Recensioni per
The First Self-Injury
di Melinda Pressywig

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
12/01/14, ore 22:34

L'avevo detto che sarei passata a leggere questa storia, mi avevi incuriosita, e ora capisco perchè tu l'abbia definita una che ti ha permesso di fare un salto.
Pensa tu che sono passata da una favoletta che mi aveva fatto innamorare ad una storia completamente diversa. Immagina il trauma. 
Non mi aspettavo di trovare una storia così dura, così cruda.
Eppure, così efficace, mi ha fatto rabbrividire e soprattutto immedesimare, sei riuscita a farmi immedesimare. La smetti di ripetermi che sono brava, ma perchè, scusa, tu non lo sei? Sei stata bravissima, Melinda, ogni frase era perfetta, mi faceva entrare nell'atmosfera, mi faceva vedere la scena, mi riempiva di dispiacere. Ogni singola parola era al punto giusto, hai scritto tutto quanto benissimo, senza sbavatura, con lo stile crudo, terrificante e sofferente che ben si adattava all'argomento trattato. Tutto quanto perfetto, duro e violento, mi ha fatta rabbrividire.
Sul serio, sono molto sincera in questo. La storia è diversa da altre a cui mi sono abituata, favole, nonsense e introspettive, però dimostra che sei capace di destreggiarti tra tanti temi, tra svariati temi, e questo è un grande pregio.
Ho i brividi, e credo proprio che sarà una di quelle storie che leggerò spesso anche dopo averla recensita, tanto mi è piaciuta.
Sul serio, quanto si potrebbe dire su questo triste argomento? E' una realtà che purtroppo esiste, e tu sei riuscita a spiegarla. A spiegare il perchè, i vari stati d'animo che portano la persona a compiere questo gesto, il sangue che esce timido, che poi non si ferma, che poi va arrestato, il cuore che è già esaltato e ha bisogno di quello. E poi quella non sarà certo l'ultima volta,a costo di mutilarsi il braccio, è qualcosa di cui si ha bisogno, e tu, con una capacità introspettiva pazzesca, sei riuscita a farmi entrare in questo stato d'animo. Mi sono totalmente emozionata e immedesimata, ho i brividi.
Davvero, tutto scritto e descritto benissimo.
Perchè non ho scoperto prima quest'altra storia, avevo notato che aveva il rating rosso, però, boh... meno male che me ne hai parlato tu, meritava di essere letta, ed effettivamente affronta un tema forte, molto forte, che contrasta totalmente con le tue favole che come ben sai mi sono entrate da tempo nel cuoricino.
Non posso far altro che ringraziarti di cuore per averla scritta e avermi trasmesso tanto, e complimentarmi mille volte con te.
E mi odio perchè devo scappare che il mio tempo al computer è terminato, altrimenti sai quanto ancora ti potrei scrivere? E' una storia che mi ha catturata completamente, non credo di averne mai lette sull'autolesionismo, però... vedi, fai venire i brividi.
Tantissimi complimenti di vero cuore, è una storia che merita.
Bravissima sul serio.
Kiss! :)
 

Recensore Master
08/11/13, ore 10:28

È la terza volta che provo a recensire questa storia ma questa è la volta buona, me lo sento.

Mi è dispiaciuto solamente che alla fine della storia ti sia sentita in obbligo di giustificare la scelta del tema trattato ma comprendo l'inibizione.

Ma a quel paese i convenevoli, parliamo della storia. Il tema trattato ha sempre il suo fascino e di autolesionisti ce ne sono di tutti i tipi (per me in questa categoria ci rientrano anche quelli che s'iscrivono in ingegneria, ma tralasciamo). La povera protagonista è amorevolmente depressa, dove "amorevolmente" sta per "ha una depressione talmente potente da poterla tagliare a fette". Oltretutto, il suo autolesionismo è duplice: si taglia ed è anoressica. Sembra però che fino a questo momento non si fosse accorta di essere autolesionista, che quel "mangiare poco" fosse diventato la norma, che è la cosa peggiore. Una grande nota di merito va al modo in cui hai trattato i pensieri della protagonista, facendo percepire da subito il suo disagio: l'evoluzione dei suoi pensieri è palpabile e molto realistica.
I miei complimenti!
Ange

Recensore Veterano
24/09/13, ore 23:51

Notevole.
Ho trovato il tema dell'autolesionismo anche in altre storie e la cosa che più mi era spiaciuta era il fatto che mancasse quella scintilla che desse vita al desiderio di farsi del male. Quel qualcosa che unisca lettore e personaggio, insomma l'immedesimazione mediante la descrizione dei pensieri del protagonista o chi per lui. Qui non hai fatto quello sbaglio.
Dopo un inizio lento, misurato direi "goccia a goccia" (non per questo noioso, anzi) ecco che a metà la storia prende vita e io mi sono ritrovato a bermi frasi tutte d'un sorso, per capire il meccanismo dietro quest'azione apparentemente sensata. E per vederla poi compiuta.
Il fatto che dal dolore la protagonista riesca a trovare la forza per superare la tristezza (o almeno è così che la pensa sul momento) è qualcosa di conturbante, insomma la tua storia non è solo scritta bene, ma fa anche riflettere, proprio perché riesce a far immergere il lettore nel susseguirsi di idee ed eventi.
Quindi complimenti, mi è piaciuta davvero tanto.
Qualche appunto te lo farei su cose davvero marginali. Tipo la punteggiatura: c'è qualche punto e virgola di troppo nel mezzo, per esempio "Me ne sto qui, immersa totalmente nella vasca; con l'acqua senza schiuma, che mi arriva al collo..." secondo me starebbe meglio come "Me ne sto qui, immersa totalmente nella vasca, con l'acqua senza schiuma che mi arriva fino al collo...". Sembra più scorrevole, no? E cose così per tutta la storia.
Poi "crogiolarmi nel puro dolore" non mi piace molto. Tecnicamente "crogiolarsi" come significato ci sta, ma sarò io che lo associo a qualcosa di positivo e buffo, quindi mi pare stoni col contesto. Non so, magari "assaporare il puro dolore"?
Per il resto non mi pare di aver nulla da ridire. Mi è piaciuta la profondità che hai saputo dare alla storia e anche le immagini con cui le hai dato vita. Il contrasto fra il sangue e il riflesso pallido della ragazza allo specchio, per esempio.
Quindi complimenti, alla prossima!

Nuovo recensore
01/06/13, ore 18:13

posso dire che questo tuo primo capitolo mi é piaciuto molto, é diverso da tutti quelli che ho letto fin ora, spero che continuerai perché ormai sei riuscita a incuriosirmi, scrivi molto bene
Baci Mia xx.

Recensore Veterano
29/05/13, ore 19:49

Buonasera, mia carissima!

Che dire: bravissima, i miei complimenti. Hai analizzato attentamente e in modo impeccabile un fenomeno terribile come quello dell'autolesionismo. Il dolore come "scossa" per scuotersi dal nulla più apatico e destabilizzante, descritto in modo pulito e senza errori.

Vai fiera di questo brano, perchè merita parecchio.

Alla prossima!

Recensore Junior
10/05/13, ore 20:39

Bellissima! Questa vola tra i preferiti!
Bellissima :) hai protratto il dolore dall'inizio alla fine, anzichè in un unica esplosione finale, e si riesce ad avvertire la rassegnazione della protagonista.
Scene e pensieri sono descritti così bene che sembrano quasi esser stati vissuti più di una volta (d'accordo, non lo sono) e poi c'è quella frase che ti suggerisce quanto sia difficile trovare una via d'uscita durante i momenti di profonda depressione: ""come se non bastasse sono maldestra, e le conseguenze, in questo caso, sono irreparabili. "
E sbang, peggio di una badilata in faccia ti accorgi che la protagonista non potrà più tornare indietro: lo farà, ma resta ancora il dubbio sulla gravità del gesto. Poi arriva una descrizione sconcertante, ben fatta :)
Al secondo taglio capisci che ormai è andata e, alla fine del racconto, dopo l'ultima frase, chi legge sta ancora a pensare "ma perchè?" e a rievocare le immagini che hai descritto :)
bella, bella!
Complimenti!

Recensore Master
28/04/13, ore 09:37

Salve! Vedo che finalmente ti sei decisa a pubblicare la tua raccolta di Angst, il che mi fa particolarmente piacere, perché ero curioso di vedere quale sarebbe stata la tua versione dei prompt e far sì che io possa commentarli! Bene,dunque. L'inizio è del tutto normale, una ragazza che si fa il bagno in vasca e pensa alla sua vita triste, ma poi fa cadere "accidentalmente" (non credo proprio che lo sia) il vetro col sapone e quindi si taglia le vene in una scena che se la immagino mi fa impressione! Ma è come dovrebbe essere: la tua one shot è piacevole e ben scritta, all'inizio la depressione della ragazza arriva quasi malinconica, e poi questa si trasforma in dolore fisico, che però non è la risposta alle sue domande: anzi, credo che abbia peggiorato la situazione! Comunque, complimenti per questo tuo scritto, è stato davvero emozionante! ben fatto!