Oddio fiubi, è stupenda.
Mi spiace che nessuno abbia commentato questa storia, ma questa sezione spesso passa inosservata.
Allora, innanzitutto mi è piaciuta moltissimo la tua idea delle "fasi" che scandiscono gli ultimi giorni della vita di un uomo (quando questo sa di dover morire).
E poi hai toccato un tema che in pochi hanno affrontato... i condannati a morte ci sembrano sempre degli uomini quasi "distanti" da noi, che hanno commesso cose orribili.
Invece non sempre è così, anche oggi, in america, sono state condannate delle persone che poi non avevano fatto niente. E questo si è scoperto solo dopo la loro morte.
La figura di Edward mi è piaciuta moltissimo. È un uomo che ha più nulla da perdere, che per questo ragiona con lucidità e sa cosa sono gli uomini, come sono. Sa di dover morire ma è tranquillo. Non rifiuta l'idea e non ha fretta.
Anche l'incontro con la sorella mi è piaciuto. Lui la odia, la odia, ma quando la vede non può fare a meno di volerle bene. La odia perchè ha bisogno di prendersela con qualcuno, non può concepire il fatto di dover morire.
Ha bisogno di odiare, e dato che suo padre è già morto odia la sorella e la madre, perchè hanno sprecato la benchè minima possibilità che lui potesse sopravvivere.
Almeno, questo è il messaggio che ne ho tratto io. =P
Complimentissimi Ilaria, il tuo stile mi piace veramente.