Ciao bella!
Premettendo che HO SCELTO IO DI INIZIARE A LEGGERE LA TUA STORIA, adesso non è che me ne pento, è che sono rimasta un po' delusa.
Ho dei consigni da darti, comunque:

1- allora, questo è il primo capitolo, giusto? E come tale dovrebbe essere mooolto più lungo.
2- la grammatica e il lessico sono scorretti, ad esempio: quando scrivi un tema o una storia in classe come compito di italiano, se fai questo genere di cose, ovviamente non scrivi:"Lucia: Allora, domani usciamo?", ma scriverai: Lucia si girò verso di me e mi chiese se il giorno dopo saremmo uscite insieme. Oppure: << Domani usciamo?>> mi chiese Lucia ... cioè, capisci che intendo?
3- LA STRUTTURA DEL CAPITOLO: la scrittura deve essere più grande, e devi lasciare spazio tra il capitolo e il testo, ma anche tra una righa e un'altra, non dico TUTTE, ma qualcuna.
4- Anche con la punteggiatura sei messa male, ho riscontrato parecchi errori.
5- Fai succedere anche tutto troppo in fretta, CALMA I TEMPI, fai durare le conversazioni più a lungo.
So che non dovrei farlo, ma adesso ti scrivo il capitolo corretto, da me.

Capitolo uno.

Ero nella mia stanza quando mi arrivò un messaggio, ma non lo lessi subito, volevo finire di sentire la dolce voce di Justin Bieber, il mio idolo, cantare. Sentii un paio di canzoni, prima di togliermi gli auricolari e riporli ordinatamente nel cassetto.
Mi misi a leggere un librò, e, solo quando mi arrivò un messaggio, mi ricordai di quello che avevo ricevuto tempo prima e che non avevo letto. Presi il telefono: due messaggi da Waliyha, la mia migliore amica, conosciuta tramite uno stupidissimo computer.
Apri i due messaggi e tutti e due recitavano la stessa cosa:
" Ci vediamo oggi?Non vedo l'ora di vederti per la prima volta! "
Ero felicissima, quel pomeriggio avrei finalmente potuto conoscere colei che mi faceva stare bene anche a chilometri di distanza.
Si, perchè prima abitavo a Palermo, in Italia e, per il lavoro di papà mi ero dovuta trasferire a Londra.
Risposi allegra al messaggio:
"Ma certo, Wali. Ci vediamo alle quattro davanti al London Eye. Avrò legato al collo un foulard viola, così mi riconoscerai."
Iniziai a saltare per tutta la camera, urlando, così tanto da far entrare in camera i miei due fratelli: Marco e Andrea, uno più stupido dell'altro.
<< Cosa succede? >> esclamarono in coro.
<< Niente, oggi mi vedrò per la prima volta con Waliyha. >> risposi pimpante.
Al suono di quel nome, Marco, diventò tutto rosso.
A quanto mi aveva raccontato Andrea, Marco, aveva parlato più volte con Waliyha e la definiva il suo amore platonico.
<< Yuuh?Marco?! >> gli passai una mano davanti agli occhi, risvegliandolo dallo stato di coma totale in cui era caduto.
<< Si? >> rispose.
Io e Andrea ridemmo, Marco non aveva una semplicessima cotta per la mia migliore amica, ma ne era proprio innamorato.
<< Che ridete?! >> sbottò, poi. << Scendete a tavola, il pranzo è pronto! >> uscì, sbattendo la porta alle sue spalle.
Presi a braccetto mio fratello e insieme scendemmo fino in sala da pranzo.
Mamma, aveva cucinato pollo e patate, il mio piatto preferito.
Inutile dire che in pochi minuti spazzolai via tutto.
In fondo io ero così: amavo il cibo, soprattutto i cosidetti 'cibi spazzatura'.
Durante il pranzo, annunciai a tutta la mia famiglia ciò che avrei fatto quel pomeriggio.
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Finito di mangiare salii in camera, dove presi il portatile ed entrai su Twitter, twettando:
"Meno di un'ora e ci vedremo." Taggando Waliyha.
Navigai un po' in rete e poi iniziai a prepararmi: un jeans stretto, una maglia a mezze maniche bianca, ai piedi le mie adorate Converse e al collo il foulard viola. Presi la borsa, salutai mia madre, che era intenta a pulire la cucina, e mi avviai con un quarto d'ora d'anticipo al London Eye.

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Ecco qui, come, più o meno, dovrebbe essere il capitolo. Adesso potrai anche segnalarmi, ma ti consiglio vivamente di prendere in considerazione ciò che ho scritto e spacciarlo per tuo.
Spero tu non te la sia presa, e, se continuerai la storia, al prossimo capitolo!
Scusa per la cattiva recensione,
Gaia.

P.S VORRESTI PASSARE DA ME?HO APPENA PUBBLICATO IL PROLOGO DI UNA STORIA. SI INTITOLA I NEED YOU.