Recensioni per
Its Saddest Song
di nightswimming
Ciao, anche questa storia fa parte di quella bella lista che ho recuperato lo scorso weekend. Avrei voluto recensirle tutte quante nel fine settimana, ma dopo un po' mi va insieme il cervello... Avrei ancora qualcosina da commentare e rileggere, ma per ora credo che mi fermerò con questa storia. Insomma devo dirti proprio che l'ho amata alla follia. Credo, tra le tante che tue ho letto negli ultimi giorni, che sia quella che mi è piaciuta di più. Forse anche per questo motivo l'ho lasciata per ultima, come un bel dessert che ti gusti alla fine di un lauto pranzo. Bella, emozionante e non sente i segni del tempo. |
Mi sono accorta di non aver mai recensito questa.. forse perché vorrei dare tante mazzate a John fino a farlo svenire e mi viene un incazzo ogni volta che la leggo perché c'è il John-ameba che non ha il coraggio di fare quel passo e si rintana in una finta gioiosa quotidianità con Mary... AGH. |
Complimenti davvero. Scrivi un John fantastico, nella sua ferma convinzione che Mary vada bene per lui, per poi ricredersi non appena Sherlock si palesa di nuovo nella sua vita. Devo ammettere che l'ansia del loro primo incontro dopo Reichenbach non mi ha mai fatto immaginare cosa potrebbe succedere dopo, dopo tanto dal ritorno di Sherlock. E questo scenario l'ho trovato assolutamente adatto a loro. Entrambi assolutamente IC - Sherlock iperanalitico anche mentre succede quel che succede, e John aggressivo nel suo "assalto" ma sempre incantato dalla meraviglia che la vicinanza di Sherlock gli provoca. |
Allora... XD |
Mi sei mancata, ma davvero! E' sempre un piacere leggerti. E poi, insomma, anche se facciamo finta di nulla, la sindrome post-caduta è ancora qui che ci tormenta. I nostri due testoni sarebbero veramente così stupidi da fare questa fine, temo. Questa aspirazione di John per una vita normale, no, non perfetta, anzi sbagliata, ma ordinaria e tranquilla, potrebbe veramente allontanarlo da ciò che è giusto; lo dici più volte nella storia ed è forse il punto che mi ha fatto stare più male. John ha trovato la sua salvezza in Mary, ma solo Sherlock è e sarà sempre quello di cui ha bisogno davvero e questo è molto triste anche per Sherlock stesso. Perché loro lo sanno, diavolo! Viene voglia di battergli la testa insieme! Via, per riprendermi la vedrò così: tanto John prima o poi a Baker Street ci torna, ecco! Perché, come dicono gli Abba - altro gruppo che sarebbe andato benissimo XD - il suo destino è stare con lui! Grazie per un altra bellissima storia, alla prossima! |
solo tre parole: OH MIO DIO. |
Non mi deludi mai. Mai. |
Bella bella. E triste non in quel modo viscerale che quando finisci di leggere vorresti solo spararti ma più malinconica, da giorno in cui piove e non ti va per niente. Non amo la tristezza ma mi piace questo genere di tristezza è più delicata. |
Quanto dolore. Mi dico sempre che devo iniziare a convivere col personaggio di Mary, che tanto una cosa del genere la metteranno sicuramente nella serie, ma ti giuro, non riesco. Per quanto abbia cercato di tollerare Mary in questa fic, e all'inizio ci abbia anche riuscito un po', ora non mi resta da fare altro che odiarla. Doppiamente. Perchè se una Mary è la stronza egocentrica e cose del genere è più facile da odiare. Ma questa è perfetta, piace anche a Sherlock - così come lui piace a lei - e io non posso non odiarla e mi sento in colpa. Ma il Johnlock rimane sempre la mia prerogativa, quindi, scusami ma no ç_ç |
L'ho trovata splendida. E' intensa, emozionante, profonda e piena di frustrazione e disperazione. Questi silenzi così eloquenti, gli sguardi, il modo che hanno di fingere che va tutto bene quando invece sanno benissimo che non è così ti straziano il cuore. Quando infine esplodono e si lasciano andare a quella passione e amore che prima o poi doveva emergere ho sentito ancora più dolore, perché c'ho visto tanta infelicità e disperazione da entrambe le parti. Sherlock mi ha uccisa, perché infondo è lui a rimanere veramente solo in tutto questo, mentre di John ho potuto benissimo sentire la confusione e il senso di colpa, ma non verso Mary, bensì verso la vera persona che ha tradito prima ancora di quella notte. Ho pianto come una scema, giuro. E' meravigliosa e ti uccide. Complimenti, sei bravissima e hai creato una ff davvero incredibile. Alla prossima *____* |
Mi è piaciuta, mi è piaciuta molto. In praticolare ho apprezzato l'atmosfera che hai saputo creare: si avverte, sia da parte di John (che all'inizio ripensa alle parole di ASiB, quando credeva che Sherlock fosse triste per via di Irene) sia da parte di Sherlock, un sentimento inafferrabile, concluso, un qualcosa di irrisolto che c'è sempre stato ed è rimasto tra loro, nonostante il tempo, la lontananza. Un qualcosa che, con grande irritazione di Sherlock, non può essere spiegato né dedotto, ma solo accettato per quello che è, un qualcosa che si è alimentato con gli sguardi e le cose non dette ed ha il sapore dell'inevitabile. |
E alla fine di questa storia mi viene voglia di gridare come John da dentro la sua confortante auto, parole incomprensibili ai più! |