*W*
Non avevo mai letto qualcosa di così meraviglioso e semplice allo stesso tempo!!! ^^
Più leggo questa ff, è più mi rendo conto che potrei continuare a leggera all'infinito senza stancarmi! :)
C'è qualcosa di magico e terribilmente sinistro nelle tue "parole", ma non posso far a meno di dirti che l'intreccio delle parole usate e i contrasti messi in mostra rendono tutto così vivibile, da sembrare vero. Mi sentivo un po' come un spettatore, mi vedo lì, incapace di muovere un passo, solo per paura.
Le sensazioni del piccolo Yakumo le vivi direttamente, quasi sentivo il fruscio della gonna, e mi mancava il respiro per l'ansia totale! ;)
Per fortuna poi è intervenuto Goto-san! ^.^ I paragoni utilizzati sono fantastici, e sono gentili, degno dell'orso, ma soprattutto sono appropriati e positivi visto il momento poco tranquillo, insomma dalla paura assoluta si arriva ad un qualcosa di delicato come l'odore piacevole di terra bagnata, al profumo di nuvola, in breve la scena finale è piena di emozioni che ti risollevano l'animo dopo il panico, è così piena d'affetto e di premura che ti commuovi! *W*
In breve sì, un po' di quel profumo di pioggia qui è arrivato! ;D
I miei complimenti è una storia spettacolare, che mi ha rubato un pezzetto di cuore! ^-^
Bacio ^3^

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Bellissima!!!Mi è piaciuta molto questa tua interpretazione riguardo all'Ispettore Goto che salva un Yakumo oramai in fin di vita!!Il punto di vista di Yakumo nei confronti della propria madre,mentre quest'ultima lo sta portando verso la sua morte,e quel chiedersi perché?E soprattutto la metafora della gonna soffice,candida e perfetta,ma in relatà ruvida..io istintivamente l'ho associata alla madre,o almeno da come l'hai descritta tu nella tua storia,all'apparenza una bella donna,gentile eppure capace di un gesto estremo come quello di voler togliere la vita al suo stesso figlio!!Bella!!!Complimenti,hai uno stile davvero scorrevole e chiaro,mi piace tanto=)!!Ciao,alla prossima!

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Ciao :)

Ho visto che anche tu hai scritto qualcosa e mi ci sono precipitata subito!! Direi che non me ne sono pentita per niente :)
Hai preso una parte importante del passato di Yakumo e hai mostrato come sono andate le cose dal suo punto di vista, mettendo in luce le sue sensazioni e il suo non capire il perché di ciò che stava accadendo.
Ciò che mi ha colpito di più è stata la parte relativa alla gonna della madre. Mi è piaciuta veramente molto l'associazione della perfezione apparente e ciò che veramente è: non la stoffa liscia, soffice e ovattata ma dalle pieghe dure e fili attorcigliati.
La prima parte è stata proprio triste da leggere... Povero Yakumo.
L'entrata in scena di Goto non poteva mancare e ha chiuso in bellezza questa shot :)
Mi è piaciuta tutta quest'ultima parte: la descrizione di Goto dai capelli, agli abiti, alla voce, al profumo di poggia che si porta dietro. E poi il finale con la fatidica domanda del nome e la relativa, seppur non immediata, risposta!
Insomma se non l'hai ancora capito, mi è piaciuta tanto :)
Per l'IC non ho niente da dire: rispettatissimo! Lo stile è scorrevole, piacevole da leggere senza orrori grammaticali o di punteggiatura.
Be', penso di aver scritto tutto e anche troppo xD

Ancora complimenti!!

Calime

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