Recensioni per
Accanto a un bicchiere di vino
di _Trixie_

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
09/05/13, ore 19:35

Se avessi una costanza nel recensire, direi che sono estremamente in ritardo nel recensire questa shot, ma vedrò di fare del mio meglio... dunque iniziamo!
La poesia iniziale mi piace, ed è sicuramente legata a quello che hai scritto, quindi complimenti per la scelta e per le tue ormai risapute conoscenze nel campo dell'ovunque ;) Ma a parte questo, tutto quello che hai scritto è molto bello (che novità, dirai), ma è bello sul serio, perchè ti colpisce, ti fa riflettere, è una di quelle storie che ricordano la vita di tutti i giorni... 
Nel descrivere le sensazioni di Callie, hai descritto perfettamente i sentimenti che tutti noi proviamo, la tristezza di fronte ad una perdita, la speranza di un ritorno, il dolore di un addio... Il continuo tic-tac delle lancette dell'orologio e Callie che conta continuamente in modo ormai automatico e ossessivo le ore, i minuti e i secondi dall'ultima volta che ha visto Arizona, ricoprono la storia di malinconica, che tu ha descritto molto bene. Di fronte ad un vuoto enorme, come la partenza di Arizona, Callie si ritrova spiazzata, non sa più andare avanti, non sa che fare o dove andare, e questo è certamente quello che succede quando ti allontani da una persona a cui tieni veramente. Ci sono gli amici, è vero, che cercano di starti accanto e di farti ritornare alla vita, senza di lei, senza più quella persona per cui daresti la tua vita... ma lei non aspetta altro se non il suo ritorno...perchè, come hai detto tu, il dolore non è il mal di testa dei postumi da sbornia, non è l'odore di alcol sulla pelle...il dolore è la sua assenza, la paura che questa persona non torni più, o che ti abbia dimenticata, o sostituita. 
Per questo sono convinta del fatto di tenersi ben strette le persone insostituibili, indimenticabili, meravigliose, le persone che, dopo tutto, decidono di restare, decidono di non abbandonarti e di fare di tutto per te... le persone per le quali daresti la vita, per le quali faresti di tutto, di tutto pur di vederle felici, perchè loro si meritano il meglio, loro sono il meglio. Perchè senza queste persone non si riesce ad andare avanti. 
Complimenti per la storia, e anche se lo sai che a me non piacciono le cose tristi e malinconiche, questa storia mi è piaciuta davvero tanto! Bravissima amore, alla prossima!
K. <3

Recensore Veterano
01/05/13, ore 20:50

Tic-tac, tic-tac, tic-tac....sono in ritardo, con la recensione, lo so, ma la scuola non mi lascia un minuto libero, tra interrogazioni, simulazioni d'esame ecc ec...Quindi molto probabilmente in questo periodo recensirò in ritardo molto tue storie :)
Casualmente, il giorno prima che postassi questa tua shot, anche io stavo ripensando alla settima stagione, che coincidenza :)
E parlando di questa storia...molto molto bella. C'è dolore, speranza, tristezza, follia...insomma non manca davvero nulla, e tutte queste cose sono mescolate insieme e danno un risultato perfetto. L'idea di far contare a Calliope tutti i secondi che erano passati dall'ultima volta che aveva visto arizona, è stato di grande effetto, soprattutto perchè conferisce quel tocco malinconico in più...e poi ci sono delle frasi così diciamo belle, anche se hanno un significato doloroso, ad esempio :
"Tic-tac. Tic-tac. Tic-tac.
Duecentosedici ore, otto minuti e diciassette secondi.
La vicinanza di Mark può colmare il vuoto lasciato dalla partenza di Arizona per qualche minuto.
Ma per quanto una stella possa essere bella e fulgida, non potrà mai sostituire ciò che il Sole è per la Terra."
Povera Calliope, la partenza di Arizona non le ha fatto bene, anzi, è tornata ad essere quella persona triste e cupa che era prima che incontrasse la bella pediatra bionda.
E poi si sa, nei momenti di diffocltà, ci sono gli amici che cercando di darti una mano...ed ecco quindi Mark: devo dire che ce la mette tutta per aiutare la sua amica, ma come giustamente Calliope dice, lui non è Arizona, e non potrà mai sostituirla...nemmeno per un secondo .
"Dopo duecentosessantasette ore, ventitre minuti e quarantaquattro secondi dall’ultimo sguardo che le avevo lanciato, il ricordo del nostro primo ballo non poteva che essere una nuova stilettata nel bel mezzo del cuore".
Bella la scena in cui sono nel bar, da Joe,e sinceramente sono stata contenta che Callie non si sia lasciata diciamo sopraffarre da Mark e dalle sue belle parole, per questo quando Calliope dice che il suo corpo gelava vicino a quello di Mark, sono stata felice ( ahahahah ) . Un pezzo che mi ha fatto poi riflettere è questo :
«Arizona se ne è andata. Smettila di contare i secondi e smettila di credere che ci sia ancora un Callie e Arizona, perché non c’è più. E tu devi tornare a vivere e a lasciare il segno della tua presenza».
Le sue parole mi paralizzano all’istante. Non aveva mai osato parlare così schiettamente del fatto che Arizona se ne è andata e che probabilmente non tornerà più. Anzi, sicuramente non tornerà più.
Inspiro, inspiro fino a che i miei polmoni minacciano di scoppiarmi nel torace e poi espiro.
«Ok» dico semplicemente.
«Callie, scusa, io non…»
«Va tutto bene, Mark, guardiamo le televendite» lo rassicuro stringendogli una mano.
Cammino per il mondo senza lasciarvi alcuna traccia, cammino per il mondo ed è come non camminare affatto, cammino per il mondo senza di lei. E senza di lei non voglio camminare.
Allora Mark è stato indelicato, ma in questa parte mi è piciuto : capisco il suo voler proteggere la sua migliore amica, capisco il suo preoccuparsi per lei : Callie si stà lasciando andare, vive nel passato e , per fortuna che Arizona è tornata, altrimenti le cose si sarebbero messe davvero male per lei.
"
Non è per la sbronza o per aver dormito con i vestiti della sera prima, non è per il dolore sordo che mi pervade il corpo o l’orribile odore di alcol della mia pelle, no, non è per nulla di tutto ciò che sto male.
È per Arizona. Per Arizona che manca.
E fa male, perché Mark ha ragione. Non c’è più alcun Callie e Arizona.
Mi siedo sul bordo del letto, guardo l’orologio sul comodino.
Tic-tac. Tic-tac. Tic-tac."
Parte più bella dell'intera shot : ripeto ancora una volta, povera Calliope ! Il modo in cui cerca di aggrapparsi ai ricordi che ha di Arizona, il modo in cui tenta di non crollare, di restare viva anche se il suo cuore è salito su quell'aereo e ha seguito Arizona fino in Africa...davvero questa shot mi ha lasciato senza fiato.
davvero bravissima e ancora complimenti :)
Alla prossima recensione, che prima o poi arriverà :)
Irene :P

Recensore Junior
29/04/13, ore 15:41

Era una così bella giornata...gli uccellini cinguettavano....e io ero...felice, va beh non felice-felice, ma ero normale, era una normale giornata di primavera!
Poi ho detto: "Leggiamo qualcosa!", noto che tra i miei autori preferiti c'è un aggiornamento che non avevo visto.
Il titolo mi attira, apro la storia senza leggere l'introduzione (tuttora la devo leggere), la poesia mi piace tantissimo e quando mi accorgo che parla di Africa è troppo tardi, ormai ho iniziato a leggere e non posso fermarmi.
Uno ci spera, fino alla fine, che magari sul finale questa tristezza venga risollevata, ma no. Più vai avanti più è peggio.
Il sole che splende fuori lo senti lontano e freddo, gli uccellini smettono di cantare, o magari sei tu che sei entrata in un mondo tetro e silenzioso, il cuore comincia a pompare a mille, vorresti smetterla, ma non ce la fai, gli occhi continuano a scorrere sullo schermo.
Perchè questa storia ti ha catturato, è riuscita a catturare ogni fibra del tuo corpo. Ti ha fatto smettere di respirare, e aspetti il prossimo respiro insieme a Callie, non c'è un orologio vicino, c'è solo il cuore che scandisce i secondi, ma neanche troppo bene visto che ormai è impazzito.
All'inizio ci hai anche provato a dire: "Oddio Mark ti odio, so come andrà a finire, lasciala stare!" Ma poi, andando avanti, i tuoi sentimenti per lui, semplicemente son diventati secondari, perchè tutto il tuo essere è stato proiettato sul dolore di Callie,come solo pochi autori riescono a fare!
Quindi, tanti complimenti, perchè te li meriti sul serio, è qualcosa di perfetto tutto ciò, e lo dico ancora con gli occhi lucidi e un magone che non riesco a scacciare.... :)
Ora vado a leggere l'introduzione, ancora complimenti!
Lara (Recensione modificata il 29/04/2013 - 03:44 pm)

Recensore Master
29/04/13, ore 10:51

Ciao, sappi che questa shot mi è piaciuta così tanto che non so proprio da dove iniziare per recensirla, per scriverti qualcosa di sensato, perciò ho deciso di riportare i passi che mi sono sembrati più significativi e di commentarli uno per uno.

"All’aprirsi di ogni porta, allo squillare di ogni telefono, al suono di ogni campanello, spero sempre che dietro ci sia Arizona, con le sue fossette e i suoi capelli morbidi.
Ed ogni volta è un piccolo ago che mi punge il cuore, facendone zampillare gocce di sangue(...)
La vicinanza di Mark può colmare il vuoto lasciato dalla partenza di Arizona per qualche minuto.
Ma per quanto una stella possa essere bella e fulgida, non potrà mai sostituire ciò che il Sole è per la Terra".
Questa parte è pura poesia, sei riuscita aa rendere il dolore psicologico di Callie sino a farlo diventare quasi fisico a scavare nella psiche della donna sino a svelarne gli angoli più reconditi, quasi un viaggio interiore nella sua mente. Un'ottima introspezione, non c'è che dire! Per quanto riguarda il paragone Arizona/Mark, Sole/stella, ti faccio i complimenti perchè è un'immagine davvero efficace.

«Alla tua bellezza, Torres!» esclama, facendo un brindisi nella mia direzione.
Sorrido scuotendo la testa.
«Non sei obbiettivo nei miei confronti, Mark» lo rimprovero blandamente.
«Perché ti voglio bene?»
«Perché mi vuoi bene».
«Forse» ammette, facendo oscillare il gin rimasto sul fondo".
Ho adorato Mark in questa shot, sarà perchè l'amicizia tra lui e Calliope era qualcosa di esilarante, sarà perchè si sente la mancanza dei loro battibecchi affettuosi e delle reciproche prese in giro, non so.
Comunque la loro amicizia supera persino quella tra Mark e Derek, almeno secondo me.
Ed in questo momento servirebbe anche a me un amico come lui ...


E perché hai una lampada in mano?»
«Arma di difesa, le mazze da baseball sono nel tuo appartamento. Dammi qua» aggiunge, avvicinandosi e togliendomi tutto di mano.
Questo scambio di battute è esilarante, divertente, perfetto, un vero tocco di classe alla shot!

"Questa notte Mark si è addormentato con la testa sulle mie gambe, mentre io mi sono sorbita una televendita dopo l’altra, costringendomi a non contare più il tempo che passa, il tempo che mi allontana dalla sua ultima immagine di lei".
L'insonnia è davvero qualcosa di insopportabile ed io ne so qualcosa, il sentire il rumore delle lancette dell'orologio che lentamente scandiscono il passare del tempo, il sapere che tutti gli altri stanno dormendo e che sei solo tu, da sola, in piedi con te stessa e i tuoi pensieri ...
Povera Callie, la nostalgia di Arizona si fa sempre più greve e difficile da gestire.

«Ho detto a tutti che oggi è giorno del tuo onomastico» spiega Mark, con un’alzata di spalle.
«Joe te l’ha offerto per il tuo onomastico, Santa Callie da Seattle» specifica sarcastico.
«Vengo da Miami» ribatto, giocherellando con il piccolo ombrello verde tolto dal bicchiere, che vuoto in un solo sorso.
Premetto che sono abbastanza certa del fatto che non esista nessuna Santa Callie, ma, come ha aggiunto Mark ironicamente, possono sempre fare Santa lei ...
Comunque l'idea della festa a sorpresa per l'onomastico è stata davvero carina e Mark deve aver cambiato idea riguardo alle feste a sorpresa visto che era fermamente convinto che fossero una pessima idea ...

Al settimo iniziai a parlare veramente a vanvera.
«Mark, te lo giuro! Se innaffi le rose con il vino, quelle cantano!»
«Mi stai prendendo in giro!»
«No! Però deve essere vino rosso, italiano!»
Ho letto la bellissima poesia iniziale, perciò credo che tu abbia preso l'idea delle rose innaffiate con il vino da lì, anche se, dette da Callie ubriaca, rendono la scena quasi comica, anche se di una comicità amara, triste, di una sbronza allegra per dimenticare i problemi quotidiani. Anche qui, sei stata bravissima!

Quando ho smesso di respirare?
Trecentosettantanove ore, sei minuti e due secondi.
Arizona.
Tic-tac.
Arizona
Il finale è stupendo, meraviglioso, doloroso, triste, assomiglia ad un risveglio, un risveglio brusco e tormentato, una presa di consapevolezza nei confronti dei propri sentimenti.
In fondo, ammettere di avere un problema, è il primo passo per cercare di risolverlo o almeno così si dice.

Alla prossima
Luisa
(Recensione modificata il 29/04/2013 - 10:53 am)

Recensore Junior
27/04/13, ore 01:30

mi è piaciuta la storia e in paricolar modo il modo in cui l'hai scritta...le parti in cui scandisci il tempo con "tic-tac-tic-tac" mi fa sentire l'ansia al punto giusto! :)

Nuovo recensore
26/04/13, ore 22:41

Wow, semplicemente wow. Adoro come scrivi, ti seguo da un pò ed ho letto un pò di tue cose, anche se non ho mai recensito.
Mi piace davvero un sacco come scrivi, il ritmo è davvero coinvolgente, mi prendono un sacco le tue storie.
Complimenti, sia per le storie che per i banner che fai ad Herm xD