Ed ecco che, dopo l’adorabile parentesi comico-sentimentale, nella saga di Secrets ritorna l’azione. E l’azione in pompa magna! (l’avviso “drammatico” è sempre nei miei pensieri...)
Come al solito, vi faccio i complimenti per come avete architettato questo primo capitolo... visto e considerato che non l’avete architettato ma riuscite a far fuoriuscire cosine così ben congegnate senza nessuna premeditazione!
In poche righe siete riusciti a trasmettere la ritrovata serenità di Nerima. Anzi, avete fatto ancora di più (e meglio!): con la saga di Secrets siete riusciti a creare un vostro canon e continuate a portarlo avanti e a caratterizzarlo con sempre più dettagli ed accortezze.
Qui, nel vostro canon, molte cose taciute sono state dette e molti malintesi sono stati risolti, e tutta questa situazione l’avete riassunta nel migliore dei modi con questa semplice frase: “Sembrava che il trovato equilibrio interiore di quei sei ragazzi si fosse proiettato esternamente, portando pace e serenità per tutti.”
E da qui, siete partiti per ritrarre due esempi di questa pace e serenità che permea la vostra Nerima.
Akane e Ranma che tornano da scuola, sempre battibeccando, ma si percepisce chiaramente che le cose tra loro sono cambiate: questo loro punzecchiarsi a vicenda non è più un tentativo di mantenere le distanze ma è il loro modo di restare vicini. Tant’è che c’è addirittura spazio per qualche coccola e la sibillina frase di Akane ("Anche...") fa intuire che i due ragazzi non si limitano a trascorrere il tempo allenandosi...
E poi l’obiettivo si sposta su Mousse, colui da cui ha avuto origine la vostra storia. E qui il lavoro di caratterizzazione del vostro canon è stato ancora più esemplare: le interazioni e i rapporti gerarchici nel Nekohanten non sono cambiati, è ancora Obaba a farla da padrone. Meravigliosa la differenza tra Mousse, che percepisce le occhiatacce della vecchia senza però riuscire a distinguere i tratti somatici, e Obaba che invece riesce a vedere le smorfie di Mousse pure quando gli è di spalle!
Ed è bello che anche tra Mousse e Shampoo le cose siano, sì, cambiate, ma riusciate a fare interagire i personaggi mantenendo i loro caratteri, senza snaturarli. Ecco, questo vostro riuscire a rispettare i caratteri originali dei personaggi è una delle cose che più apprezzo in ciò che scrivete.
Peccato che ad interrompere la serenità della vostra Nerima ci pensi il sibilo di quel coltello...
Le Amazzoni sono sul piede di guerra... e non c’è bisogno di innocenti e per nulla motivate note degli autori per capire che i guai sono appena all’inizio... *continua a fissare il drammatico e incrocia tutte le dita che a disposizione*
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