Recensioni per
Its Saddest Song
di nightswimming

Questa storia ha ottenuto 12 recensioni.
Positive : 12
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
24/04/18, ore 17:49

Ciao, anche questa storia fa parte di quella bella lista che ho recuperato lo scorso weekend. Avrei voluto recensirle tutte quante nel fine settimana, ma dopo un po' mi va insieme il cervello... Avrei ancora qualcosina da commentare e rileggere, ma per ora credo che mi fermerò con questa storia. Insomma devo dirti proprio che l'ho amata alla follia. Credo, tra le tante che tue ho letto negli ultimi giorni, che sia quella che mi è piaciuta di più. Forse anche per questo motivo l'ho lasciata per ultima, come un bel dessert che ti gusti alla fine di un lauto pranzo. Bella, emozionante e non sente i segni del tempo.

Sul finale ne parlavo su Facebook con altre persone e di quello ne voglio parlare immediatamente, anche se riguarda la fine perché è ciò che a mio avviso rende questa storia ancora più speciale e ancora più bella. Ho notato, anche parlandone qua e là, che più di qualcuno aveva interpretato il finale in maniera negativa. Sherlock e John si separano e le cose finiscono male, non riescono a dirsi quello che provano. Insomma, morte e disperazione. Ma per me non è affatto così. Nel senso che è un finale molto aperto e dentro al quale si possono trovare molti aspetti positivi, tante piccole cose che si possono interpretare quasi come una liberazione personale. Siamo nel post ritorno di Sherlock, la storia la sappiamo: è stato via anni, John ha trovato Mary e dalla disperazione è passato al vivere decentemente. Poi l'ha sposata, eccetera. Qui, in questo futuro possibile, John non abita a Londra e pare non vedere Sherlock da diverso tempo. Forse anche prima di rivederlo per il compleanno sapeva di provare qualcosa per lui, ma non ha mai fatto niente per cambiare le cose. Resta sposato con Mary e rimane lontano dal 221b di Baker Street. Questo ritrovarsi di John e Sherlock avviene dopo diverso tempo e forse il rivedersi ha portato a galla tutto quello che provavano un tempo e che magari speravano fosse passato. Non lo era per niente. Il loro trovarsi e fare l'amore di notte, senza quasi dirselo ma capendo tutto all'istante, ha tirato fuori un sentimento che non se n'è mai andato via davvero ma che è sempre rimasto lì dov'era un tempo. Il finale parla di questo. Sherlock ha capito che John non prenderà una decisione sul lasciare Mary in una notte e forse nemmeno in una settimana, perché? Ma perché la ama e prova riconoscenza nei suoi confronti. Però ama anche Sherlock e alla follia, è per questo che alla fine lo rincorre anche se sa che Sherlock potrebbe non averlo sentito. Non è un'occasione perduta, è il dire le cose lì e in quel momento perché è così che deve andare. Si ritroveranno, Sherlock e John. In futuro sarà così perché si vogliono ancora e lo sanno bene tutti e due, ho ammirato l'onestà e la tranquillità che hai dato loro nel farglielo ammettere, sul finale. Perché è una profonda accettazione di se stessi che li porterà di nuovo insieme. Di questo ne sono sicura. Qui non lo mostri, ma perché la storia parla di altro. Racconta di due persone che hanno sofferto tanto da separati e che qui si ritrovano di nuovo e non ce la fanno a ignorarsi o a ignorare quello che provano l'uno per l'altro. Se mi sarebbe piaciuto leggere di un epilogo? Magari anni dopo a Baker Street? Naturalmente sì, ma per quel che mi riguarda son contenta anche così. Perché è un turbinio di emozioni e sentimenti contrastanti.

Oltre a questo, ci sono diversi aspetti che mi hanno fatta sorridere. Fa strano vedere John che vive in campagna senza Sherlock, non so quanto riesco a immaginarmelo e infatti anche per questo credo che il tuo John alla fine sceglierà di nuovo Londra. Ho apprezzato anche Mary, in una versione molto dolce e differente da quella vista nella versione della BBC. Forse una Mary più simile al personaggio del canone... anzi, a un certo momento mi ha anche fatto abbastanza pena. Perché non merita di essere tradita, però ecco.. deve anche capirla! XD

Rinnovo il mio amore appassionato per questa storia stupenda. Spero che scriverai di nuovo in questo fandom, perché ce n'è bisogno come il pane.
Koa

Recensore Master
08/02/14, ore 22:10

Mi sono accorta di non aver mai recensito questa.. forse perché vorrei dare tante mazzate a John fino a farlo svenire e mi viene un incazzo ogni volta che la leggo perché c'è il John-ameba che non ha il coraggio di fare quel passo e si rintana in una finta gioiosa quotidianità con Mary... AGH.
Scrivi troppo bene, ma.. quanto dolore ç_____ç

Nuovo recensore
24/09/13, ore 23:29

Complimenti davvero. Scrivi un John fantastico, nella sua ferma convinzione che Mary vada bene per lui, per poi ricredersi non appena Sherlock si palesa di nuovo nella sua vita. Devo ammettere che l'ansia del loro primo incontro dopo Reichenbach non mi ha mai fatto immaginare cosa potrebbe succedere dopo, dopo tanto dal ritorno di Sherlock. E questo scenario l'ho trovato assolutamente adatto a loro. Entrambi assolutamente IC - Sherlock iperanalitico anche mentre succede quel che succede, e John aggressivo nel suo "assalto" ma sempre incantato dalla meraviglia che la vicinanza di Sherlock gli provoca.
E questa frase la adoro, fra le tante fantastiche cose che hai scritto, e credo che la ricorderò per sempre (anche mentre guarderò la 3a stagione): "Come avrebbero mai potuto convivere, lui e Mary? Anche solo le semplici idee di loro? Quello che rappresentavano? Una cattedrale gotica contro un bell’appartamentino, una Jaguar contro una comoda macchina famigliare, il fuoco che brucia contro il fuoco che scalda? "
A causa della mia immensa pigrizia, pur leggendo molto non recensisco sempre, ma questa storia se lo meritava davvero.
Brava brava brava!
Valeria

Recensore Master
03/04/13, ore 22:00

Allora... XD
La storia è bellissima, e John lo odio :'D
No, dai, parlando seriamente, Mary è una donna dolcissima! Me la sono immaginata in quella casetta a chiedere a John di riparare il rubinetto che perde e a ridere e scherzare con Sherlock, cercando di mantenere la battuta scherzosa! Una donna veramente bella! Questo fa ancora più male, perché saperla lì, mentre viene tradita per una colpa che non ha (perché Sherlock è semplicemente Sherlock, non è paragonabile con nessun altro) fa male.
E mi fa male anche Sherlock, che ama John spasmodicamente e lo rivuole a casa e sente che sarebbe la cosa più giusta. E John la pensa uguale, ma il pensiero della moglie in casa lo ferma.
E il fatto che Sherlock capisca il significato della canzone alla fine ti fa stringere il cuore.
Però perdonami, ma John l'ho proprio odiato a un certo punto.
Però ti prego, cosa urla a Sherlock prima che il treno parta? Si potrebbe sapere?? ç___ç
(E avere anche un mini sequel, magari *tossisce*)
Bella, veramente bella!

Recensore Master
11/03/13, ore 14:53

Mi sei mancata, ma davvero! E' sempre un piacere leggerti. E poi, insomma, anche se facciamo finta di nulla, la sindrome post-caduta è ancora qui che ci tormenta. I nostri due testoni sarebbero veramente così stupidi da fare questa fine, temo. Questa aspirazione di John per una vita normale, no, non perfetta, anzi sbagliata, ma ordinaria e tranquilla, potrebbe veramente allontanarlo da ciò che è giusto; lo dici più volte nella storia ed è forse il punto che mi ha fatto stare più male. John ha trovato la sua salvezza in Mary, ma solo Sherlock è e sarà sempre quello di cui ha bisogno davvero e questo è molto triste anche per Sherlock stesso. Perché loro lo sanno, diavolo! Viene voglia di battergli la testa insieme! Via, per riprendermi la vedrò così: tanto John prima o poi a Baker Street ci torna, ecco! Perché, come dicono gli Abba - altro gruppo che sarebbe andato benissimo XD - il suo destino è stare con lui! Grazie per un altra bellissima storia, alla prossima!
Sara

Recensore Junior
10/03/13, ore 23:13

solo tre parole: OH MIO DIO.
You made my day. Questa è pura poesia e...beh, ci è mancato poco per le lacrime, ti giuro.
E' una situazione orrenda, Mary ignara di tutto, John incapace di continuare a nascondere, soprattutto a se stesso, dei sentimenti chiari come la luce del sole...Sherlock, parliamone. Semplicemente favoloso. As always.
Credo di non avere più parole per esprimere quello che provo. Dico solo che tra tutte le storie che ho letto questa è sicuramente una delle migliori, anche per lo stile quasi poetico ripeto, e ti meriti tutti i complimenti del mondo.
A rileggerti,
miss potter

Recensore Junior
10/03/13, ore 14:15

Non mi deludi mai. Mai.
Adoro come scrivi, adoro cosa scrivi, adoro come muovi quei due perché, accidenti, ogni volta che ti leggo trovo sempre qualcosa che mi fa scattare una molla, da qualche parte, e mi dico "accidenti", e punto.
Io non posso sopportare Mary. Di grazia, quella donna non mi ha fatto niente, o oggettivamente so anche che la maggior parte delle Mary sono adorabili, come la tua in questa fic, ma... provocano voragini nella mia ship, dunque non le reggo. E mi fa del male leggere delle married!John, ma il rapporto che sviluppa con Sherlock (giusto da un punto di vista di sincerità, sbagliato da un punto di vista comune, dato che p spoasto) è una delle cose più sporche ma più belle del mondo. Ha l'effetto del "giusti ma sbagliato" ed è troppo affascinante.
Di questa fic mi ha attratto tutto. Fa del male, male anche fisico, ma è meravigliosa. Come al solito.
Sei sempre una garanzia.
I miei complimenti <3
Yoko H.

Recensore Veterano
09/03/13, ore 18:33

Bella bella. E triste non in quel modo viscerale che quando finisci di leggere vorresti solo spararti ma più malinconica, da giorno in cui piove e non ti va per niente. Non amo la tristezza ma mi piace questo genere di tristezza è più delicata.
Mi è piaciuto tantissimo l'inizio con le citazioni di ASIB, hanno conferito una bella atmosfera alla storia come se continuasse da un momento in cui è stata interrotta. Mary è carina e a me piacciono le storie in cui lei non è la solita stronzona che vorrei investire con la macchina [anche se ogni tanto ci sta come pensiero] perchè il sentimento tra John e Sherlock risalta molto di più quando in Mary non ci sono vere mancanze, c'è solo il non essere Sherlock.
E mi sono sciolta nella scena in garage, soprattutto all'inizio quando John cerca di trovare delle motivazioni e riflette su come lui e Sherlock si uniscano alla perfezione, sono dei paragrafi che leggendo ti fanno sentire terribilmente felice e anche malinconica.
E simon and garfunkel sono perfetti, penso che Sherlock li avrebbe vergognosamente detestati al pari tipo dei Beatles =D

Recensore Master
09/03/13, ore 18:30

Quanto dolore. Mi dico sempre che devo iniziare a convivere col personaggio di Mary, che tanto una cosa del genere la metteranno sicuramente nella serie, ma ti giuro, non riesco. Per quanto abbia cercato di tollerare Mary in questa fic, e all'inizio ci abbia anche riuscito un po', ora non mi resta da fare altro che odiarla. Doppiamente. Perchè se una Mary è la stronza egocentrica e cose del genere è più facile da odiare. Ma questa è perfetta, piace anche a Sherlock - così come lui piace a lei - e io non posso non odiarla e mi sento in colpa. Ma il Johnlock rimane sempre la mia prerogativa, quindi, scusami ma no ç_ç
Perchè il loro rapporto è qualcosa che va oltre qualunque tipo di convenzione sociale, e John lo sa bene: il fatto che non si senta in colpa più di tanto per averla tradita ne è la prova - perchè ha tradito Sherlock, in realtà, tutte le sere passate senza di lui, con un'altra donna. Con Mary.
Perchè loro sono questo, anime gemelle, e non c'è verso che una esista senza essere complementare all'altra.
Ho apprezzato in modo assurdo la metafora con l'arto mancante e la protesi: un tocco di classe, davvero. E rispecchia chiaramente e perfettamente ciò che sono. 
Lo scambio finale, quel "Succederà ancora? - E' probabile" l'ho amato in maniera particolare, perchè lascia spazio ad un finale semi-aperto, e in questo tipo di storie è una soluzione tra le migliori.
L'immagine finale mi ha distrutta, sappilo. Si cercano attraverso i finestrini, si guardano, si parlano, Sherlock si alza come per avvicinarglisi, e il treno parte. Mio Dio. Mi ha ricordato il loro rapporto: quando sono pronti a fare un passo avanti, verso l'altro, succede qualcosa che li separa. Prima Reichenbach, poi Mary. Poi il treno, metaforicamente.
Mi hai uccisa, ma è una storia bellissima. Toccante, angosciante, e hai tutta la mia stima cara. Se con "Il tuo volto domani" - che trovo sia una delle migliori del fandom e mi stupisco che non l'abbia messa nelle preferite o.o (rimedio subito) - avevi catturato la mia attenzione, beh, con questa hai guadagnato un posto negli autori preferiti.
Quindi alla prossima! <3
Rossella

Recensore Master
09/03/13, ore 16:30

L'ho trovata splendida. E' intensa, emozionante, profonda e piena di frustrazione e disperazione. Questi silenzi così eloquenti, gli sguardi, il modo che hanno di fingere che va tutto bene quando invece sanno benissimo che non è così ti straziano il cuore. Quando infine esplodono e si lasciano andare a quella passione e amore che prima o poi doveva emergere ho sentito ancora più dolore, perché c'ho visto tanta infelicità e disperazione da entrambe le parti. Sherlock mi ha uccisa, perché infondo è lui a rimanere veramente solo in tutto questo, mentre di John ho potuto benissimo sentire la confusione e il senso di colpa, ma non verso Mary, bensì verso la vera persona che ha tradito prima ancora di quella notte. Ho pianto come una scema, giuro. E' meravigliosa e ti uccide. Complimenti, sei bravissima e hai creato una ff davvero incredibile. Alla prossima *____*

Recensore Master
09/03/13, ore 12:35

Mi è piaciuta, mi è piaciuta molto. In praticolare ho apprezzato l'atmosfera che hai saputo creare: si avverte, sia da parte di John (che all'inizio ripensa alle parole di ASiB, quando credeva che Sherlock fosse triste per via di Irene) sia da parte di Sherlock, un sentimento inafferrabile, concluso, un qualcosa di irrisolto che c'è sempre stato ed è rimasto tra loro, nonostante il tempo, la lontananza. Un qualcosa che, con grande irritazione di Sherlock, non può essere spiegato né dedotto, ma solo accettato per quello che è, un qualcosa che si è alimentato con gli sguardi e le cose non dette ed ha il sapore dell'inevitabile.
Perché Mary è una presenza dolce, rassicurante, per ammissione dello stesso Sherlock non è poi così male, probabilmente è ciò che una parte di John cerca (nonché uno scenario molto probabile per la terza stagione).
Ma Mary è anche l'amore? Quello folle, disperato, che ti fa soffrire come un cane e del quale non puoi fare a meno? Dalle tue parole sembrerebbe proprio di no.

PS: Credo che anche i Culture Club avrebbero mandato Sherlock fuori di testa!

Recensore Veterano
09/03/13, ore 09:41

E alla fine di questa storia mi viene voglia di gridare come John da dentro la sua confortante auto, parole incomprensibili ai più!

E' davvero bellissima questa storia, cioè, non so come altro dirtelo, e quindi te lo dico così, con l'agettivo più banale del mondo! 

Sherlock mi fa una tenerezza che dire infinita sarebbe riduttivo. E' vittima del suo piano e della sua bontà acerba. E' così cuccioloso che verrebbe voglia di stringerlo e non lasciarlo mai più. Si fa pure piacere Mary per cercare di far piacere a John. Oh, Sherlock.
Quando dice che abbraccerebbe con fare fraterno tutti quelli che hanno commesso dei crimini con fini passionali...beh, l'ho amato più del solito.

John è una sorta di vittima consapevole degli eventi. Subisce la sua vita perfetta, subisce le crepe che si creano in essa, e subisce un po' persino la luce che si infiltra attraverso le suddette crepe. 

Una delle rare occasioni in cui ho pensato "povera Mary", tra l'altro.

E quindi ancora mille complimenti, per come hai reso questa storia trista ma decisamente stupenda!
Alla prossima
Laura