"Chi vola più in alto degli altri è sempre lasciato solo."
In un mondo silenzioso e sprezzante come quello in cui siamo costretti a vivere ogni giorno,talvolta pare che a nessuno importi se le crepe radicate dentro di noi minacciano di rompersi definitivamente oppure no.
Il tuo breve racconto ha riassunto in sé la condanna che questa esistenza porta con sé. Ma la cosa sorprendente è l'altruismo,la compassione,la pietà che questa ragazza mostra verso il resto del mondo: ha donato a tutti i suoi sogni,le sue speranze,i suoi ideali,nonostante fosse stata ignorata nel silenzio più abissale.
Ci sono attimi,però,in cui la fiducia che abbiamo in noi stessi svanisce totalmente e siamo dimentichi di quanto possiamo essere spettacolari e stupefacenti. E anche se ci spezziamo,prima o poi,nulla impedisce che da quei frammenti seminati nella terra possa nascere qualcosa di ancora più alto e profondo,come un'eredità di noi stessi che lasciamo a quel mondo colpevole di averci indifferentemente disprezzato,come è successo alla tua protagonista.
Cosa voglio dire con tutta questa tiritera pseudo-poetica trita e ritrita?
Che siamo più speciali di quanto immaginiamo. La natura è stata meschina con noi: ci ha dato le chiavi di un grande potere,nascondendole dentro di noi di modo che non possano essere trovate né alla prima,né alla seconda e nemmeno alla terza volta che le cerchiamo con tutti noi stessi.
E' possibile raccogliere i cocci e formare una persona nuova da quelli?
Ecco,questa è una bella domanda.
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Dave. |