Eccomi qui: fazzoletti alla mano, sguardo vigile diretto allo schermo, pronta a recensire.
Dopo il tuo commento mi sono incuriosita ed ho pensato di fare un salto e… sai che ti dico? Sono contentissima di averlo fatto, altrimenti mi sarei persa “’sta cosa” che dovrebbe essere denominata come “capolavoro”.
L’idea è spettacolare e messa nero su bianco in modo esemplare.
Ciò che mi ha interessata molto, di questa storia, è il rapporto fra Angelina e George, quello di completamento. Insomma, della loro relazione si sa poco e niente mentre tu sei riuscita a spiegarla in due – magnifiche – parole ed il tutto è molto IC e realista.
Dopo questa osservazione passiamo alla Flashfic in generale.
Va bene se ti dico semplicemente che i fazzoletti mi sono serviti? Mi sono messa a piangere come una fontana. Ç___ç
È stato tutto molto graduale: un inizio che sa di malinconia e tristezza e che, infine, sfocia nel dolore e che come un pugnale dà il colpo di grazia al lettore – me compresa.
George è maledettamente IC a mio parere, una persona che soffre, una persona che ha un vuoto incolmabile.
Ah, e non ho potuto non trovare perfetto nemmeno lo scenario, quella città di maghi che si ritirano per commemorare una guerra le cui ferite bruciano ancora.
Anche il titolo è appropriato e l’impaginazione mi pare perfetta (sarà che è quella che usa anche la sottoscritta xD) anche se questa è un’opinione personalissima. ^^
Bene, ed adesso la smetto di annoiarti. (:
Baci,
Dream. |