Recensioni per
- Where is your human nature? -
di Dulcamara_KR

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
01/07/13, ore 23:41

Ciao :)
Non posso fare altro che complimentarmi con te.
Fin dalla prima parola del prologo ho rivisto Makishima. Lo stile e i termini che hai adottato sono gli stessi che userebbe lui: è intellettuale, riflessivo, carismatico. Hai interiorizzato meravigliosamente il suo complicato personaggio e il suo modo "illuminato" di vedere la realtà.
Non c'è un difetto in quello che hai scritto, almeno ai miei occhi.
Mi solo hai invogliata ancora di più a leggere il seguito.

Nuovo recensore
19/03/13, ore 21:34

okay questo te lo voglio recensire per bene.
Premetto di non conoscere (per adesso) PsychoPass, quindi mi baserò sul tuo stile, perché a quanto ho capito volevi un parere su quello. Io non sono un'esperta, ovvio, il mio "giudizio"  è irrilevante, io non sono nessuno per dirti come o non come scrivere, è solo per farti presente alcuni concetti che ho imparato a mie spese.
(NON MI PICCHIARE COME TUO SOLITO PLS)

Partiamo con la frase:
"La distanza dall'insistente turbolenza di una città esuberante, eppure intellettualmente percossa da un silenzio inaudito di indoli prevaricate dalla meccanicità di un sistema dittatore, risultava capace di tramutare la violenza di menti decedute in una percepibile solitudine protesa verso l’autonomia di un pensiero capace di dirigere la propria esistenza."

Le parole sono ricercate, connesse e accuratamente posizionate, e questa  è una rara scelta che lo scrittore fa, ed è la più amata a mio avviso. (purtroppo, da come ho intravisto dalle prime righe, hai optato per uno stile "limitrofo" al mio, ciò significa che piace o non piace, non c'è una via di mezzo. Hai avuto tante influenze che si sono conformate al tuo tipo di  scrittura, che è uno dei più belli, nonostante sia un po' -permettimelo- pesantuccio.)
Tutta via, quella frase che sta nel mezzo fra "eppure"  e "dittatore" è satura. Mi sono impigliata nelle parole. Dovresti ridurla ai minimi termini per rendere più scorrevole la lettura; ho capito in pieno cosa volevi dire, ma comunque ci sono modi e modi ed  il lettore, molte volte, vuole il modo più semplice da capire, ovviamente sta a te scegliere (:
Andiamo avanti.


"La dinamicità di una pioggia che proseguiva un percorso tortuoso ed incessante, frantumava la quiete apparentemente impenetrabile di un luogo tormentato. Un tormento nel quale un uomo venne trascinato, verso una risoluta fuga di imperturbabilità, da un mondo nel quale gli uomini proseguivano percorsi esistenziali meticolosamente determinati."

Dovresti ridurre gli articoli indeterminativi e spingerti più verso l'"appartenenza", diciamo, del personaggio. Questo è un errore di stile mooolto comune, anche io lo faccio come altri che hanno intrapeso questo modo di definire la realtà, comunque gli articoli indeterminativi rendono più stopposa e gonfia la lettura, si rischia di perdersi nelle parole o. peggio ancora, di saltarle come ostacoli.

"Le dita, apparentemente arrendevoli e possedute da un’estrema scioltezza voltavano la pagina di un libro dalla copertina purpurea, ove occhi dorati collocavano la propria scrupolosa osservazione trascinati da un intenso desiderio di lettura."

Era a questo che mi riferivo, hai uno stile tuo, puro e pieno. Adoro il modo in cui l'hai descritta, perdendoti in ogni dettaglio.

"
Le labbra abbozzarono un sorriso ambiguo, un sorriso nel quale il suo itinerario assumeva una propria conformazione. La violenza, la paura sarebbe divenuta simbolo di risveglio, avrebbe esaltato le allora docili menti umane, le avrebbe scosse a tal punto da indurle al dubbio dell’esistenza di coloro che assorbono con passività il giudizio di un sistema che detta loro norme di giustizia collettiva."

Ti elevi alle riflesioni, guardando con gli occhi del personaggio, come le riflessioni giungono ai grandi filosofi dopo anni di pellegrinaggi.
E' questo che non mi aspettavo da quello che mi hai detto, devi continuare così.
Corro a leggere il secondo capitolo, sperando tu legga questa recensione al più presto.
Bacini baciotti :3
-Annie.

Nuovo recensore
17/03/13, ore 16:31

Una fic strutturata davvero egregiamente a mio avviso.
Grazie alla caratterizzazione dei pensieri del personaggio, per quanto ben strutturati, essi sono resi quasi tangibili.
Un viaggio nella mente di Makishima che suscita spunti d'Orwelliana riflessione.
Bel lavoro.