Ciao!
Parto con la parte antipatica della recensione, la mia analisi sintattica: ho notato degli errorini nella punteggiatura - come ad esempio la virgola dopo il ma e non prima, come dovrebbe andare in realtà; altri tratti dove mancano le pause e la narrazione si blocca sulla scia di un respiro troppo lungo. Nulla di grave, ma magari con una revisione più approfondita poteva essere notato. Good job, a ogni modo stai migliorando.
Ora veniamo alla parte introspettiva: mi è piaciuta la scelta della prima persona, perché caratterizza spesso i pensieri così brevi e fugaci che corrispondono a uno sprazzo di vita all'interno della trama - o comunque della psiche del personaggio; rende l'atmosfera più intima, il che non è un mali in questo caso. Vorrei solo fare un appunto: anche se inconsciamente lo sa, Gojyo stesso non ammetterebbe mai a se stesso di ver sbagliato, neppure in questo caso, poiché consapevolmente in potenza, comprendendo l'errore e i suoi limiti, egli decide di allontanarsi dal gruppo per svariati motivi, tra cui quello di non gravare su di loro in alcun modo con le sue scelte. Trovo che forse, questa parte un poco arrendevole, non sia prettamente in linea con il pensiero del mezzosangue, almeno in quel momento, eppure confesso che forse, in un secondo tempo, avrebbe potuto ammetterlo. Il discorso è un po' controverso, per questo taglio qui l'appunto, ci tenevo solo a farlo presente, perché leggendo una cosa simile mi è venuta in mente l'introspezione di un'introspezione - come se il narratore onniscente entrasse nell'introspezione in prima persona per puntigliare sulla questione che lui stesso lascerebbe in sospeso.
Considerazioni personali: la parte centrale è forse quella che preferisco, ma credo che quella iniziale, desaturata dal problema di punteggiatura, potrebbe quasi batterla. Interessante il finale, peccato però che trovo sia in linea con discorso dell'introspezione dell'introspezione.
Alla prossima!
Xoxo |