Storia affascinante, seppur quasi priva di aspetto introspettivi.
Alcune scene mi sembra di averle già sentite. Forse da qualche film. Se non altro, non s'è dilungato troppo a lungo, scenografie, personaggi e riflessioni sono accennati quanto basta senza dilungarsi in inutili dettagli. Non annoia, ha una buona tempistica.
Forse alcune scene (come la telefonata, o alcuni comportamenti) sono un po' troppo confusi, e qualche allucinazione da schizzofrenia sarebbe dovuta essere più realistica. Mai visto "A beautiful mind"? In un giallo ci sono tanti fili spezzati durante la trama, che comunque alla fine vengono tutti ricondotti al caso: qui molti sono rimasti sciolti..

Consiglio di leggerla.
La trama è interessante, avvincente, e ha dei tempi molto buoni.
Mi piace molto come ha saputo metter su carta la sensazione, lo stato di un uomo che ricorda la donna che ha perso. Mi ci sono rivisto molto.
L'autore però pecca forse nella scelta di alcuni sbalzi negli atteggiamenti dei personaggi e nell'inserimento di "intrusi", come "l'assistenza sanitaria SeeD", e alcune nozioni che non conosce abbastanza da poterle trattare. Ha osato, ma qualche volta gli è andata male. Il sonno "REM", la collocazione di Rinoa al ballo (che non credo gli perdonerò).
Quando cercano di rintracciare la chiamata.. Squall si riferisce forse a un telefono satellitare, di quelli che di solito hanno le navi che si allontanano più di 5km dalla costa e che per telefonare si agganciano a un satellite. Oltre i 5 km non ci sono i ripetitori che utilizzano i cellulari, perciò si fa riferimento a "evitare grosse città" (dove ci sarebbe la copertura) e a un'allacciamento non ufficiale.

C'erano errori di battitura, ma niente di importante.