No, guarda, in realtà... "Grazie" è una parola che strappi via a me. Anzi, non so neanche se sia la parola appropriata. A dire il vero non è piacevole quello che questo scritto scatena in me. E'intenso, molto.
Sono sempre stata anch'io del parere che i suoni di molte parole inglesi non diano soddisfazione; in particolare, credo che abbiano un bagaglio di sinonimi e parolacce troppo scarso. Eppure, sulla parola "mistake" non avevo mai riflettuto. Allo stesso modo, non avevo mai visto la realtà dei tagli come una sorta di pagamento di un debito.
Già, la conosco, questa realtà. So quanto se ne parli e quanto non se ne parli, so quante cazzate si dicano sul suo conto, e la risata amara che mi viene spontanea quando sento i ragazzini che si autoproclamano "emo" e, sorridenti, raccontano agli amichetti quanto sono bravi a tagliarsi. Ma del resto siamo tutti abituati a realtà che vengono sporcate dalla gente, che ne parla a sproposito.
Io personalmente, la vedo come una ricerca di conoscenza profonda di se stessi, del proprio modo di reagire, fisico e psicologico, di fronte a una ferita inflitta da se stessi. Nessuno potrà mai toccarti come ti tocchi tu, nessuno potrà mai ferirti come ti ferisci tu. Per me è di questo che si tratta.
Niente, volevo solo lasciare traccia del mio parere. Oltre, chiaramente, ai miei apprezzamenti per quello che hai scritto. Sono affezionata al nome Amelia visto che è la protagonista di una storia che sto scrivendo da molto tempo, ma mi piace molto la forza e l'amarezza che contraddistinguono la TUA. Gli stessi elementi che trovo all'interno dei tuoi scritti, e che conquistano la mia attenzione. Sì, ti ho letta, ti leggo, ti leggerò ancora.

semplicemente dolorosa, ma anche molto, molto dura, tanto da renderla una storia profonda e bellissima! non bella come le storie d'amore, in cui tutti sono felici, bella come la realtà. ma la realtà non è bella...allora, come fa questa storia ad essere bella? è bella perchè esprime la realtà, realmente. non attraverso gli occhi di un bambino o di un adulto. no, attraverso gli occhi di una persona che soffre, ma che riesce a sorridere dei suoi errori. per questo è bella. perchè la vita è fatta di errori e se non sai ridere di quegli errori, come fai a vivere?
è perversa come recensione, ma lo penso veramente, anche perchè io non so ridere dei miei errori. brava!

E' dura, dolorosa... E proprio in questo sta la sua bellezza. Brava, non è decisamente un tema facile quello che hai deciso di trattare!

E' dura, dolorosa... E proprio in questo sta la sua bellezza. Brava, non è decisamente un tema facile quello che hai deciso di trattare!

La sento sincera e reale, viva, eppure lontanamente struggente, dolorosa. E' molto bella.

Mistake, suona meglio in inglese che in italiano, hai ragione. Hai scritto benissimo, mentre leggevo la storia sembrava viva, ho visto davvero il sangue cadere in piccole gocce sul lavandino, mentre la protagonista si sorrideva allo specchio. Sarà perchè anche io ho fatto grandi errori nella mia vita e come lei li ho coperti con dei nuovi. forse ora sto imparando a non farne più. Baci. PS grazie x avermi inserito tra gli autori preferiti.

Beh, forse è più facile fare così... Evidentemente la protagonista si aiuta così... Hai proprio ragione, è un grande Mistake... Beh, mi ha rattristito, però mi è piaciuta...:)