Recensioni per
Vanko's Way
di MrMurkrow

Questa storia ha ottenuto 12 recensioni.
Positive : 12
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Junior
31/08/13, ore 17:02

​Ma buonasera! E bentornato qui. Finalmente ci regali un capitolo in più sulle avventure del povero Vanko (che nella mia testa continuo a chiamare Alenko..) , che, chissà, mi ricorda da morire Cechov. Sarà la Madre Russia.
Cooomunque. Che capitolo. Non sono per la lunghezza, ma per la densità di eventi, e per il continuo, confusionario, ma piacevole, saltare da un tempo all’altro, da una focalizzazione all’altra. Dà dinamismo.
È stata fantastica la descrizione delle scene che si svolgono nelle foreste di Palaven: un’incursione perfetta, davvero, cruda e rapida come dovrebbe essere, compresa la morte dei soldati di guardia al posto di blocco di ritorno. Ho adorato quel passaggio: veloce, indolore, man on del tutto spietato. Perché Merula ha un cuore, come gli fa notare il suo mentore; ha un codice d’onore da rispettare, ed è amabile per questo. Lo diviene ancor di più con la sua reazione all’annuncio della promozione, come se sentisse che, pezzo pezzo, gli stessero strappando ciò che gli appartiene: il fronte. Però, se posso permettermi, su tutta la sezione spicca la sua lei, il suo alterego dell’ombra. È una figura interessantissima, e che spero tu svilupperai ancora nel corso della storia, perché promette davvero bene.
Riguardo Vanko.. Beh, non ce lo facevo in grado di sparare. Davvero, mi aspettavo che si mettesse a lagnarsi come una donnicciola e a rintanarsi nello stesso cantuccio di Ann Pennyworth.. E invece no! Tra esplosioni, e spari precisi del turian ottantenne più figo che ci sia, l’ex Cerberus ce l’ah fatta ancora una volta.
Ma..ma.. io adoro Annie. È così dolce, così ammirabile, soprattutto se fai intendere che, in vita sua, anche lei ha avuto parecchio di cui soffrire.
Nel complesso, il capitolo è fondato sui valori militari, di cui i Turian son fieri, incarnati nei generali e nei sergenti , e credo ne sia praticamente un’ode. Infine, ho adorato anche i particolari storici e geografici di PAlaven con cui ci hai allietato, e reso molto più credibile la storia in sé.
Solo un piccolo appunto: qua e là ci sono un po’ d’errorucci, come hai fatto notare alla fine, ma nulla di grave.
Aspetto il prossimo capitolo!

Recensore Veterano
10/08/13, ore 19:59

Stamattina mi sono svegliata con una vaga sensazione di nostalgia; mi sono aggrappata ad una tazza di caffè tiepido, insapore, sperando di riuscire -in una discreta tempistica- a cancellare almeno in minima parte questo “ennuie”,  viaggiando con la mente verso un mood che mi accompagnasse nella lettura. Ieri non potevo leggere senza provare una frenetica impazienza di arrivare direttamente al corpo centrale, o alla nota… ieri il tutto era troppo, quindi ho deciso di attendere.
Penso di aver fatto bene, perché ora mi sento lucida, mentre dopo la seconda lettura decido di lavorare a scaglioni, analizzando ogni pezzo per bene, senza perdermi in una recensione dispersiva e inappropriata.
Qui si parla di Turian, quindi c’è bisogno di rigidità e coerenza, bisogna analizzare il campo di battaglia prima di azzardare una strategia, e io non ho assolutamente intenzione di mostrare la schiena, nemmeno in caso di sconfitta, proprio come Roland.
Inizio a leggere cullata da un soffio d’aria fresca -perché ha piovuto- e apro il capitolo in contemporanea al mio foglio word denominato “The One”, perché è pieno di elementi provenienti dal codex e headcanons sui pupilli della Gerarchia. C’è tutta la documentazione che ho raccolto, lì dentro, e ogni cosa che ho faticosamente intuito su di loro per rendere coerente la storia che sto scrivendo. Non me ne volere, quando si parla di Turian tendo a rizzare bene la schiena e a diventare una sorta di serpe a sonagli… ma tu lo sai, così come sai che faccio troppa fatica a resistere al fascino di creste e carapace.
Partono i Two Steps e io già perdo ogni sordida intenzione, tra cui quella classica di estrarre la bacchetta ed esordire con un “Nooononononono” (cit.).
Bene, mi sono ritrovata a chiudere di botto il capitolo e a rileggere la storia per intero, gustandomi ogni singola riga e prendendo una marea di appunti… Per gli Spiriti che regolano la dannata Galassia se vorrei almeno un capitolo alla settimana di questa vicenda, solo loro sanno quanto mi è mancata!
“Torna alla vicenda attuale, idiota di un Tuc!”
Ahem… vaenia, Merl, chiedo vaenia.
Ricapitolando, apro il link.
La premessa è qualcosa di meraviglioso. Dodici fottute righe -le ho contate- che sono assolutamente ed indiscriminatamente riassuntive di quella che è l’idea canonica di un pensiero “da Turian”. Si tratta del classico pensiero completo, perché in qualcosa come una manciata di parole sei riuscito a riassumere in tutto e per tutto un’ambientazione Turian. C’è il disappunto, ma un disappunto che è avulso di fierezza e integrità, in più, c’è l’accettazione dell’avversario (“Bisogna dar merito a quei bastardi di aver organizzato tutto veramente bene” cit.) e io posso dire che, davvero, dopo questa premessa, posso dirmi già entusiasta di aver ritrovato la cura dei dettagli, la passione per la ricerca e la correttezza di quel giovane vecchio corvaccio che mi ha fatto appassionare ad un genere che non avrei mai avuto il coraggio di affrontare a viso aperto.
E qui ci vorrebbe il suono di una cornamusa, ci vorrebbe una melodia orgogliosa, perché in dodici righe sei riuscito a darmi tutto quello che volevo leggere su una vicenda raccontata da un Turian.
Qui c’è un Turian, cazzo, rendiamogli almeno un saluto militare!
Well done, companach, well done.
http://www.youtube.com/watch?v=FbRQgrOnErc
 Proseguendo nella lettura, vedo un resoconto che ha un falso sapore giornalistico, non perché non sia impregnato di quella solita minuzia che caratterizza ogni tuo capitolo, ma perché sappiamo tutti che è il resoconto lucido da parte di un individuo che ha appena vinto la sopravvivenza ma perso in orgoglio. C’è del tuo e del suo, e nel razionalizzare una vicenda così tragica non si può fare altro che prendere in mano una Punisher dell’Armax e bramare di “farle assaggiare un po’ di blu”.
Ciao Rax, posso abbracciarti di coccole?
“NO.”
Ok.
Mi piacciono da impazzire le disquisizioni a proposito degli ideali dei personaggi, è un ottimo modo per introdurli, per farli interagire con chi verrà e per meglio caratterizzare le loro scelte future… ha un’ottima componente dialogica, questo capitolo, un buon potere nelle parole proferite, e io mi sciolgo, perché questa cosa mi piace assai. Sono… una barabattula! <3
E qui c’è qualcosa di talmente sublime da rasentare quella che per me è stata la parte visivamente più bella dell’intero capitolo (dopo Tiberiuccio in sé, ma è un dato di fatto che io ami pazzescamente i Turian over 60 muniti di bastone, reumatismi e pilloline varie):
Kantus e Mauser. The dynamite duo.
Loro entreranno nello stuolo di Turian che io reputo realmente esistenti ed esistiti. Mi occulto, da brava Incursora della domenica e mi appallottolo in un angolino della tenda, in ascolto. Non sono un terrorista, né ho a cuore il destino del Primarca, tranquillo, ma ho tutte le intenzioni di mettere una mano sulla spalla a Merl e di partire con lui in missione. So che verrò accontentata presto, ma, nel frattempo, voglio almeno cercare di capire chi ho davanti…
…e ho davanti due colonne portanti, due Argonath, per fare un paragone calzante alla portata di pochi :P
Il fatto che Mauser porti dei marchi simili a quelli di Adrienne (eccola che spunta .-. dopo ottocento e passa parole mi sembrava necessario tirarla in ballo almeno una volta! Uaz uaz uaz) me lo fa piacere a prescindere. Sono una superficiale che ama individui con marchi curvilinei di colore verde, my body is ready. Il fatto che in mezzo a quei tre ci sia una donna –figlia e soldato- mi diverte, perché è anche questo un pretesto che mi intriga parecchio.
La descrizione delle armature è qualcosa che mi ha messo una voglia matta di disegnare. Sono sempre stata convinta che, nelle storie, una buonissima componente della personalità di un personaggio sia data dal suo modo di vestire, e loro sembrano non fare eccezione.
Di primissimo acchito, Kantus mi ricorda molto Victus, un Turian che ama “giocare” con il fuoco prima di buttarci una secchiata d’acqua gelida, ma è un’analisi spiccia, un’associazione mentale a caldo, non prenderla troppo in considerazione… ho tratteggiato un background simile nella mia rosa di personaggi, ed è sotto il nome di Thrace “Scevola” Actius. Penso che questi due andrebbero davvero d’accordo, ma davvero davvero.
Sapere che affronteranno una perdita analoga, anche se per motivi diversi, mi ha resa davvero triste. Maledizione, devo restare concentrata!
Mauser, lui mi piace, non solo perché si contrappone perfettamente a Kantus, ma anche perché sei riuscito a stilizzare un’ombra di empatia che me l’ha fatto piacere a forza… giusto per il fatto che “è dei nostri”. La procedura a velature dell’acquerello, ecco cosa mi ricorda la stesura di questo confronto. Bisogna ben calibrare (eccola, lei…) e calcolare la consistenza degli spazi riservati al colore, poi decidere quanto spazio cedere al bianco del foglio. Perché, nella tecnica ad acquerello, il foglio dev’essere rispettato, bisogna cogliere la grana, mentre il pennello l’accarezza appena e il pigmento si disperde nelle sue insenature. Essere raffinati è difficile, ragazzo mio, e tu sei riuscito a non toccare il foglio con il polso, hai lavorato di pennello, senza sbavature, lasciando che l’acqua lavorasse assieme a te. La bilancia è equa.
Una parentesi sulla geografia è essenziale, e inizierò dicendo che SI, CI STA OGNI COSA. È fondamentale creare un’ambiente, anche dietro alla più semplice manovra militare, e ammetto che ammiro profondamente la pazienza che hai avuto nel plasmare questa realtà, espandendola e confinandola… penso che sia stata una bella impresa riuscire a non cadere sullo scontato usando addirittura degli stereotipi “razzisti” o circumnavigando le opinioni che i Turian in generale hanno su una determinata colonia. Personalmente, ho sempre ritenuto gli abitanti della Capitale un tantino altezzosi nei confronti delle altre colonie, nonostante dopo le UW abbiano deciso anche loro di prendere i marchi…  vabbé, lì si è trattato di assumere un atteggiamento di passiva accettazione, per mantenere il quieto vivere e dare un contentino agli indipendentisti.
Ma evitiamo di fare le treccine agli Yahg di montagna e veniamo al sodo: qui c’è una crescita. Merl è cresciuto e, come ogni maschio adulto che si rispetti, ha le sue regole e i suoi punti di forza e debolezza. Ho avuto un momento di reminiscenza Drell (con tutta l’animazione del caso, semmai te lo chiedessi) dove ho troppo sovrapposto Merluccio a Winters, che nutre un’idiosincrasia particolare per le promozioni, insomma, odia la scrivania, perché i suoi uomini stanno combattendo e lui deve assolutamente stare al loro fianco. Merl assume questa proprietà, ma non è che se ne renda conto o che qualcuno debba farglielo notare, è semplicemente un elemento che già c’è nel suo organismo. Non avresti potuto fare scelta migliore nel dar voce a questo concetto tramite Mauser. Ed è lì che scatta l’empatia, ed è lì che l’ombra prende forma e diventa semplice sfumatura della pavimentazione!
Te l’ho detto: hai lavorato con degli acquerelli, ma di certo non con quelli scrausi della Giotto.
Ora io mi chiedo, se Ennie venisse a sapere che qualcuno si è provato a rifiutare di entrare a far parte della legione Blackwatch, come la prenderebbe?
“A craniate sul muro, of course my dear”
Ecco, appunto…
Mentre metto a tacere la mia controparte Turian, Merl arriva dai suoi, e io mi ritrovo ad assistere ad una scena che, sinceramente, mi aspettavo troppo xD cioè, era da un po’ che rimarcavi il fattore “figlia” e la prima cosa che ho pensato è stata: “non è che il buon vecchio Merl ha fatto la furbata?”
Sì, Merl, dico a te! Dato che reggi l’alcohol quanto un pyjack idrofobo, pls non toccare più l’armadietto dei liquori dello zio Virgil! Cinture allacciate e testa sulle spalle, giovanotto!
Merl…? È… ahem… un fucile al plasma, quello che stai puntando alla mia testa…?
BZZAAAP
Gli perdono anche gli errori di impazienza, d’altronde sono giovani, ahem… basta.
Ciao FTR, ciao compagnia di Turian meravigliosamente letali e variegati <33 mi concedi di fargli almeno da vivandiera? Gli riempirei le gavette di taanto amore e arcobaleni, promesso!
Posso?
Tornando seri, ho avuto un attimo di smarrimento di fronte al dialogo tra Merl e Lea. Ho già visto una situazione simile, anche se non analoga, dove quello che è il tuo esempio diventa anche l’oggetto di un certo tipo di affezione… ho cercato di dimenticarmi che anche Ennie ha vissuto una situazione simile, ma se con lei posso inventare, io personalmente non riesco ad usare il tasto cancella. Il tempo passa faticosamente, quando non si riesce a far fronte alle cose, anche se si tratta di vicende vecchie di anni.
Merl si è comportato meglio di quanto crede, molto corretto nei confronti dell’intera vicenda, anche se si tratteggia/lo tratteggi “brusco”. Non entrerò nei dettagli, non ne ho assolutamente il coraggio… il fatto è che una persona ha il sacrosanto diritto di sbagliare, ma la maturità si vede nella modalità in cui uno rimedia all’errore.
Questo è tutto, il caso è chiuso, il dado è tratto, la pasta è pronta. *musichetta da lounge*
E con questa parentesi sentimentale, la lava si trasforma in pietra e dal passato torniamo al presente.
Vanko e Merula, Tiberius e Alistair.
Questo duo promette troppe cose, e io sono una donna impaziente. Il passato di Merl mi ha fomentata, e se da un lato ne vorrei ancora, dall’altro vorrei tornare al presente e capire che marca di pillole prende Tiberio, perché ho un mal di schiena d’impulso… d’altronde, sono seduta a questa dannata scrivania dalle 7 di questa mattina, con ben due fogli word aperti per non rischiare di perdere questa recensione che si sta trasformando in un romanzo dalla pessima qualità narrativa.
Amo questa storia, corvaccio, ho un sacco di cose da dirti e non voglio superficializzare nulla, ti conviene mettere su un caffè e incrociare le braccia, perché non sono nemmeno a metà e già mi sto mangiando le mani perché non riesco assolutamente ad esprimermi come vorrei!
Il presente dice a Merl di farsi da parte, dice ad Alistair di farsi da parte, perché c’è una vicenda che ha i manici bollenti e le presine ce le ha solo e soltanto l’Alleanza. Stringo forte la mia H-K .357 e attendo.
“Serve tempo per traferire la quantità di dati che conservavi e maneggiavi su una rete protetta. E ne serve ancora di più per cancellare poi ogni traccia. Cerberus è organizzata, ma sa benissimo che ci sono cose che richiedono tempo. Direi che hai una possibilità di recuperare i dati abbastanza buona da permetterti il rischio dell’impresa”
Ti rendi conto di avermi appena uccisa? Non solo perché ora Vanko “ha un alleato in più” (e quell’alleato è un qualcosa che dovrebbe esserci in ogni storia da quanto è meraviglioso) ma anche perché ora entreremo in un terreno talmente fangoso da risultarci invischiati ancora più di prima. Ci hai dato un assaggio di quello che potrebbe riservarci la vicenda principale di questa storia, due capitoli fa, ma ora… ora farò di tutto per stressarti l’anima affinché tu continui!
E dire che volevi pure accantonarla…
Devo trovare il numero di telefono di Jack per convincerlo a pungolarti le spalle, ma penso che nemmeno Ennie abbia i contatti necessari per raccattare il suo numero di omni-cellulare o_O
E tu cosa fai, tanto per compiacermi? Torni ancora indietro, nel Mandarey per la precisione; qui mi sentirei di farti un appunto, ma ne parleremo personalmente, perché è probabile che io mi stia confondendo con le tempistiche e, diavolo, si tratta di una cosa trascurabilissima da quanto è ininfluente nella narrazione!
Arriviamo ad una delle parti migliori del capitolo, migliori per gusto personale, perché adoro le gite in macchina, soprattutto se le persone coinvolte sono armate fino ai denti e con una missione abbastanza perigliosa da portare a termine.
La carrellata sull’ambientazione scorre fluida e bilanciata, con diversi fattori che attirano chi legge a soffermarsi ad analizzare il paesaggio… e io mi ritrovo a lodare alla minuzia e all’attenzione al dettaglio dei tuoi scontri, siano azioni dirette, siano azioni sotto copertura. Bai è un figo, e ciò mi riporta alla mente un altro Turian di cui mi sto innamorando follemente xD
Garrus, mettiti da parte un paio di minuti, pls, non posso fermarmi solo all’antipasto quando c’è la possibilità di osservare un menù vastissimo!
*la guarda male* “E tu chi sei? Chi ha lasciato entrare questa cosa in Batteria Primaria!?”
Beeeeeeene, torniamo ai nostri Turian, cioè, sì, hai capito… eh-ehm!!
Hai un talento particolare nel formare squadre, nel dargli una disposizione chiara e delineata nel “campo di battaglia” e, infine, i personaggi che plasmi sono talmente veri e realistici da sembrare che siano appena usciti da un kolossal.
“Dove andiamo oggi, Salton?”
“In Mandarey”
“Mi raccomando, alle sei”
Purtroppo per me, dato che mi sono già affezionata a ciascuno di quei cinque, ho paura di ricevere una manganellata negli stinchi da un capitolo all’altro. Continuo ad osservare cose luccicose, nell’attesa.
Ottime sequenze, narrazione fluida e particolareggiata e… oh, per gli Spiriti, era un’esplosione alla Demolition Man, quella? Ho alzato le mani al cielo e infilato i ray ban, giusto per l’occasione.
Personalmente, avrei calcato maggiormente la mano sulla parte finale, quando “sorpassano” il posto di blocco… sarebbe stato un buon elemento di partenza per un dibattito, una riflessione a proposito della crudele logica che i soldati sono costretti a seguire in guerra. Ma “è la Guerra”, quindi mi limito a dire che ho assaporato ogni istante con gli occhi pallati e le ginocchia attaccate al mento.
Un ricciopalla.
Dopo 2570 parole, torno ad essere seria (e chi lo è mai stato?), perché, mentre Mauser e Merl dibattono, accade qualcosa che non mi aspettavo assolutamente.
Mi è bastato leggere “completamente nero”. E qui è partito il batticuore, perché sospettavo che Lei tornasse (complice un mini-spoiler che ti sei fatto sfuggire), ma non mi aspettavo che la presentassi in quel modo, che presentassi in quel modo i miei pupilli…
C’è quel dialogo, quel dialogo che Tannis e Merl hanno avuto… io ero lì con i lucciconi, in platea, quella specie di ameba che li guardava assorta, sperando chissà che sviluppo, agognante anche solo che quel confronto non avesse mai fine, di un modo per vederli, boh, felici e scondinzolanti. Perché inizia male, iniziano entrambi malissimo, pieni e orgogliosi come solo un Turian puro saprebbe essere!
E lei è bellissima, bellissima quando proferisce quel giuramento, con una solennità tale da rendere odioso anche il fatto che lo stia facendo reggendogli compostamente le mani…
Non so come analizzarlo se non con un attimo di raccoglimento e di rilettura.
E dopo questo mi costringi a ritornare al presente… quanto puoi essere crudele? Non più di così…
Ma non è giusto soffermarsi a ricordare quando si ha una faccenda urgente da risolvere.
Colgo una lieve citazione a qualcosa, anzi, a qualcuno, ridacchiando sotto i baffi perché mi torna in mente un lievissimissimo riferimento alla Famiglia Volus per eccellenza che ho letto molte righe prima… sono estasiata e divertita, e non posso fare a meno di andarmi a cercare se la Ann ufficiale ha già recensito xD
No, vabbé. Cose per pochi eletti, per davvero <3
Tempo di riprendermi e arriva l’altra Ann, la Pennyworth.
Rimango sbigottita, perché diavolo se c’era un’aria tesa! Ero sul chi vive, appollaiata sulla mia sedia scomoda e piegata in due stile Quasimodo… te boh, te mi vuoi far morire dall’ansia. Impicciona Donna, impiccionissima, come nelle migliori famiglie inglesi!
Ma principiamo dalla partenza, perché anche qui ti sei dato ad un lavoro di minuzia. Niente è fuori posto, nemmeno Tiberius e Vanko, che sono addirittura ospiti. Diventano parte del bello, bello che… BUM.
Patatrac.
E, davvero, qui ci vuole qualcosa di lievemente diverso, che renda il mood “J-sostenibile”.
http://www.youtube.com/watch?v=S3UebW-dGPY
Se l’altra donna è la Donna dei Finali epici, tu sei l’Uomo dei Finali al cardiopalma.
Merl che si infila un ago nel collo con nonchalanche è qualcosa di apprezzatissimo, l’ironia di Vanko a proposito del lanciamissili azzeccatissima e la conseguente replica mi manda completamente in visibilio.
MERL? AI LOV IU.
*si gira e la guarda male* “E questa chi l’ha fatta entrare in casa mia? Questi giovani che non rispettano le proprietà altrui… ai miei tempi si usava annunciarsi con una raffica di Crossfire!”
E ciò che più mi preme, dopo una pappardella di più di tremila parole, è di dirti che mi sei mancato tremendamente.
Perché ce ne sono poche di storie –ultimamente- che mi fanno perdere in diecimila discorsi. Non voglio più leggere il mio nome nei commenti finali, razza di corvo degenere!, perché sai benissimo che non ti sostengo esclusivamente per amicizia, ti sostengo soprattutto perché le tue storie mi piacciono e mi coinvolgono.
Sapere che posso contare su una lettura che mi piacerà a prescindere mi fa stare bene. Ma è un benessere che mi impegna il cervello, perché mi porta a riflettere su un sacco di elementi che di solito non riesco a cogliere, che non mi figuro assolutamente all’interno di una vicenda…
E quindi, sappi che l’unica frase finale che posso espletare (come direbbe Ennie) alla fine di questo immondo papiro, che voleva essere di stampo Turian e invece è qualcosa di spigoloso e informe, è questa:
Giovane Padawan, le vie della Forza…
…no, aspetta, non questa… EH-EHM… Ricominciamo:
Giovane Padawan, hai poco da aver paura di deludere qualcuno. Stai proponendo qualcosa di difficile da digerire, qualcosa che di solito la gente non legge, perché o è pigra oppure vuole la semplice storiella su Shepard fatta e finita con la classica romance su cui fare i sogni colorati.
Sì, c’è anche quello, per carità, sono la prima a fantasticarci… ma dopo un po’ le storie si somigliano tutte, perché il protagonista è sempre lo stesso, mentre l’universo di Mass Effect è vasto e variegato, con domande da porre e ricerche da effettuare, non si può assolutamente rimanere nella staticità, non è corretto, né giusto.
Hai creato dei personaggi validi ed elastici, che hanno qualcosa da dire, con una personalità o dei gusti discutibili, sì, ma che sono vivi e vibranti come i pigmenti di una tavolozza di acquerelli.
Ma tu non usi gli acquerelli scrausi della Giotto, tu usi i pigmenti derivati da qualcosa di diverso dalla plastica. Ogni volta che mi capita di rileggere Reborn, vedo la morbidezza delle curve di un pennello di martora, vedo la macchia che si stiracchia sulla grana del foglio…
E ti ammiro profondamente, perché vorrei davvero essere in grado anch’io di creare qualcosa nello stesso modo e con la tua stessa fluidità.
Con affetto

Potonzi Pallazzo

Recensore Veterano
09/08/13, ore 01:24

Ho dovuto fermarmi a metà e iniziare a recensire, altrimenti penso avrei dimenticato tutto quello che volevo scrivere XD
Innanzitutto, beh... direi che ti sei fatto perdonare ampiamente per la tua assenza, regalandoci un capitolo che in realtà si presta come l'unione di più capitoli, eppure la lettura scorre che è una meraviglia.

Per essere uno che ha sempre espresso la propria mancanza di eccessiva simpatia nei confronti dei Turian, caro mio, ti sei proprio superato. Ci hai descritto uno scenario che quasi non si fa fatica a immaginare, ricco di immagini suggestive, nomi e dettagli che non sembrano affatto inventati. Solo una frase semplice come questa "gente proveniente dagli arcipelaghi settentrionali e delle montagne del Warsur" riesce a colpire il lettore, catapultandolo in un'altra realtà.
E qui ritroviamo il carissimo Tiberius da giovane, in un'animata discussione che ti lascia con gli occhi incollati allo schermo. Non ci risparmi davvero nulla, proponendoci ogni dettaglio quasi come se l'avessi visto in prima persona, quasi come se Tiberius stesso ti avesse voluto rendere partecipe della sua storia aiutandoti a scrivere le sue imprese.
Devo esprimermi riguardo alla famiglia Pallazzo? Ho rischiato di cadere dalla sedia per la quarta volta (uno di questi giorni inizierò a perdere il conto). Mi hai uccisa, letteralmente. Devo inserirli anche io prima o poi, così facciamo il trio perfetto finalmente.
E poi c'è la piccola squadriglia, che ha l'arduo compito di prendere i Sovversori alle spalle in un territorio neutro e quindi cento volte più pericoloso. Sono rimasta estasiata di fronte all'immagine di questi giovani Turian, ognuno con una propria personalità, ognuno con caratteristiche diverse, così reali che bucano lo schermo. Non posso fare a meno di pensare che tu e Johnee potreste scrivere centinaia di storie del genere e sono sicura che non stancherebbero mai. Arrivi ad amare ogni singolo personaggio, a captarne ogni sfumatura.

Ho adorato anche la conversazione di Tiberius con Alistair... lo hai caratterizzato davvero benissimo, usando alla perfezione lo stereotipo dell'anziano, con in più l'elemento figo dato dalla combinazione Turian + ex soldato. Oh, è meraviglioso lui, e perfettamente plausibile l'offerta d'aiuto che vuole dare al giovane umano, che in confronto a lui appare quasi come un codardo, ma d'altronde non può vantare la sua esperienza, neppure lontanamente.

Adoro sempre leggere di "scene in macchina", ricordo quella favolosa di Ennie, Virgil e Cass e ricorderò con altrettanta gioia questa, mentre i tuoi Turian cambiano atteggiamento davanti ai Sovversori, strappandomi un sorriso e un ghigno per fare eco a Lea. Meravigliosi, meravigliosi.
Stupenda anche l'operazione "fuochi d'artificio" e l'apparizione dei Blackwatch... da un momento all'altro ho avuto l'impressione che Ennie e Cass facessero capolino. Invece ci hai introdotto questa meravigliosa Turian che avevamo già visto solo nella cornice di una foto. Quanto mi è piaciuto quel momento... <3

Veniamo di nuovo ad Alistair e Tiberius che camminano fianco a fianco sotto il cielo limpido di quella città. Ho sorriso tanto, davvero tanto, durante questa piccola parentesi e no, non mi sono sfuggiti il Drell e l'umana dai lunghi capelli rossi. *stelline al posto degli occhi per dieci minuti*
Ritrovare la Pennyworth mi ha fatto sorridere altrettanto, e ho adorato la sua descrizione... Inevitabile pensare alla Chakwas. Diamine se sarebbe figo scrivere qualcosa sul passato della dottoressa! E sono ovviamente morta qui: "A chi non piace un po’ di blu nella propria vita?" A Johnee di certo piace, anche se di un altro tipo u___U
Poi mi sono chiesta perchè ti fossi concentrato tanto sull'arredamento della casa... hai attirato l'attenzione del lettore verso quei particolari, facendo creare nella mente un'immagine perfetta di quel luogo antiquato e prezioso come una reliquia per poi farlo saltare in aria subito dopo, improvvisamente, con quel bagliore di luce segnale dell'attacco. E io ero li, a leggere parole sullo schermo, mentre in realtà con gli occhi della mente vedevo divani bucherellati, piume d'oca svolazzanti, schegge, e Tiberius che si getta sulla Pennyworth a rallentatore, e Alistair sconvolto. E subito dopo il tempo ritorna a scorrere e quei due iniziano a lottare per salvarsi la pellaccia. Ho adorato tutto, davvero tutto. E mi fermo qui perchè penso che a metà di questa recensione ti avrò già annoiato XD Non ci sono davvero parole per descrivere la mia ammirazione nei confronti di questo capitolo. Davvero, ho amato ogni singola frase. C'è tutto... c'è l'azione, c'è il sentimento, ci sono parole che sanno di saggezza, altre che ti fanno ridere, c'è l'umorismo, c'è l'angoscia, c'è la paura di Tiberius di diventare qualcuno che non vuole, c'è il desiderio, c'è l'inizio dell'unione tra una Luce e un'Ombra, c'è ogni cosa che potevi inserire. E poi l'equilibrio domina tutto.

Come una deficiente mi sono venuti gli occhi lucidi a leggere quelle note, per un attimo sono tornata a Firenze con la mente e boh, non mi sembra vero che tutto è iniziato fra le pagine delle nostre fanfiction. Sono contenta di leggere la tua promessa perchè la tua assenza in questa sezione è stata davvero una perdita per tutti. Se non avessi mai scritto questo capitolo io mi sarei persa queste due orette (si, penso proprio che ci ho messo tanto XD) di totale rapimento e divertimento.

Un mega abbraccione e grazie per essere tornato <3
(Recensione modificata il 10/08/2013 - 09:14 pm)

Recensore Junior
21/04/13, ore 21:53

Ma questo vecchietto da dove spunta fuori, signori? 
Da che cappello l'hai tratto? Dov'è finito il coniglio? 
Ti confido che all'inizio non avevo minimamente capito fosse un vecchio turian "stanco". Nè tantomeno che si trattasse di Ilium: è stata una sorpresa totale. Mi sono immersa completamente nella lettura, mi sembrava quasi di avere il mal di schiena xD 
Comunque, bando alle ciance, non hai idea dei flm e delle supposizioni che avevo fatto riguardo al finale del precedente capitolo. Ho pensato ad un altro progetto Dogma, all'imperatore Tiberio e ai Claudi, ma con questo quadro mi hai spiazzato davvero. Scritto benissimo, scorrevole e gradevole, delizioso il diaologo con la signorina Pennyworth (li ho immaginiati prendere tè e divorare biscottini), ed emozionante la descrizione della battaglia in un cui appare per la prima volta Eris.
Vedi di sbrigarti a scrivere il seguito <3 

Recensore Veterano
21/04/13, ore 20:59

Penso di essermi innamorata.
Innamorata come non lo ero da tempo di un personaggio originale che non fosse Adrienne.
Ho cercato di assaporare ogni singolo istante della lettura, cercando di soffermarmi sulle riflessioni e sulla gestualità del personaggio. Particolarmente apprezzata è stata la parte relativa all'incontro con miss Pennyworth, oh, quel dialogo è stato qualcosa di tenerosissimo e triste allo stesso tempo! Ho amato ogni singolo dettaglio che hai usato per la caratterizzazione di questo personaggio. Perfetto perfetto perfetto! Ah, sappi che non smetterò più di tartassarti per avere indizi sul suo passato nei prossimi capitoli e per vederlo di nuovo in azione con il suo bastone da passeggio stile Nonno Felice! Nonno Felice è un vero duro, si aggira per le strade di Firenze inveendo contro i piccioni a suon di stick-kung fu.
Tiberius, un vecchio militare Turian, avulso da un'aura di nostalgia e di pacata tristezza. Non sembra vivere di ricordi, eppure vuole portarti proprio nel suo passato, vuole immergerti in quelle stesse sensazioni che ha vissuto... ti sbatte in faccia la sua stupidità giovanile, rimproverandosi. Lo amo da impazzire!
Mi mancava il Murkrow militareggiante, che narra di scontri e incontri, mi mancava tremendamente. Era questa la scintilla che mi spingeva a spulciare decine di references relative alla Gerarchia per trovare un brandello di riferimento credibile da infilare nelle mie vicende. Oddio, sono contentissima!
Tralasciando i commenti deliranti e sgrammaticati...
Mi hai fatto vivere una mezzora di magia, sappilo.
Muorici, dannata 26esima!! Eppure amo ogni singola divisione, descrizione e coinvolgimento di quell'organismo spettacolare che è la Gerarchia.
Mi hai fatto assistere alla nascita della Mia Legione di riferimento, e sono ancora più entusiasta.
Ma non li avevo tralasciati i commenti deliranti? Oh, no... non dopo questo capitolo. Grazie! Grazie! Grazie!
Ti adoro, ecco. E sono dannatamente felice che tu sia tornato!
La granata è esplosa in maniera egregia, posso vedere i brandelli di legno e metallo attraversare la polvere e conficcarsi nel terreno accanto a me. Posso udirne il suono fragoroso, in un'esemplare e sconcertante stupore.
Un abbraccio e ancora grazie.

Penny

Recensore Veterano
21/04/13, ore 20:25

Tiberius? Tiberius è il fottuto Chuck Norris del futuro, signori miei! Cioè lo potrei amare più di così? Non credo! Sono tipo esaltatissima XD
All'inizio ho provato come un senso di smarrimento, forse era voluto il fatto che hai scoperto le cose piano piano.. ho creduto di leggere di Vanko, e invece quella figura che si perdeva nei ricordi dolorosi e che vedeva il fantasma della sua amata era Merula. Il fatto che tu abbia svelato le cose a piccoli passi non ha fatto altro che contribuire a rendere questo capitolo ancora più magnetico. Questo Turian è troppo interessante, lasciamelo dire. Hai creato un personaggio fantastico... Ho amato persino quando si è fermato a chiacchierare con l'Umana, con garbo e gentilezza. Ce l'hai mostrato in tante sfaccettature già in questo capitolo, tornando continuamente dal passato al presente. Poi vabbè... l'entrata in scena di Eris è stata spettacolare... già amo anche lei, soprattutto perchè è una biotica! XD
L'epicità massima c'è stata nel finale e questa frase mi è rimasta impressa "Lasciate che il leone ruggisca un'altra volta.". E' perfetta, perfetta a livelli impressionanti.
Voglio vederlo ancora in azione questo Leone e voglio scoprire tutto di lui.
Devo dire che se l'attesa è il prezzo da pagare per questa storia e per avere un capitolo così sarò ben lieta di attendere <3

I ringraziamenti li ricambio tutti. Ogni volta che rileggo un mio capitolo mi accorgo che ci sono elementi di voi, delle nostre chiacchierate, piccole cose che forse solo noi riusciamo a cogliere. Boh, sono felice... Entrare qui è stata una delle cose più belle che ho fatto :3
Abbracci e fuochi d'artificio <3

Recensore Junior
13/04/13, ore 11:31

Ma...ma...
D:
Buddy Vulastro? Come ti è uscita una cosa del genere? Uhahahahah xD Il Boss delle torte spaziali!
E le citazioni da Star Wars? Kai Leng come un Anakin Skywalker, con la differenza che lui, infame, è sempre stato?
Allora, cominciamo dal principio, con l'aria da bello e maledetto del nostro russo preferito, che sospira fumo guardando la metropoli dormiente, e anche la sua asari dormiente.. Per poi andare verso la simpatica, e realistica xD, scenetta isterica dell'Asari in questine. Beh, sappi che l'ho odiata profondamente. Sei un ASARI, sei mistica, biotica, blu, hai i tentacolini in testa.. Non puoi metterti a frignare così!
La descrizione del piano è perfetta, esemplare, davvero, come si confà ad un Cerberus. Ma.. sul finire, di questa narrazione splendida e fluida, sono rimasta di sasso.
Ho sperato fino all'ultimo, che, per quanto antipatica, Lidia sopravvivesse ed avesse modo di crescere; e invece hai sorpreso tutti, ed è morta.
E sorpresa ancor più grande, ci troviamo di fronte ad un altro Dogma.
Aggiorna presto, ti prego! Un abbraccione deliziato <3

Recensore Veterano
26/03/13, ore 21:11

A parte che son crepata con Bartolo Valastro...

Buonciao Crowley,
Da dove iniziare, ma dal principio!
Narrazione fluida, con degli elementi stilistici molto garbati.
Il carattere decisamente stereotipato di Lidia me la fa sembrare dannatamente sgradevole. Mi sono ritrovata a battere le palpebre più volte, perplessa. Cioè, ma è una fottuta gallina! Sarà che è un'Asar... ahem... la figlia di un grande businessman o_O''
La preparazione del piano e le fasi passo per passo di sviluppo sono state qualcosa di realistico e dettagliato. I appreciate! Hardballer :Q______
La fuga da Cerberus è stato qualcosa di epico, ho apprezzato il fatto che Alistair non fosse spaesato, nonostante la situazione non fosse delle migliori o già affrontata dallo stesso.
Boh, Kai Leng sa farsi odiare anche in queste lande verbali XD cosa non è quell'uomo.
Un complimentaccio gracchiato. Ti calza dannatamente questa nuova avventura, non vedo l'ora di vedere il resto! *stella marina*

J.

Recensore Veterano
23/03/13, ore 17:48

Davvero bellissimo questo capitolo!
Allora... cominciamo dalle cose che mi hanno fatta rotolare scompostamente: BUDDY VALASTRO.
No, sono morta, MORTA! Come diavolo ti è venuto in mente? Huauahaau, vabbè fantastico XD
Adesso cerco di tornare seria...
Ambientazioni e soundtrack perfette, mi hanno catapultata nel vivo della scena in mezzo secondo.
Il personaggio di Alistair mi piace... bella la parte introspettiva all'inizio e divertente la litigata tra i due fidanzati. Hai caratterizzato benissimo anche Lidia, che ricalca lo stereotipo perfetto della figlia di un presidente ricco sfondato. Insomma tutto in questo capitolo fila liscio come l'olio.
Poi orrore et sgomento: Kai Leng. Quello stronzo è ancora vivo? OMG non sai che rabbia... Spero di vedergli fare una fine ancora più brutta stavolta e soprattutto definitiva.
Ho adorato la parte in cui Alistair e Lidia tentano di fuggire e a malincuore ho adorato anche la parte finale. L'hai narrata proprio benissimo, da brividi proprio...
Adesso i fari si accendono sul nuovo personaggio che sono curiosissima di conoscere.

Complimentoni, continua così :3

*posiziona tappeto elastico per far atterrare Vanko*

Recensore Junior
13/03/13, ore 21:55

Rieccomi, apparsa come l'Araldo che torna dal vuoto intergalattico.. solo che è stata l'informatica a tradirmi, togliendomi il computer per svariati mesi >_<
Torno qui, e noto miriadi di stravolgimenti: Reborn è andata avanti tantissimo, e appena avrò tempo a sufficienza mi dedicherò anima e corpo a leggere. Ma veniamo a questo esperimento: totalmente promosso. All'inizio, trasmetti benissimo il senso d'agitazione e frustrazione di Vanko, e ils uo punto di vista alternativo è davvero interessante, un ottimo escamotage. Il testo scorre benissimo, e la doccia fredda finale suona DAVVERO totalmente inaspettata. Povero Alistair, Cerberus non è per lui xD
Attendo il prossimo capitolo..
e.. l titolo è una citazione da Carlito's Way? :P

Recensore Veterano
12/03/13, ore 07:36

Ma bentornato!
Un capitolo ghiotto, oserei dire.
Se non amassi alla follia ogni singola virgola di quest'ambientazione fantascientifica, direi che la parte relativa alle meccaniche interne di Cerberus è una delle mie sezioni preferite! L'Uomo Misterioso è una figura talmente alta e convincente che ogni volta che appare finisce per catalizzare l'attenzione di chi è nei paraggi. Un magnete, insomma.
Vederlo mentre impone la sua presenza in quel modo sciolto mi manda sempre in brodo di giuggiole e tanti saluti ai protagonisti.
Alistair Vanko è stata una sorpresa! No, non me l'aspettavo, perdonami!
A tal proposito, ho avuto un flash che riguardava Paul Grayson, qualche giorno fa', mentre ragionavo per i cavoli miei sul nulla. L'incipit è simile: fedeltà indissoluta alla causa Cerberus, una situazione sentimentale rosea e... BAM! La mazzata che travolge l'intero contesto ed estrae la situazione in modo brusco.
In questo caso, la mazzata è stata inferta da Jack ("Dietro la visiera c'è solo un altro pugno"), e Vanko, creatura misera, non ha potuto fare altro che gettarsi sull'ovvia conseguenza del caso.
Riprendo la recensione di Andromeda (anche se non si potrebbe): "Bella l'immagine e molto suggestiva la descrizione iniziale e la metafora della sigaretta. Davvero azzeccata." [cit.]
Praticamente d'accordo al mille per mille. Facciamo al duemila per mille :D
Bentornato a svolazzare, hombre!, in un ritorno col botto.
Cowboys from Heaven, cowboys from Hell

J.

Recensore Veterano
10/03/13, ore 18:16

Ma guardalo lui, che pubblica una nuova storia di soppiatto u_u
Che bello, finalmente sei di nuovo tra noi quindi! :D
E con una storia molto promettente. Bella l'immagine e molto suggestiva la descrizione iniziale e la metafora della sigaretta. Davvero azzeccata.
Hai subito delineato i contorni di questa nuova figura protagonista, un uomo tormentato che tuttavia trova sollievo dai propri problemi nell'amore.
Amore che, a quanto pare, sarà costretto a salvare o sacrificare... Questo lascia immaginare una trama interessante e piena di colpi di scena come ci hai ormai abituati a leggere.
Mi è piaciuto davvero questo primo capitolo ed è proprio nel tuo stile. Good job :)

Hip Hip Hurrà per il tuo spumeggiante ritorno e alla prossima xD