Recensioni per
I can't even ask
di PotterWatch

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
21/10/14, ore 08:49

Struggente e bello questo componimento filosofeggiante intorno alle parole "ti amo", che dovrebbero appartenere ad una dimensione più leggera, felice, luminosa... e per Subaru invece sono state l'inizio di una condanna e poi l'inizio di un'altra condanna, ma - almeno l'ultima - può donare qualcosa al suo cuore stremato di vane illusioni: "volle illudersi di averlo vinto, di stringerlo del tutto a sé, nel modo in cui tanti sulla Terra avevano sempre sperato. Si impose di tenerlo, e non lasciarlo andare."
E' bello il modo in cui riesci ad entrare nell'universo Clampiano e nella psicologia di Subaru, ben poche - pochissime volte - ho visto un Subaru rappresentato tanto magistralmente, così reale, così amabile, proprio come lo è stato per Seishiro che - alla fine - ha dovuto ritornargli quelle parole che sempre, tra inganno e incomprensione, erano intorno a loro. E questo quadro lo rappresenti perfettamente.

Recensore Veterano
04/04/13, ore 16:41

Che bella one-shot. Si dice spesso che è Seishiro il personaggio complesso tra i due, e per quanto possa essere d'accordo nel brancolare nelle elucubrazioni su quel benedetto Sakurazukamori, non lo sono altrettanto nel considerare Subaru semplice.Già che si sia innamorato di un tipo come Seishiro la direbbe lunga xD ma c'è anche che è pieno di mille sfaccettature, ed in costante evoluzione nel corso sia di Tokyo Babylon sia di X. Questa ff ha messo in luce molto bene proprio questo, in effetti: l'evoluzione applicata alla concezione dell'amore, del ti amo. Che poi è l'evoluzione più importante che lo riguarda, secondo me, perché Subaru è tutto amore, prima indifferenziato verso ogni persona, poi esclusivo, logorante, persistente, verso la sua persona speciale.
La prima parte è, in un certo senso, la parte del mero osservatore. Sono gli altri a dirsi ti amo, gli altri a desiderare di sentirselo dire, gli altri a sperimentare la gioia più profonda o il dolore più intenso per via di quelle parole "potenti come una formula". Subaru non capisce, ed è proprio perché non capisce che può giudicare chi soffre per l'abbandono dopo l'inganno: dovrebbero capire che per loro non ne vale la pena. Non c'è un perché valido per tanta sofferenza.
Poi Subaru si innamora, e lì di considerazioni e pensieri razionali non ce ne sono più: ci sono solo quelle parole di cui quasi non conosce il significato, sa solo che lo spingono in una sola direzione, tra le braccia di una sola persona. Non conosce niente dell'amore, e così all'improvviso sperimenta la gioia più profonda prima di aprire la porta di quella camera d'ospedale, quando crede ancora a quel ti amo vuoto e fasullo che Seishiro gli ha ripetuto fino allo sfinimento, e poi di colpo il dolore più intenso quando si rende conto di essere stato a tal punto accecato da quel ti amo autentico che voleva tanto dirgli da non accorgersi di essere come quelle persone innamorate e rifiutate che non riusciva a comprendere anni prima. Solo ora sa che si prova, e l'immagine di quelle parole non dette che lo riducono al silenzio e lo schiacciano e lo uccidono ogni giorno è perfettamente calzante.
Il silenzio torna anche nell'ultima parte, ma è diverso, com'è diverso quel ti amo che sente dalle labbra di un Seishiro morente: non più un silenzio da mancanza di comunicazione, bensì un silenzio da intimità e spazio limitato solo a loro -al punto che persino noi lettori ne siamo esclusi, con quel baloon vuoto-. E non più un ti amo fasullo indirizzato ad un amore ancora acerbo, bensì un ti amo solo suo sussurrato come un segreto indirizzato ad un amore ora consapevole che la realtà non è mai quello che sembra, che la persona amata non è racchiudibile in una categoria ma che è sempre da scoprire. Subaru non lo lascerà mai andare, persino quando il corpo di Seishiro sarà perduto nel crollo del Raimbow Bridge. E soffrirà sempre, sempre, come un amante abbandonato. Eppure sapere di essere stato amato, di appartenere a Seishiro come Seishiro appartiene a lui, giustifica quella sofferenza e la colora di gioia. E' in questo mix inscindibile di gioia e di dolore che possiamo ritenere Subaru allo stadio finale dell'evoluzione. Ora non potrà mai più giudicare nessuno perché ama.
Mi sono dilungata tantissimo, ti chiedo scusa ^^' ma credo non sia da poco riuscire a parlare di Subaru in questo modo! Perciò tanti tanti complimenti per questo lavoro, mi ha emozionata ç_ç
Padme Undomiel