D grazie mille in anticipo!
ah, se ti va passa anche dalla mia, il genere è lo stesso (:
un bacio!

Nuovo recensore
23/04/13, ore 18:41

Ciao, ho appena letto il primo capitolo della storia e devo dire che mi è piaciuto molto. Scrivi bene in mio parere, e la storia sembra interessante.

Recensore Master
16/04/13, ore 15:28

Come definire quest capitolo? Forse interlocutorio, perchè sembra preparare il terreno per la grande rivelazione che verrà, ovvero per il ricongiungimento tra la donna senza nome e la sua famiglia, che è stata costretta ad abbandonare nel dolore più straziante. Ma in fondo è anche un capitolo ove vengono disseminati indizi sul prosieguo del racconto, dato che nel finale scopriamo che la donna senza nome non ha mai consociuto suo padre e si sentiva responsabile per una qualche tragedia passata (di cui forse sapremo qualcosa più in là).
Trovo che tu abbia gestito il tutto bene, in maniera da rendere il racconto ben strutturato; l'unica cosa che mi sentirei di aggiungere è di mettere i flashback del passato in corsivo o di usare un carattere diverso, così che il lettore percepisca di più lo stacco e comprenda subito che la storia ha fatto un salto indietro.
Un abbraccio, alla prossima. :)

Recensore Master
14/04/13, ore 21:02

Mi è piaciuto questo capitolo, trovo che tu l'abbia gestito molto bene. E non era facile, perchè tra cambiamenti di fronte e salti temporali c'era la possibilità di perdersi. L'unica cosa che mi ha lasciata un po' perplessa è l'atteggiamento della donna senza nome, che dopo aver scoperto che l'uomo che le è stato accanto per anni l'ha, in pratica, sottratta all'amore dei suoi cari e alla sua vita vera (e che avrebbe continuato a farlo, se lei non l'avesse messo con le spalle al muro) ha verso di lui sentimenti quasi di amicizia o di compassione. Forse mi sarei aspettata uno sviluppo più drammatico, magari una lotta tra i due, o che lui tentasse di trattenerla.
Ok, proseguo nella lettura.
Un bacione, a presto.

Recensore Master
24/03/13, ore 10:19

Molto intenso questo capitolo, cara Paola, intenso e struggente. Come lo è, quasi sempre, la verità: perchè qui finalmente molto si chiarisce e capiamo quale sia stata la strana e striste storia della protagonista, sottratta alla sua famiglia da un uomo che - evidentemente - la amava e ha fatto di tutto per tenerla legata a sè.
Un carceriere travestito da compagno, da amico, da amante.
Adesso sono curiosa di capire quale sia stato l'evento scatenante, cosa ha provocato il ferimento della donna senza nome, come mai i suoi ex colleghi siano ancora così attanagliati dai sensi di colpa per come agirono (o non agirono) in quale momento.
E,poi,lei avrà la forza di perdonare e rimanere con lui, oppure troverà il coraggio per tornare alla sua vecchia vita, dove non è detto che tutti (in particolare, la figlia) la attendano a braccia aperte?
Un bacio, alla prossima.

Recensore Master
16/03/13, ore 12:55

Eccomi qua, cara Paola! Comincio dicendoti che mi è piaciuta la struttura - matura, direi quasi studiata - che hai dato a questo capitolo, in cui si alternano i punti di vista dei vari personaggi, collocati in maniera simmetrica. Ad esempio, il capitolo si apre con il POV di Madison, che si interroga sulla sua amicizia con la donna misteriosa (che ancora non ha un nome) e si chiude con lei che conforta la figlioccia, invitandola ad essere forte anche in nome della madre scomparsa e, forse, senza comprendere che magari Hayley non tollera proprio il riferimento alla madre che sente averla abbandonata.
In mezzo, i due uomini della situazione: padre e figlio, magari accomunati da un unico destino lavorativo, di certo dalla necessità di essere quelli "forti" della situazione. Uomo spento prematuramente da un dolore straziante, bambino costretto a crescere troppo presto per sostenere la sorellina.
Confesso che non ho ancora capito granché degli sviluppi della trama, anche perchè sono già comparse un paio di donne il cui ruolo non mi è chiaro... boh.
Sono curiosa, aggiorna presto!
Un bacio, buon week-end

Recensore Junior
15/03/13, ore 18:54

La tua storia mi rimane impressa. Hai mescolato all'irealtà, la conduttività e l'introspettibità. Brava.
Il modo in cui tieni oscuri i tuoi lettori è eccezionale, quasi magico.
Voglio proprio sapere come andrà a finire questa fantastica storia, segue un filo logico, esprimi concetti a mio parere molto condivisibili e.. BRAVA!
Baci,
Girl Dude

Recensore Master
08/03/13, ore 14:41

Ecco, ora il quadro comincia a delinearsi, anche se solo in parte: c'è un uomo, innamorato dela moglie ma troppo impegnato nel lavoro (ma la polizia autostradale è un riferimento a Squadra speciale Cobra 11?), costretto ad affrontare un lutto terribile. Un uomo che, nonosstante appaia a chi lavora insieme a lui solido, freddo e granitico, invece non riesce a sopravvivere al dolore e muore un po' ogni giorno anche lui, senza trovare conforto nemmeno nella presenza dei figli.
Poi c'è lei, che sembra avere un buco nero al posto del passato e che cerca disperatamente di aggrapparsi a qualche frammento di ricordo, a un oggetto che le richiami alla mente la sua "vita precedente". Il terzo grande protagonista di questa storia è il ricordo, la memoria: che va e viene, è spezzata, contorta, distorta, eppure indispensabile per ricostruire un'identità personale chiara. Come volessi dire: non siamo chi siamo se non sappiamo con esattezza chi siamo stati.
Bella questa frase: "A volte è davvero difficile capire come ragionano le persone. Si nascondono dentro se stesse, senza far vedere al mondo quello che provano, come si sentono. In alcuni momenti, nemmeno lo psicologo più bravo del mondo sarebbe riuscito a capire cosa si scatena dentro la persona, cosa le fa decidere determinate cose e non le fa scegliere altre possibilità, perché il suo comportamento è così e non diverso". Vero, assolutamente vero.
un abbraccio, alla prossima.

Recensore Master
01/03/13, ore 21:52

Avevi detto che questa storia avrebbe potuto piacermi e devo dire che la tua previsione era assolutamente azzeccata! Perchè il thriller, mescolato con un tocco di soprannaturale e un pizzico di introspezione ben fatta è ciò che preferisco: ho trovato molto ben scritto questo primo capitolo, che suggerisce senza svelare quale sia il legame tra la "donna senza più nome nè certezze" e i due fratelli che rimpiangono una madre sparita troppo presto. Ho notato che non hai mai usato la parola "morta" e credo sia voluto, perchè immagino che lei non sia, appunto, scomparsa per sempre. Bensì, forse, sia stata rapita o in altro modo finita nelle mani di un fantomatico "lui" che la cura con amore e dedizione, pagandole anche medici per farla stare bene, ma le impedisce di fatto di ritornare dalla sua vera famiglia... oppure lui è all'oscuro di tutto?
L'unica traccia che lega la donna dalla memoria vacillante a una figlia che più che mai avrebbe bisogno di lei è un disegnino infantile (che tenerezza!)... sono proprio curiosa di scoprire come si svilupperò il racconto e spero già in un lieto fine. Un abbraccio, alla prossima.