Un pezzo intenso, che ben rispecchia i sentimenti di questo personaggio nello svolgersi dell'intero arco temporale. Sono interessanti i rimandi interni del testo, e soprattutto, a mio modesto parere, la frase finale, in cui lui comprende finalmente quello che, forse per orgoglio, forse per il suo sentirsi nel giusto, forse troppo occupato a soffrire e a commisserarsi, fino ad allora non aveva accettato pienamente: che doveva essere lui a "tornare da lei", lui, in passato, a dover fare il primo passo, a cambiare, a tornare dalla parte giusta. Ma in fondo, in qualche modo alla fine Piton l'ha fatto, e il tuo finale sa di riconciliazione. :')
Credo comunque, se posso permettermi, che il tutto avrebbe potuto essere meglio approfondito, non fermandosi ai momenti e ai sentimenti che ci vengono gią narrati nel libro, ma magari aggiungendo qualcosa in pił di tuo (un momento casuale, ma magari in qualche modo significativo, nei diciassette anni successivi alla fine della guerra? Una qualche occasione di riflessione, magari non solo di rimorso?). Ti segnalo inoltre due piccoli refusi, "di fronte" e "in fondo" in cui la preposizione va scritta staccata.
Grazie della lettura, e buona scrittura! ^^

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Che storia commovente! Io adoro Piton e la tua storia lo rappresenta in pieno! Ha capito l'errore che aveva commesso con Lily, e il suo sguardo continua a balenargli davanti dpo tanti anni! La frase "E la tua anima si fece leggera tanto quanto il corpo stava diventando pesante" è stupenda *.* Davvero un bel lavoro complimenti!! :) Baci PervincaViola

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Molto bella questa storia! Mi è piaciuta molto l'introspezione di Piton, un personaggio che amo molto, e in particolare il fatto che sia il suo punto di vista che ci viene offerto. E mi piace molto anche il rivolgersi al personaggio in seconda persona, come una sorta di dialogo a posteriori. Molto particolare la scelta di narrare il momento in cui il ritratto chiama Hermione Nata Babbana e Piton sente la ferita ancora aperta. Complimenti!

Aledis

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