Recensioni per
Il sonno dell'anima.
di fuko chan

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
14/08/13, ore 22:14

Uau! mi è piaciuta molto! mi hai anche ispirato, qualche drabble la scriverò anch'io ho notato che sono sfruttabilissime! :D Complimenti vivissimi ancora!

Recensore Junior
22/03/13, ore 01:57

Storia partecipante al Contest "Drabble - 100 parole per parola" indetto da Beba7 e Mattimeus.

Giudizio Il sonno dell’anima
Stile 7/10
Beh, lo stile è in generale scorrevole e la scrittura è abbastanza pulita.
Su alcune frasi ti consiglierei di fare una ulteriore revisione sia per correggere eventuali sviste, sia per verificare se non potevano essere scritte in maniera più leggera (ad esempio le frasi citate nella categoria dopo)
Ero anche poco convinta riguardo un fatto: l’andare a capo. Ho notato che il capitolo è costituito da un solo paragrafo. Credevo che fosse una “scelta” data la brevità dei capitoli stessi ma andando a vedere sulla tua pagina di EFP ho potuto notare che è una cosa che fai spesso. Mi chiedevo perché visto che un uso più accurato potrebbe rendere il tutto anche più invitante dal punto di vista estetico, oltre che scorrevole e facilitante nella lettura.

Linguaggio (Grammatica-Lessico)  6,5/10
Un’altra cosa che svela altri piccoli dubbi è l’aver visto che scrivi poesia. Si nota molto anche all’interno di questi brevi componimenti. L’uso dell’allitterazione finale (sereno sonno sorridendo), il ritmo dato alla storia e la scelta di determinate parole o la costruzione di periodi sono di una matrice decisamente più poetica, rispetto che narrativa.
Ci sono però un paio di errori: partiamo con quelli di punteggiatura.
silouette non si scrive, la forma corretta è silhouette, con la h tra la “l” e la “o”. Non posso sapere se questo fosse un errore di battitura o meno. Altro errore, forse di fiducia verso i mezzi tecnologici, è l’uso di finche. Word infatti dà come parola errata la E accentata, ma è quella la forma italiana corretta. Si dice finché! Stupido word!!! =)
Seconda parte degli errori: il punto e virgola. Tra i segni di punteggiatura è forse il più delicato e deve essere, a mio parere, usato con parsimonia. Il punto e virgola infatti è una pausa un po’ più lunga di quella fatta con la virgola e si mette per separare le proposizioni di un periodo, specialmente se questo è troppo lungo (cosa che non accade nella tua storia, caratterizzata da frasi molto brevi). La proposizioni devono essere però simili o strettamente legate dal senso o dal soggetto. Ho trovato quindi l’uso del punto e virgola eccessivo e a volte improprio, infatti per la maggior parte delle volte sarebbe potuta bastare una semplicissima virgola. Addirittura in questo periodo cominci poi con una lettera maiuscola
Corse veloce verso casa, non poteva perdere tempo; Nelle mani stringeva ancora qualche filamento di erba!
Qui invece l’uso è completamente scorretto, visto che per il passaggio dal discorso indiretto a quello diretto servono i due punti.
Jessica fissava gli occhi di lui; “fammi tua, come la nostra prima volta”.
In questo caso invece la frase poteva benissimo proseguire senza segni di interpunzione
Si sentiva viva; come quella luce
Piccola curiosità mia: ho notato che gli ultimi due capitoli sono caratterizzati, a differenza degli altri più filosofici, da verbi molto concreti e percettivi (vide, sentì, guardò), ripetuti forse in maniera troppo dura e battente. Scelta stilistica o caso?
 Qui
Originalità  6,5/10
Erotismo e amore, morte e vita, buio e speranza. Quante antitesi, mi piace!
Il problema è che la storia è già facilmente prevedibile proprio da questo uso, forse poco personalizzato e analizzato, di questi dualismi, dai quali sarebbe potuta nascere un racconto molto meglio organizzato, personale e sicuramente più coinvolgente e originale.
 
Giudizio sulla storia*  7/10
Anche se mi ha lasciato una profonda malinconia, la storia mi è piaciuta molto. Il finale, seppur positivo, non può essere definito a lieto fine e lascia un po’ con l’amaro in bocca. Accade tutto in così poco tempo! La protagonista è così attaccata alla vita che lascia un po’ straniti come poi si “lasci andare” una volta arrivato il suo momento.
Ecco, una pecca della storia probabilmente è la brevità dell’episodio, avviene tutto in poche effettive situazioni e la descrizione occupa la maggior parte del racconto. Sarebbe stato più apprezzato leggere qualcosa di più intimo, a livello mentale, della protagonista rispetto che fisico.

Uso delle parole  7,5/10
Hai usato quasi tutte le parole correttamente e ho notato che hai fatto 8 drabble esattamente di 100 parole.
Alcune parole sono solo accennate e non occupano un elemento di rilevo all’interno della narrazione.
Ho adorato l’uso che hai fatto della parola luce, credo che sia il capitolo più riuscito. Lascia dentro di sé una voglia di vita e gioia inarrestabile. Complimenti!
Voto totale: 34,5/50