Libs ♥
Appena ho beccato il link su Facebook, mi sono precipitata. Il perché, suppongo, è scontato: Wolfstar. Una delle mie ship preferite (o forse dovrei dire la seconda e ultima preferita, stop. LOL!)
Pecco di presunzione dicendoti che moi si sente un po' responsabile di questa tua nuova quasi-ossessione? È che quando ho letto le note finali mi è tornata in mente la tua recensione al penultimo capitolo di Anon, quando mi dicesti che la Wolfstar, prima, non ti piaceva granché.
*Costruisce castelli in aria che Libs smonterà dicendole semplicemente che sì, è una dannata presuntuosa*
Ma quale che sia il motivo... *estrae striscioni e bandierine* BENVENUTA! No, siriusly, tu devi assolutamente scrivere altre Wolfstar se il risultato è questo. Cioè, non è che devi, mica è un ordine, dovresti, meglio... Oh, insomma, ci siam capite, no? :3
Ma basta ciarlare e passiamo a recensire.
Permettimi di dirlo: io adoro le ripetizioni volontarie nella storia, di quelle che servono ad accentuare il concetto, come un climax crescente. E quel "Ho sete, Sirius" mi ha distrutta ad ogni rigo, sapevilo.
Perché ad ogni "Ho sete, Sirius" emergeva la fragilità di Remus, il suo bisogno di Sirius, la sua dipendenza da lui anche per una cosa banale come un bicchier d'acqua. E forse il senso sta proprio qui: procurarsi un bicchiere d'acqua è una cosa semplice, ma per Remus diventa un ostacolo insormontabile - accentuato dalla debolezza - ed è costretto a ripiegare su Sirius. Questa piccola dipendenza è solo la punta di un iceberg, di una dipendenza - mi piace pensare - molto più forte, profonda e radicata.
E poi c'è Sirius. Un Sirius arrabbiato, di una rabbia magari irrazionale, magari stanca, una rabbia indirizzata a Remus, alla sua maledizione, a se stesso, a tutto.
Ma è una rabbia che dura per lo spazio di una camminata. Perché dopo subentra l'affetto, il suo non poter fare a meno di restargli accanto, pur sapendo che il plenilunio si ripresenterà puntuale ad ogni mese, portando con sé nuove ondate di disperazione, rabbia e ululati feriti, per citarti.
Sai, c'è stata una frase che mi ha colpita molto, che poi è anche l'essenza stessa di Sirius: "Mai potrebbe smettere di preoccuparsi, mai di ferire da cane e lenire da uomo.".
Ed è proprio così, dammit. Qui traspare perfettamente l'amarezza di Sirius-Felpato nel dover trattenere, a suon di morsi, Remus dal farsi del male, nonché le attenzioni che Sirius-ragazzo deve dedicare a Remus-ragazzo-ferito-e-debole quando sorge l'alba.
E no, mai potrebbe smettere di preoccuparsi: perché più odia quella sua maledizione, più non può tenersi lontano da Remus, per amicizia o per amore.
Insomma, Libs, una gran bella Wolfstar, nonché un primo tentativo perfettamente riuscito.
Perciò, t'avverto: mi aspetto altre storie così. Insomma, ci conto. :3 ♥
Bon, il mio dovere (e piacere) è compiuto e sicuramente avrò scordato qualcosa, ma va bene ugualmente.
Ci ribecchiamo presto!
Un abbraccio,
Sara. |