Il tuo 2014 è come un morso allo stomaco. Ogni volta è sempre più forte, ogni volta il respiro mi manca per qualche secondo in più. Anche se c'è una tendenza all'adorazione delle dispensatrici di angst straniere, si dovrebbero rivalutare i talenti della nostra lingua natia, come il tuo.
La particolare tecnica di narrazione che usi, mi coinvolge dalle prime parole della storia, e provo gli stessi sentimenti estremi di Castiel o di Dean. Ogni attesa diventa la mia attesa e la paura si riflette in modo impressionante, e finisco anche io per avere paura di Dean (e delle tue prossime parole malefiche), oppure odio Castiel e percepisco che in quell'odio nascondo odio per me stessa. Quando Castiel gli risponde, penso che farebbe meglio a starsi zitto, e una volta (non prendermi per pazza, ma sono cose che possono capitare leggendo le tue storie) l'ho persino detto ad alta voce. Perchè riesci a coinvolgere il lettore in un'empatia talmente profonda da farlo sentire osservatore, e il pensiero di essere così vicina ai personaggi e non poter intervenire, semplicemente mi distrugge. Non posso dire in questo caso di essermi affezionata ai personaggi e a come li hai caratterizzati, non riesco ad affezionarmi a qualcosa se so che andrà a finire male, ma di certo posso dire di essere assuefatta al modo in cui con le tue parole mi tiri fuori le emozioni dallo stomaco e al modo in cui queste fanfiction fanno male. E visto che in queste storie si parla di dipendenza emotiva e fisica, è evidente che sei riuscita ancora una volta a sfondare la barriera che divide il lettore dalla storia e a creare un'opera a più livelli che è possibile leggere e vivere.
Dopo averti fornito le mie impressioni generali, mi soffermo su questo episodio in particolare, che mi è sembrato significativamente più intenso degli altri. Il dialogo tra i due personaggi è a sua volta una tortura, ma al contrario delle altre, questa è una tortura reciproca e attiva. Ognuno cerca di colpire il punto debole dell'altro, provocandone il rimorso. Ognuno cerca di scaricare invano la propria tensione sull'altro. Mentre Castiel di solito si limita a torturare Dean passivamente, con la totale accettazione delle punizioni inflitte, puntando solo su un remoto senso di colpa dell'altro, questa volta decide di rispondere, fornendo con le sue affermazioni un preludio che quasi giustifica prima la reazione di Dean e poi la tortura.
I due modi in cui Dean penetra Cas sono un'ulteriore suddivisione in piani della tua fanfiction. Sarebbe estremamente banale assegnare ad uno l'odio, ad altro l'amore. Meno banale sarebbe riflettere a quale dei due assegnare un sentimento e a quale l'altro. E continuare a riflettere su quale dei due strumenti ferisca di più Castiel. Non c'è bisogno inoltre di ribadire quanto sia coinvolgente la tua scrittura, anche in questo momento critico.
Ti dissi che qualcosa mi aveva fatto realizzare che doveva essere Dean a morire e non Castiel. Mi sono resa conto poi, rileggendo tutte le storie per avere una visione più chiara del contesto, che Castiel è già morto in "I died with you". Quindi, per chiudere il cerchio di una serie di storie che più che un cerchio è una spirale, Dean deve morire, creando la dicotomia finale di questo rubino rosso sangue che è il tuo 2014. |