Recensioni per
A Gay's Life.
di TheRealRiddler
che meraviglia! è verissimo, l'immaginazione spesso frega e fa star, diciamolo pure, una merda.. :( e non è mai mai mai bello, ovvio.. ma allo stesso tempo reputo che l'immaginazione sia un ottimo rifugio per estraniarsi per un attimo dalla routine o da ciò che nella vita reale ci fa star male.. |
ciao :) non ti conosco, non so nulla di chi sei e di quello che provi ma visto che sei stato così coraggioso da condividere un pezzo della tua vita con me, mi sento in dovere di fare altrettanto. Il mio migliore amico mi ha confessato di essere gay quando avevamo più o meno la tua età (15 anni circa), oltre a me non lo aveva detto a nessuno, tranne a un'altra ragazza che, come lui, era nella sua stessa situazione. Per il resto non lo sapeva nessun altro, né la sua famiglia né tantomeno i suoi amci. Ora vorrei sfatare vari miti che girano intorno agli omosessuali: il mio amico non ha né ha mai avuto comportamenti effemminati. Non si è mai vestito in maniera eccentrica o ha mai dato segno dei cosiddetti atteggiamenti tipici delle persone omosessuali. é sempre stato un ragazzo normale, con un'intelligenza furi dal comune e voti sempre impeccabili, sicuro di sé e con gli amici, capace di socializzare e divertirsi sia nella sua scuola che all'estero dove ha frequentato un anno in america. Adesso che ci ripenso, le uniche cose che lo distinguevano dagli altri ragazzi erano la sua grande sensibilità e capacità di ascoltare. Non ho mai visto un ragazzo così aperto di mente e libero dai cosiddetti schemi tradizionali in vita mia. Ecco cosa lo rendeva speciale e il motivo percui tutti volevano stargli attorno. Quando si è dichiarato ufficialmente alla classe, due anni dopo, nessuno lo ha respinto o deriso. Devo ammettere che la situazione non è stata del tutto facile, soprattutto per gli altri ragazzi, tuttavia la paura del diverso e il terrore di essere etichettati allo stesso modo non hanno avuto il sopravvento. Per le ragazze invece accettare la sua nuova situazione è stato del tutto naturale e anzi, credo che gli siano state vicino in maniera particolare proprio per aiutarlo e in qualche modo "proteggerlo". Ora il mio amico studia neuroscienze all'università di londra e aspira a diventare ricercatore, ho sempre saputo in cuor mio che avrebbe fatto strada e sono sicura che ne farà ancora molta. Lo dico con orgoglio e affetto nel cuore perchè sono fiera che nonostante tutte le difficoltà, le diffidenze da parte degli estranei, stia finalmente realizzando il suo sogno. Quando mi ha confessato la sua omosessualità, lui era già sicuro della sua sessualità, non era "confuso" come mi sembra di capire da quanto ho letto, eri anche tu almeno fino a poco tempo fa (5°capitolo). Quello che ti chiedo quindi, e mi sembra che tu lo stia già facendo, è di prenderti del tempo per riflettere. Molti ragazzi alla tua età non sono sicuri dei loro sentimenti ed è anche uno dei motivi per cui si prendono in giro pensantemente con le parole estremamente offensive che non ho intenzione di ripetere e che tu hai già elencato nella tua storia. Se i tuoi sentimenti rimangono immutati, ti do un consiglio: sii sincero con te stesso. Non tradire ciò che sei per paura degli altri. Questo ovviamente non significa gridarlo ai quattro venti alla prima occasione. Prenditi sempre del tempo, magari inizia a dirlo ad alcuni amici fidati, sonda le loro opinioni, come hai già fatto con questa ragazza che ti sta particolarmente a cuore. Ricorda però che molte volte le reazioni della gente dipendono dall'ambiente in cui vivi. Io vengo da una città del nord e per fortuna qui la mentalità è abbastanza aperta, purtroppo non posso dire lo stesso di altre città in cui mi è capitato di abitare. Non è per fare razzismo, è la pura e semplice verità. Nella peggiore delle ipotesi molta gente non sarà mai pronta ad accettare ciò che sei veramente ma questo non significa che tu debba continuare a nasconderti per tutta la vita. La nostra mentalità retrograda ha confinato l'omosessualità a tabù quando per gli antichi era normalità. Nell'antica Grecia le poesie d'amore erano sempre rivolte a "giovinetti" e non alle bellissime coppiere che servevano vino durante il simposio. Una relazione carnale con il proprio precettore era considerata come parte integrante dell'educazione di un fanciullo e modo per insegnare amore e rispetto basti pensare a Socrate e Alcibiade). Perfino nella pudicissima Roma molti generali e grandi uomini di stato intrattenevano relazioni con persone del loro stesso sesso...per nominarne alcuni: Cesare, l'imperatore Adriano... Quindi ti posso assicurare, nel caso te lo stessi chiedendo, che non c'è niente che non va in te è solo la società ad essere troppo "chusa" e intollerante per accettare qualcosa che non riesce a capire. Spero non me ne avrai a male per la lunga recensione e la sfilza di consigli, non prenderli sul serio più del dovuto. Io dal mio canto posso solo augurarti buona fortuna e spero di cuore che la tua storia, come quella del mio amico, veda un giorno il lieto fine :) un bacio xx |
Ehilà, scusa il ritardo ma ho avuto dei casini in questa fottuttissima città...Sono contenta per te, sai, davvero:) Spero che il futuro che tu desideri si realizzi. Quella ragazza è davvero fantastica! L'amicizia tra maschio e femmina è possibile, solamente se uno dei due è come si dice...."dell'altra sponda". Sono felice che tu ti sia finalmente accettato, è un buon inizio. Ci sentiamo! Baci, The_Death |
Non so da dove cominciare...prima di tutto io me ne stra fregherei di quello che dicono i tuoi simpaticissimi (ti prego di notare la mia profonda ironia) compagni di classe. Non lo dico tanto per dire, io lo faccio già, quindi so che ce la si può fare. Sono una povera massa di ottusi coglioni, mi fanno pena... |
|
Sono sempre io, la stolker number one!XD |
Hai avuto coraggio. Coraggio a scrivere tutto questo, a pubblicarlo in un sito. Posso capire quando dici che nella tua città c'è ancora la mentalità omofoba e razzista. Anche nella mia, te l'assicuro. Ti dico una cosa, anche se probabilmente non l'ascolterai perchè crederai che io sia la classica ragazzina che provo "compassione" (il solo suono di questa parola mi da il voltastomaco) per te. Minchiate! Io la compassione non la provo per nessuno, sono schietta e dico quello che penso. Cazzo, sto divagando, allora...ah, ecco: il primo passo che devi fare è accettare la tua natura, se provi disprezzo per te stesso, odio, finirai per autodistruggerti. Io lo so. Non che sia gay, ma ho altre inclinazioni non proprio...comuni, ecco. Comunque non mi sono molto chiari i tuoi sentimenti verso quella ragazza...potresti spiegarti un po' meglio? Mi dispiace per la tua situazione, sono una tua coetanea ma non capisco il tuo desiderio di avere figli. Ah, be' siamo tutti diversi, e abbiamo ambizioni diverse. So che è dura non poter essere sé stessi nemmeno con la propria famiglia. Mi sono rispecchiata davvero molto, da quel punto di vista e hai tutta la mia comprensione. E mi dispiace per ciò che è successo a tuo padre...cazzo suona davvero falso, ma sappi che sono sincera. E ripetitiva:) Quindi, torno a dire, hai avuto davvero coraggio, ragazzo, ti stimo. Ci sentiamo, The_Death |