Recensioni per
La seduzione del sottosuolo
di Kafkaesque

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
08/09/23, ore 00:13

La fanfiction che mi ha fatto nascere uno strano senso di affetto e protezione per Tom Riddle, e mi ha spinto a cercare per anni storie scritte bene su di lui per colmare i vuoti dati dal canone. Ormai bazzico nel fandom di Harry Potter SOLO per le fanfiction character study su Tom Riddle- e questa è la prima che lessi quasi nove anni fa, e rimane una delle migliori.
E considerato che Nello Specchio è la prima fanfiction in assoluto che lessi su Game of Thrones e che mi convinse a leggere i libri delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco (avevo visto solo qualche episodio della serie perché la guardavano i miei) direi che sei responsabili di almeno DUE delle mie ossessioni verso personaggi moralmente orribili e odiati dai loro stessi autori. Il che è un complimento. Perchè far provare una tale empatia ai lettori raccontando dell'infanzia di personaggi che si sa che diventeranno mostri da grande ma senza snaturarli e renderli del tutto diversi dai personaggi che amiamo e conosciamo perchè bambini ai tempi delle fic non è facile. Ma tu ci sei riuscita, non una, ma due volte.
Complimenti. Avrei molto altro da dire su questa storia ma sarebbe tutto superfluo. È una di quelle fanfiction che ho salvate tra i preferiti ma che non rileggo quasi mai perchè so che mi faranno venire il magone. Direi che basta questo per far capire quanto mi ha colpito la prima volta che la lessi.

Recensore Veterano
01/08/14, ore 22:24

Ahahah, ammalati più spesso, se questo è il risultato! ;)
Davvero bella, molto inquietante e interessante. Mj è piaciuto molto il discorso del sottosuolo, e penso che tu sia riuscita davvero a rendere le immagini dell'interno dj Tom davvero vivide. Le ho sentite, mentre le descrivevi. Complimenti, non è facile trovare qualcosa di così ben scritto e di un contenuto così profondo. Trovo il tutto molto verosimile, molto vicino a Tom Riddle.
Un appunto: "di una farfalla vinta a volare sulla tela di un ragno", al posto di vinta volevi forse scrivere finita? Se invece l'uso di quel vinta fosse inteso come "arresa" fossi in te cercherei di modificare un po' la frase per renderla più capibile.
Comunque sul serio, One-shot brillante nella sua cuoezza e profondità. Mai pensato di scrivere una Long su Tom? ♥

Recensore Junior
20/07/14, ore 15:06

"Sa che essere “cattivo” è qualcosa di sbagliato, qualcosa che nessuno vuole essere, qualcosa che non può esistere se le fiabe devono finire con “-e vissero tutti felici e contenti”. La cattiveria è la malattia che affligge l'antagonista di ogni storia e lo spinge a fallire. Questo è quello che gli hanno sempre insegnato.
Ma – non deve mai dimenticarselo, mai – lui è diverso."
Riesci a dire così tanto in così poche parole... Sono davvero ammirata!
Hai reso alla perfezione l'interiorità di Tom, o almeno, il Voldemort bambino che descrivi è molto simile a come lo immagino io. Attraverso la tua scrittura i personaggi vivono davvero, ci si emoziona davvero con loro. Hai mai pensato di dedicarti anche a racconti originali? Sarebbe un peccato sprecare il tuo talento.
Anche il titolo mi piace, è molto evocativo. Mi piacerebbe molto leggere il romanzo da cui hai tratto ispirazione, paragonare l'interiorità dell'individuo al sottosuolo mi sembra una metafora molto azzeccata.
La tua storia naturalmente è finita tra i preferiti!

 

Nuovo recensore
27/12/13, ore 16:10

stupenda. direi che la febbre ti fa bene, allora! :D scrivi storie bellissime!!!! e direi che è... ammirevole. :D continua così!!! *^*

Recensore Junior
29/07/13, ore 17:18

Giudizio contest: Un'introspezione caduta nell'oblio

Grammatica, sintassi e lessico:
Ok, ce l’ho fatta a finirla e credo di aver trovato tutti gli errori che c’erano. E sono veramente pochi, e qui già inizio a farti i miei complimenti, perché si tratta sempre di una One-Shot di 11 pagine. In totale saranno tre, credo. Te le riporto sotto, uno ad uno.
In questa frase, sempre che non l’abbia interpretata male, il “la” che ti ho colorato di rosso è sbagliato, dovrebbe essere un “lo”. La curiosità spinge lui – Tom – ad aspettare. Pronome maschile non femminile perché il soggetto è Tom.
[…]sa che col potere può allontanarlo quando vuole e la curiosità la spinge ad aspettare.[…] (-0,20)
Seconda cosa, in questa frase hai fatto un errore di distrazione, mettendo “vicina” in corsivo si è attaccato alla parola prima.
[…] La mortevicina a lui[…] (-0,5)
Comunque io ti rinnovo i miei complimenti perché di virgole non ce n’era una fuori posto e fare solo due piccoli errori in un testo così lungo vuol dire essere molto bravi. Complimentoni.
Punteggio: 14,75/15

Stile:
Da questo giudizio in poi, preparati a una sfilza di elogi. Ma iniziamo dall’inizio, il tuo stile. Ho bisogno che mi passi un aggettivo perché io non riesco proprio a trovarlo. Se guarderai sul tuo profilo EFP vedrai che ti ho messo tra i miei autori preferiti, perché come scrivi te, non scrive nessuno. Uno stile scorrevole che permette al lettore di leggere l’intera fan fiction senza stancarsi, anzi, affascinandolo così tanto da farlo rimanere deluso quando arriva alla fine e non ha più niente da leggere. O almeno, questo è quello che è accaduto a me.
Un minuscolo appunto, ho notato che in questa frase […] la caverna era stretta e buia e immensa.[…] hai messo due volte la “e”. Forse, sarebbe stato meglio sostituire la prima congiunzione con una virgola. Perdonami per la precisazione, ma quando faccio le cose io le faccio bene e se devo correggere una storia, lo faccio fino in fondo. E’ più forte di me.

Punteggio: 5/5

Originalità:
Su Tom non scrive mai nessuno, cosa che trovo ingiusta, ma per fortuna le poche persone che creano fan fiction su di lui sono bravissime autrice/autori. E tu sei fra quelle. Poi è più facile trovare un ago nel pagliaio che storie su Tom da bambino se continuiamo e riduciamo il campo a quelle veramente valide ce ne saranno due o tre. Quindi, prendendo in considerazione questi fattori la tua ff è già originale se poi ci aggiungo il fatto che la storia del sottosuolo è la cosa più rara che abbia mai sentito e che tra l’altro hai creato la storia intorno a questo sottosuolo personale con una bravura invidiabile senza far stonare il personaggio di Tom, anzi facendogliela calzare a pennello; direi che il punteggio pieno te lo meriti tutto. Ho letto nelle note che hai scritto questa storia mentre avevi la febbre, ma allora è vero che fa venire idee geniali e che stimola la fantasia.

Punteggio: 12/12


Caratterizzazione del personaggio:
Questo sì che un giudizio che avrebbe potuto penalizzarti, perché quando si tratta di Tom Riddle nonché futuro Lord Voldemort affibbiarli un caratterizzazione in linea con quella del personaggio di mamma Jo è terribilmente difficile. Ma tu ci sei riuscita, senza alcun dubbio. Non hai reso Tom Riddle un bambino come tutti gli altri, e mi fa piacere, perché io, almeno, sono convinta che già all’età di nove/dieci anni Tom avesse già preso coscienza di poter usare la magia per fare del male, anche se non sapeva che fosse proprio magia. Il pensiero della paura della morte è stato il tocco di classe che ha reso ancora più IC Tom, è possibile che già da piccolo, prima di andare a Hogwarts e prendere consapevolezza su i suoi poteri abbia riflettuto sulla morte a causa di qualche episodio avvenuto all’orfanotrofio; ma ho trovato più originale la tua idea dello scoglio con la targa commemorativa. L’unica imperfezione che purtroppo c’è è quando, durante la visita degli aspiranti genitori, dici che Tom era troppo smunto, con gli occhi sproporzionatamente grandi. La J.K. Rowling ci fa capire bene che Tom era un bambino bellissimo nel sesto libro, forse la donna aveva notato che aveva qualcosa di inquietante ma non certo nell’aspetto.
Punteggio: 11,95/12

Uso dell'introspezione:
Tu sei stata una delle più brave in assoluto, l’introspezione fa da padrone in questa fan fiction ma senza annoiare il lettore, perché non è ripetitiva e i pensieri di Tom li hai resi veramente interessanti. Dopotutto un personaggio della psicologia di Tom doveva per forza riflettere in modo diverso rispetto ai suoi coetanei. Ho apprezzato molto anche la considerazione principale di Tom sugli altri, sì, sono degli animali che come il coniglio di Billy Stubbs ubbidiscono al richiamo del potere. Tom è intelligente, dopotutto noi umani siamo veramente degli animali ma che sono capaci di dominare gli istinti.

Punteggio: 12/12

Gradimento personale:
L’One-Shot su Tom Riddle migliore che abbia mai letto, forse la migliore dell’intero fandom. Sia per lo straordinario IC del personaggio, sia per come è stata scritta storia con la ricchezza di particolari e la realisticità e la coerenza con tutto ciò che mamma Jo ci ha raccontato nel sesto libro. Una ff unica nel suo genere in conclusione.
Punteggio: 10/ 10 

Totale: 65,60/66

Grazie ancora per la partecipazione e scusa per l'errore.
A presto,
Honey

Recensore Master
07/04/13, ore 14:38

Beh. A me i missing moments stanno sulle balle. Perché, per scrivere un buon missing moment, bisogna saperlo fare, ciò significa non stare a dire cose che si sanno già, ma scendere un po’ a fondo col personaggio in questione. Spesso i mm sono delle cose piuttosto inconcludenti, oppure di quelle che non dicono niente… Ne ho letti tanti su questo personaggio, e tanto si è detto e ridetto sino alla nausea. Eppure qui trovo che tu abbia davvero compreso Tom, che tu l’abbia analizzato bene, mi hai fatto notare alcune sue possibili riflessioni a cui non avevo pensato e, ciò cui invece avevo pensato, l’hai rielaborato con parole nuove che c’entrano il punto.
Naturalmente il fatto che si sia sempre creduto speciale sin da piccolo non sfugge: è la diversità che lo rende migliore, l’unico vanto che ha nella sua infanzia. E si vede sin da subito la sua mentalità analitica, è un piccolo osservatore che studia i bambini come fa l’etologo, magari anche con quel senso di superiorità perché ‘io sono un uomo voi no, siete animali e menti semplici’. xD Cosa non da tutti è capire (o ipotizzare, uhm) che Tom non è un ragazzino che ama fantasticare. Anche secondo me ha una mentalità molto razionale, anche pratica: lo dimostra il fatto che creda Silente uno psichiatra, che si metta subito in guardia, che voglia andare per Diagon Alley da solo… Insomma se la cava, sa il fatto suo, non si è mai fatto illusioni, è cresciuto in fretta. E questa è una cosa molto triste…
Una frase bellissima è “Lui, però, non è uno di quelli che si inventa le cose per giocare. Non dice mai bugie, e se le dice è per negare qualche irrilevante verità, non per sostenere patetiche finzioni.” Ecco, è una novità per me, non ci avevo mai pensato…o almeno, forse l’avevo percepito inconsciamente ma non ci avevo mai riflettuto. Tom Riddle non è un bugiardo nel senso più comune del termine, quando mente lo fa per uno scopo, e il fine giustifica i mezzi. Le ‘verità irrilevanti’ sono quelle che può permettersi di calpestare per ottenere ciò che vuole. Un bambino del genere non trova gusto nel gioco, perché gli sembra solo stupida finzione, illusione, e lui odia illudersi quando la realtà lo schiaccia in quel modo.
Sempre riguardo alla razionalità: non crede nella magia, deve cercare delle prove. Senza prove è pazzia, e lui non vuole essere pazzo. E scopre il sottosuolo, un sottosuolo oscuro e solo suo, che non ha fondo, perché l’anima non ha fondo. Anima in questo caso intesa come interiorità, e anche intelligenza, e anche magia, soprattutto magia: ti confesso che mi ha vagamente ricordato una long-fic di un’autrice straniera, Harry Potter and the Descent Into Darkness…non c’entra nulla, ma anche lì c’era questo solipsismo, questa continua riflessione interiore, il conforto del bastare a se stessi quando non hai nessun altro. E va beh, se non l’avessi messo nelle note ti avrei chiesto se c’entrava qualcosa Dostoevskij…perché la frase ‘ho il mio sottosuolo, io’ mi aveva troppo ricordato il libro.
Comunque abbiamo un giovanissimo Riddle alle prese con la sua magia, è felice perché pensa di essere l’unico della sua razza… e frasi come questa “Una notte, pensa a quanto si pentiranno i suoi genitori di non averlo tenuto, di aver gettato un tesoro tanto unico nella cesta dei rifiuti. Ed è un pensiero che lo rende stranamente di buon umore” mi uccidono, siine consapevole…
La scoperta dell’odio, un’emozione ‘asettica’, uhm, pulita, sì, ma secondo lui…lui odia in modo freddo, c’è chi odia con passione, io credo… Anzi, ritengo asettico più il disprezzo perché ti consente un certo distacco dalla persona che disprezzi, mentre l’odio è qualcosa che ti ci lega a doppio filo… Difatti Lord Voldemort non odierà, l’odio è un’emozione troppo potente per uno che si crede impassibile, amorale e invincibile. E assolutamente calzante che le urla di Billy gli sembrino una cosa ‘ridicola’: lui non comprende l’affetto per un animaletto inutile, non possiede il senso della meraviglia tipico dei bambini, è una creatura sterile d’emozioni e sentimenti. Mi ricorda sempre la terra bruciata.
E poi uh, la paura della pazzia! Praticamente è una profezia che si auto-avvera: più gli dicono che è cattivo più se ne convince. È come se creasse uno scudo di negatività che lo protegge già in partenza dalla malvagità del mondo nei suoi confronti.
Bellissimo anche il pezzo del serpentello. Credo davvero che fossero gli unici esseri che gli parlassero senza paura/rimprovero.
E poi arriva la scena che mi ha fatto davvero amare questa OS. La scena dei genitori.
“La donna ha accarezzato Tom sulla testa, rapidamente, come avesse paura di sporcarsi, paura che le rimanesse un po' di Tom – troppo smunto, con gli occhi sproporzionatamente grandi e una voragine nell'anima che scompare nel profondo del suolo – sulla manica candida della camicia.
Se ne vanno dopo poco, con Bob che ride in braccio all'uomo.”
Ecco la perfezione. La descrizione di Tom è…è…non saprei neanche.
“Che stupidi- sono bestie anche loro, animali, vuoti; gli occhi di una madre che profuma di gelsomino, così vuoti.
Tom corre nella caverna fino a perdere il fiato.”
E questa è la frase più bella che abbia mai letto sull’infanzia di Tom Riddle. Semplicemente. Tom che si autoconvince di odiare perché ha questo bisogno impossibile da sopprimere di essere amato (?). Mah, chissà. Un azzardo, eppure mi riesce davvero difficile credere che un bambino abbandonato non abbia mai desiderato l’affetto di nessuno. Insomma, se potesse non desiderare l’amore di qualcuno ovviamente non lo desidererebbe, è qualcosa che non riesce ad evitare…il suo sottosuolo, in fondo, non gli basta. In effetti lui si vede ‘pieno’, ma è l’unico ad essere realmente ‘vuoto’.
Il fatto che collezioni oggetti…da grande lo farà per altri motivi, per gli Horcrux e per quel qualcosa che lo accomuna ai serial killer che tengono trofei dei loro omicidi, per ricordarseli, eppure da piccolo…perché farlo? Per ricordarsi delle sue imprese magiche, certo, della sua superiorità rispetto agli altri…o per avere qualcosa? Qualcosa di suo, lui che non ha mai avuto nulla, che è sempre stato rifiutato e abbandonato. Io credo questo. Come se cercasse di aggrapparsi alle cose non potendo avere le persone. Naturalmente lo so che non è una novità mia del mio pensiero, ci sono un sacco di studi pedagogici sui bambini orfani… Però mi sorprenderei se la Row non ci avesse pensato, dato che è così interessata ai traumi infantili.
La parte sui massi e sulla morte forse mi ha coinvolto di meno perché è quel ‘già visto’ che personalmente vedo ovunque, MA è comunque un’ottima parte, a mio avviso, molto d’impatto. Valar morghulis! La morte vicina lo spaventa, non la morte degli altri né la morte che potrebbe infliggere lui, sottinteso. Io ho sempre pensato che uccidendo cerchi di scacciare la morte, di allontanarla da sé…come quelli che hanno il DOC e allineano oggetti per file e numeri precisi per ‘scacciare’ il timore del disordine e mantenere il controllo, ecco. Certo lui uccide sempre per la questione ‘importa il fine non i mezzi’, però c’è anche qualcosa di personale. In molte discussioni gente dice che a lui uccidere non piace, lo fa solo per i suoi obiettivi. Eppure io credo che provocare la morte come un essere divino gli piaccia. Lo rende ‘superiore’, ‘giudice’. Non credo che da adulto lo ecciti il dolore: forse in gioventù provava gusto nel far del male, ma come Lord Voldemort si crede troppo ‘creatura di ragione e magia’ per abbassarsi al sadismo…
Ecco, forse il numero sette non l’avrei citato: troppo presto. Però mi piace lo stesso, dà un senso di fatalità.
E il pezzo finale è proprio ottimo.
“Sta forse insinuando di poter capire ciò che non può capire?
Perché solo Tom percepisce il calore di scintille e impulsi sulla pelle, solo lui conosce l'eco d'acqua che scorre nei canali di un'anima, o le preghiere di una farfalla vinta a volare sulla tela di un ragno.
Solo Tom, perché i suoi genitori non l'hanno voluto, come la signora che profuma di gelsomino, e gli altri orfani ridono e mangiano, e queste sono le uniche cose che gli rimangono: essere unico e correre nella sua caverna.
E questo vecchio sta cercando di togliergliele.”
È la stessa cosa che chiunque si sia fermato a comprendere il personaggio in questa fase può notare: il fatto che odi Silente non tanto perché non si sia mai fidato di lui e non si sia mai lasciato affascinare, ma piuttosto perché gli ha detto ‘ehi, non tirartela, c’è un sacco di gente con poteri magici in giro, c’è un pacco di gente col tuo nome, guardami guardarmi come sono bravo!’ LOL. E qui davvero Silly mi cade un po’! Pensavo davvero che fosse più bravo a rapportarsi coi bimbi difficili. Ah, no, dimenticavo Ariana: proprio non li capisce. Oddio…e chissà che quando dice quella cosa sugli adulti che non devono dimenticarsi com’è essere ragazzi non si riferisca anche un po’ al primo ‘sbaglio’ compiuto nel relazionarsi col piccolo Tom. Forse sì.
“Be', io sono come te, Tom,” lo guarda dritto nell'anima, inonda per un istante la caverna di luce – per un secondo diventa minuscola, un ripostiglio di pietre sudicie e incrostate di muffa - “io sono diverso.” >> wow di nuovo, mi è piaciuto come di fronte a poche parole del Preside la caverna meravigliosa sia diventata qualcosa di sudicio e squallido… Un po’ come se Tom si sentisse dire ‘tu non hai niente e non sei niente; non solo i tuoi genitori ti hanno abbandonato e nessuno ti vuole adottare, ma non hai più nemmeno il tuo sottosuolo, se non ti vogliono probabilmente non è perché loro sono animali e vuoti, ma sei TU che hai qualcosa che non va’. Il pensiero non gli piace, perché in fondo sa che è vero: al contrario di qualsiasi bambino reale, Tom Riddle non può amare…è come se avesse dentro qualcosa di sbagliato.
E Silente si dimostra proprio stupido, ecco. Io lo adoro come personaggio, ma con Riddle se l’è giocata malissimo in partenza ed è una cosa di cui si rende conto troppo tardi. Tom è un suo fallimento personale. Io credo sinceramente che se invece di incendiare il suo armadio e costringerlo a ‘fare ammenda dei suoi errori’ gli avesse spiegato due cose con calma sarebbe stato diverso. Invece no, fa il giudice morale, ‘t’insegno io l’educazione’, e l’unica cosa che Tom vede è un uomo che cerca di prevaricarlo, non un insegnamento. Da quest’esperienza lui impara solo ad agire più in segreto e a dissimulare meglio… Il contrario di quello che Albus voleva fargli capire. Chissà perché non si è limitato ad accoglierlo nel mondo magico e a farlo sentire parte di qualcosa, farlo sentire accettato e amato…che probabilmente era quello di cui aveva bisogno, cacchio.
Ok, penso si sia capito che m’è piaciuta, sì? Tra l’altro ho notato a metà lettura il nick, eri quella che ha scritto su Barty e una bella Grindeldore; controllando sul tuo profilo vedo che non pubblichi molto in questo fandom, ma ogni cosa che pubblichi m’interessa (mettici anche che mi piacciono i personaggi di cui scrivi)!
(Recensione modificata il 07/04/2013 - 02:40 pm)

Recensore Master
06/04/13, ore 22:50

Non è giusto che storie meravigliose come la tua non abbiano neanche una recensione.D: Io non recensisco quasi mai, causa pigrizia/poca attività nel fandom/poche letture soddisfacenti, ma in questo caso devo farlo. Devo e basta.
Allora, la tua storia è fantastica, davvero. Un concentrato di IC allo stato puro. (?) Credo che tu abbia dato una visione del giovane Voldemort assolutamente, perfettamente plausibile, potrebbe essere il Tom Riddle descritto dalla Rowling, in ogni frase, ogni parola, ogni espressione. E non sto scherzando. Hai colto in pieno l'essenza del personaggio.
Inoltre la shot è scritta bene, è scorrevole e non annoia mai, (Io solitamente trovo stancante leggere sullo schermo.) l'uso del tempo presente contribuisce a dare una certa atmosfera e scorrevolezza.
Quel che mi ha colpito di più e che ho trovato un gran bel tocco di caratterizzazione è questa convinzione di Tom di essere unico proprio perché diverso da tutti gli altri bambini, il suo desiderio di essere l'unico a possedere quel potere, quella magia. Nello scoprire dell'esistenza di una scuola, lui dovrebbe essere felice perché finalmente ha trovato il suo posto, invece no. Semplicemente sapere che anche Silente è un "diverso", come lui, lo fa odiare, odiare come non ha mai odiato e mai più odierà in vita sua.
Frase finale stupenda, metafora del sottosuolo usata benissimo, un ottimo stile, una shot suggestiva e perfettamente IC. Insomma, non posso che farti i miei complimenti.:3
A presto!