Non riesco a fare molti commenti su questa storia. L'unica cosa che vorrei scrivere è: <3
Ma non lo farò. E devo smetterla di leggere i giudizi che ti lasciano, perché continuo a chiedermi: "WTF?" "Che cavolo...?" xD Mi ha fatto tornare in mente un film bellissimo, Finding Forrester (Cercando Forrester, credo fosse il titolo italiano), in cui c'è questo ragazzo, povero ma molto intelligente, che "sfata" uno dei miti della letteratura: ossia che non si può iniziare una frase con "e" (per quanto non ne vada abusato). Ma purtroppo non ricordo la citazione esatta. Mph. u.u
OK, torno a parlare della storia, scusa la digressione.
Dicevo, vorrei scrivere solo "<3", perché davvero è stata un toccare il cuore dei personaggi in due momenti delicatissimi, forse i due momenti più delicati che hanno avuto. Uno scontro a cuori aperti, il primo, anche se non hanno il coraggio di dire *tutto*, o quanto meno manca il tempo di dire tutto (a Neal); uno scontro a "cuori chiusi", se esiste questa definizione, il secondo, perché ci sono in ballo più cose, che per orgoglio o paura, non dicono, ma si richiudono nei loro ruoli: agente e criminale, anche se in realtà questa volta (come è stato molte volte all'inizio) è Peter che decide questa reclusione, che non si permette (per paura di essere ferito, forse) di lasciarsi andare e scorda, mette da parte, di avere davanti un amico e non solo un criminale. (Hai visto la quarta serie? Non ricordo... perché mi verrebbe una riflessione per il futuro...)
E tu, tutto questo, sei riuscita a renderlo molto bene in queste quattro brevi scenette. Complimenti.
PS. Che canzone è? Il testo mi piace molto.
PPS. "Dal fatto che per più di due anni ti aveva ascoltato," << in realtà, a quell'epoca è sì e no un anno e qualche mese che Neal ha la cavigliera. ;) (Un dato temporale ci viene dato -ugh- a fine S3, la puntata sul baseball, dove Neal dice che è "libero" da diciotto mesi.) |
