Recensioni per
Alla Luce della Luna
di ManuFury

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
09/05/13, ore 14:41

Splendida storia, originalissimo il modo in cui l'hai trattata XD.
Tristan è un bel personaggio, ha carattere, e il modo in cui vi punzecchiate è assolutamente fantastico.
Divertente al punto giusto.

Complimenti per la splendida storia

Recensore Junior
06/05/13, ore 11:53

Io ti ho creato e io ti... Incontro!


“Alla luce della luna” di ManuFury
Tristan è un bel personaggio affascinante. Voce importante, “alla Vin Diesel”, risata facilmente riconducibile al rombo di una tempesta; occhi glaciali, intensi, sfolgoranti, di quelli che ti penetrano scannerizzandoti l’anima, mettendo a nudo anche il più flebile pensiero solitario della tua mente; pelle lattea, corpo scultoreo, capelli scuri intarsiati d’argento. È bello, come dici tu stessa, quasi paradisiaco. È una di quelle cose che ho notato spesso, nei vostri racconti: il protagonista (o i protagonisti) ha tutta l’aria di essere perfetto e invincibile, di quelli spericolati, ma impeccabili ed imperturbabili, irradianti sicurezza e potenza.
Dal modo in cui hai fatto parlare Tristan con te, ho desunto la sua schiettezza e la sua capacità di rendersi emblematico e misterioso. È una figura di poche parole ma taglienti e mirate, una sagoma scura che si perde nelle ombre con quei suoi vestiti neri, che fa notare la sua presenza per il lumino sempre acceso della sua sigaretta.
Il modo con cui hai scelto di mettere in luce tutte queste sue caratteristiche è stata la contemplazione e una malcelata ammirazione per aver messo in piedi un essere perfetto. Pensieri personali, perlopiù, ma anche frasi sincere, dette direttamente a lui, con sfrontatezza e una punta di immodestia.
Il rapporto che c’è tra voi due è giocoso: vi punzecchiate, fate a vicenda dell’ironia. Sin da subito, appena vi vedete, “stabilite” chi è l’autore e chi la creazione. Lui ti appare esattamente come te l’eri immaginato, mentre lui sa perfettamente chi sei. Essendo il “padrone” dell’incontro, sembra sapere molte più cose di te, è lui a tenere in mano la situazione, a dover farti da cicerone in questo sogno particolare. Pare conoscere tutti i tuoi pregi e i tuoi difetti, sa che tasti premere, come prenderti in contropiede, come se avesse sempre fatto parte di te.
Il motivo principale della sua comparsa ho cercato di dedurlo da alcune frasi pronunciate da Tristan. Suppongo sia molto di più di una semplice “visita di conoscenza”, dal momento in cui lui ti ricorda come sia nata la sua storia di appartenenza. Una sorta di “commemorazione” dell’origine del tuo racconto, se vogliamo.
Devo complimentarmi per il contesto che apre e chiude l’incontro! Ad essere sincera, credevo fosse solo un banale sogno, un’estroflessione della tua mente avvenuta in uno di quei momenti d’abbiocco devastante… E invece no, mi hai piacevolmente sorpresa! Con il finale sei stata molto geniale, ho trovato l’effetto illusione davvero suggestivo e sorprendente, che se anche l’incontro non è avvenuto propriamente a tu per tu e diretto. Come una secchiata d’acqua gelida! E poi il tuo Dik sembra una palla di peli irresistibile! Ovviamente nulla è lasciato al caso: non ti ha trascinata in quella notte di luna piena solo per una passeggiata o qualche ululata, ma, inconsciamente, anche per ricordarti di averti dato lo spunto necessario per creare il tuo personaggio. E questa è una cosa bellissima.
Ho amato quanto Dik e Tristan siano strettamente legati: vanno subito d’accordo come se si conoscessero da una vita, come se uno dipendesse dall’altro (ma d’altronde si sa: tra canidi ci si capisce :D). Si vede quanto entrambi siano importanti per te.


Slappy

Recensore Junior
30/04/13, ore 19:36

Allora comincio con il dire che un cane che sogna di essere il padrone è estremamente originale, nonchè un artifizio letterario grazioso anche se un po' poco credibile a livello logico ( ma chissefrega direi anche).
Mi è piaciuto anche anche tu volessi discutere con il personaggio di lui, dato che la storia deve ancora finire.
Le immagini che hai cercato di evocare sono molto belle e devo dire che, forse, la figura del cane spicca ancora più di quella della tuo personaggio. Si intravede l'affetto di una lunga convivenza dell'esser stati " cuccioli insieme" ( che fa molto libro della giungla). Personalmente i cani non mi piacciono ma in questo caso non fa testo.
L'unica cosa che posso farti notare è che a volte a volte ci sono dei passaggi non proprio fluidissimi, specie all'inzio del racconto dove ho trovato anche qualche virgola ballerina (Di solito segno tutti i punti che non mi convincono ma dato che ho letto stamattina con il cellulare e recensico adesso nel ritaglio di tempo non posso farlo. Ma non erano tanti per cui).
Nono sono molto brava con le recensioni, non ci posso fare niente, finiscono sempre per essere disorganiche e insoddisfacenti, uffa!
Direi che non mi resti augurarti in bocca al lupo per il concorso e aspettare insiema te i risultati ^^

Recensore Master
29/04/13, ore 11:13

Da altra partecipante al medesimo concorso, sappi che la storia mi è piaciuta molto xD e mi preoccupa anche, temo che l'idea " sogno" che credevo di aver usato in modo brillante... Sia invece una palla! Hai saputo utilizzare la "scusa onirica" in maniera fresca e divertente, l'attacco, poi, è davvero ben descritto, fa venir voglia di essere lì sdraiati sull'erba. Gratta le orecchie alla tua bestia pelosa anche da parte mia! E ancora complimenti, good luck ;)