Recensioni per
I Ranger del Cielo - Parte Prima: L'Avionauta
di Shade Owl
Uuuuh! Mi piace questo tizio, ottima scelta! ;) |
E sono di nuovo in ritardo... =.= |
Purtroppo mi sono accorta solo ora della nuova storia, ma in compenso dopo tanti mesi ho ritrovato un po' di tempo per recensire. Tornando ai discorsi seri, questa nuova lunga (evviva!) storia dal prologo sembra promettere proprio bene; inoltre sono molto incuriosita perché era da tempo che non leggevo una serie di fantascienza e le ultime che avevo letto non mi avevano molto convinto. Tornando al capitolo, l'incipit che hai voluto dare, sotto forma di diario mi è piaciuto molto e sono curiosa di conoscere le vicende che hanno portato alla quasi morte di Abbigale. Proseguo con i prossimi capitoli e prometto di farmi risentire presto! Alla prossima! |
Come avevo immaginato, Daz è uno che la sensibilità non sa dove sta di casa, ma non per questo è da biasimare. Dice quello che pensa, i problemi non sa neppure dove stiano di casa. Sarà interessante scoprire (se è previsto) il perché del riserbo sul suo passato e... di quel cappello. Non so, questo dettaglio mi intriga. |
Che personcina questo Dazy Mist... per essere un medico, ha un che di losco. Sarà l'atteggiamento un po' arrogante o il fatto che leggesse un fumetto mentre faceva il segretario nello studio (beh, di che ci stupiamo? Non funziona così di solito?) o forse che si sia proposto con tanta rapidità, senza il minimo pensiero. Dopo tutto, John nutre qualche dubbio sulla sua proposta ma credo che lo stesso valga per Mist: nessuno conosce l'altro, il suo vero passato, le reali potenzialità e caratteri. Direi che si prospettano interessanti confronti tra questi due. |
Sembra che l'incontro nel vicolo, nonostante abbia di mezzo un omicidio, abbia significato per John una nuova vita. Anche se ora si trova solo all'inizio. Carsen e il suo equipaggio, che sembrano saltati fuori da un romanzo d'avventura (o dai meandri più bui della guerra, viste le osservazioni di John), si sono rivelati una sorta di manna per risollevar lo spirito e -chi lo sa- forse anche le finanze del reduce. L'idea di spingere John a intraprendere la carriera di avionauta, con tutti i suoi annessi e connessi di responsabilità e pericoli, le difficoltà di avviare l'attività (in quale campo, poi?) sembra passare temporaneamente in secondo piano, di fronte ai lavori di allestimento del velivolo. |
Ah, che capitolo! Alcol, rissa alla cieca, un ombra di mistero che va infittendosi e anche un po' di sangue che va a mescolarsi a quello dei caduti. E poi ci sono i pensieri quasi sobri di John, i suoi desideri di rivalsa, i suoi ricordi. E su tutto la figura enigmatica e carismatica di Carsen, all'apparenza generoso e altruista, tuttavia pronto a rivelare lati non esattamente retti e corretti... |
Sai, questo colore giallognolo si addice a questa storia... non so il perché ma ce lo vedo molto! u.u |
Ebbene, eccomi di nuovo qua, a recensire e romperti sicuramente... ormai ti sarai stancato di vedermi sempre scrivere! :D |
Abbigale, eh? Già mi piace, mi ricorda tanto "nonna Abigail" di "l'ombra dello scorpione". So che il nome è scritto diverso, ma me l'ha ricordato lo stesso! |
Un inizio carico di sfumature cupe e curiose. |
*la colpevole avanza a capo chino dalla cripta buia, recitando: "mea culpa, mea culpa, mea maxima culpa"* |