Breve ma intensa. E anche molto, molto bella, non c'è che dire. Oltretutto è realistica: è la spiegazione più semplice e logica - quando non c'è l'amore si cerca l'odio. In fondo anche Silente accenna a questa tendenza generale, a volte.

Complimenti, continua così!
A presto,
Cabiria Minerva

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Trovo indecoroso che questa storia sia passata inosservata.
Ci sono pochi passaggi grigi e seppia come l'infanzia di Piton. Dev'essere stata terribile, un padre violento, una madre "diversa", troppo dolore per poter essere bambini. In questa storia c'è tutto: la rabbia e la solitudine e tutto ciò che di negativo può esserci, una situazione che non riesce a migliorare.
Mi ha messo i brividi la visione di come Piton sarebbe stato bene solo con sua madre. C'è un velo di speranza quasi malata, quasi edipica, e sa il cielo se Piton è uno che ha problemi con le donne.
Sembra quasi una catena di haiku per il ritmo musicale che sei riuscita a creare. E alla fine ho sospirato: tanto dolore, tanta sofferenza, tutto per nulla. Il peggio deve ancora arrivare.
Un Piton così annichilito, così triste l'ho letto di rado, eppure calza alla perfezione. Grazie di averla condivisa :)

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