*rullo di tamburi* Ciao, ebbene si sono ritornata!
Wow...
Mi hai colpito molto, sei riuscita ad esprimere non solo cosa penso che pensasse John di se stesso, ma anche ciò che pensi tu e soprattutto ciò che penso io. Tutta l'idea che mi ero immaginata della figura di John Lennon in quella fase complicata della sua vita è stata riassunta impeccabilmente, con uno stile azzeccato, misurato e conciso nei punti giusti.
Tanto che, quando di notte non riesci a dormire, accanto a Cynthia, che è proprio vicina a te, sì, ma sembra così distante, se allunghi la mano non riesci a toccarla. E anche se ci riuscissi, lei non le sentirebbe, le tue dita che le accarezzano delicatamente la mano. E non ce la fai proprio a sentirti reale.
E' molto bello (scusa per il termine banale) questo passaggio, è in parallello con la canzone, Nowhere man, tra l'altro una delle mie preferite dall'album Rubber Soul,
e da proprio l'idea di John come un fantasma, inesistente e irreale.
Poi la chitarra e Paul, gli unici pilastri a sorreggerlo, nonostante il tempo e nonostante tutto. E infine la certezza che "loro" saranno sempre accanto a John dà un tono commovente e così... reale.
Mi hai lasciato positivamente impressionata, è stupenda.
Swaying_Daisies |