Recensioni per
Always Alone.
di PathosforaBeast

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
07/05/13, ore 16:52

Well, finalmente mi appresto a recensire anche io questa storia.
Ti confesso che subito non avevo capito alcune cose, in special modo la parte finale, ma dopo aver avuto ragguagli da te , ogni cosa mi è stata chiarissima.
Trovo molto bella e toccante la parte dove narri l'odio di Grell per la donna suicida e la sua rabbia per questa donna che avendo potuto aver figli , alla fine sceglie di morire.
Bellissima la frase" Dovrei considerarli come un'anima e mezza?" In effetti quella è una domanda amletica... Grell è indecisa se lasciar vivere il neonato, ma poi pensandoci un po lo ripone nella cesta. In fondo a lei piacciono i bambini e non se la sente di ucciderlo.
Per quanto riguarda la parte finale, la trovo di una tristezza indicibile. Grell sa che se Will venisse a sapere dei suoi omicidi, scapperebbe a gambe levate e in lei hai messo in evidenza tutta la sua paura, il suo terrore di rimanere sola. Sò che adori il personaggio di Grell e in questa storia hai saputo tratteggiare molto bene il suo carattere: duro, spigoloso, sadico.
Che dirti ancora cara Listen... ti sono grata per avermi fatto conoscere questo personaggio che piace ogni giorno di più anche a me!
I miei complimenti!
Laurana.

Recensore Junior
19/03/13, ore 22:23

Che dire. Bella, anzi stupenda. Però mi ha lasciata anche un poco confusa :p
Sì insomma, non è che sia chiarissimo XP Dunque: Grell si ritrova a mietere l'anima dell'ennesima donna incinta che decide di togliersi la vita, e di conseguenza anche quella del bambino: già con questo incipit mi si stringe il cuore per Grell: lei (sì, anche per me è una lei) che vorrebbe disperatamente un bambino, si trova a dover dare il colpo di grazia a coloro che ne sono già in possesso ma che lo rifiutano. Ed è arrabbiata, le si rivolge chiamandola assassina, puttana. Con la frase "meglio che lui esca e trovi posto nel cesto, dove sarebeb dovuto davvero essere" mi sembra di capire che ti riferisci al bambino, e che la cesta (o la culla, che a dir si voglia) sia il luogo dove dovrebbe trovarsi; ma lui (o lei) in quella cesta non giacerà mai.
"Dovrei considerarli come un'anima e mezza?" Questa domanda è interessante. La donna è una vittima a tutti gli effetti, ma il bambino? Tecnicamente non è nato, ma ha pur sempre un'anima, giusto? Quindi va considerato, almeno come "metà".
E veniamo alla seconda parte, quella più incasinata: sarà questione di tempo.....prima di che? Ecco questa parte non mi è chiara, così come anche il riferimento a Will. Sarà questione di tempo prima che lui sappia dei suoi sentimenti, o forse del suo istinto materno? Non lo so, illuminami! XD
E per finire, quella frase: almeno il rosso mi fa compagnia....insomma, sei riuscita a toccare tutti i tratti della personalità di Grell, anche solo accennandoli: il suo sentirsi donna e il suo desiderio di avere un figlio; la sua passione per Will; il suo temperamento impetuoso, sadico e decisamente "non distaccato" come ogni bravo shinigami; il suo amore per il rosso; e infine, la solitudine. Ho sempre pensato che Grell si senta un pò sola, senza Will e lontano da amici/colleghi quali Ronald, Eric e Alan.
Compliementi vivissimi.

Recensore Veterano
18/03/13, ore 22:46

Okay, esordisco questa mia recensione dicendo: questa flash è un gran casino XD
Io ho tentato davvero di capire alcuni punti (li ho riletti più e più volte), ma mi paiono più nonsense che introspettivi.
Ti faccio le mie domande: Chi è che deve uscire? Il bambino? Ma se più la donna suicidatasi non era minimo al settimo mese di gravidanza (cosa non specificata) mi pare un po' improbabile; impossibile se più Grell non si mette a fare un cesareo sul momento.
Perché nel cesto? Si riferiva al bambino, era la culla?
Cos'è questione di tempo? ... Forse l'affetto per William? L'aver ucciso un'anima e mezza anziché solo una/tutt'e due?
Insomma, questo scritto è così introspettivo da non averne capito moltissimo XD e sì che sto giusto scrivendo in Grell pov ora, ma si sa: ogni mente lavora differentemente.
Nonostante tutto mi piace quest'atmosfera onirica e di riflessione che aleggia per tutto il capitolo... ma, appunto, se mi spiegassi qualche cosa potrei anche apprezzarlo di più XD Mi spiace che la non comprensione abbia inficiato il mio godimento dello scritto.
Bellissimo è quell'interrogativo che hai riportato anche nell'introduzione alla flash: come Grell debba considerare questa/e morte/i, e il modo in cui se lo chiede. In una maniera quasi distaccata, neutrale, come un "vero shinigami" dovrebbe essere; d'altra parte, si è appena rivolto alla morte chiamandola "puttana". Bipolarismo di Grell: I like it.
... Perdonami per questa mia recensione un po' confusa, ma spero tu abbia capito parzialmente quello su cui mi interrogo.
Spero a presto in una tua delucidazione, e kissu!,
Bea*