Chiedo umilmente perdono per non aver recensito i capitoli della tua long, ti prego di scusarmi. Ma ogni tanto mi dimentico. Comunque appena posso paaaasso.
Ok. Bene.
Prepariamoci psicologicamente.
Vuoi sapere come mi sento in questo preciso istante?
Esattamente come nei 22-23 marzo appena passati.
Sento un senso di oppressione lá dove ci dovrebbe essere il cuore, che comunque non sono così sicura di avere ancora, o almeno non in buone condizioni. Sento un vuoto in quel punto.
Mi sento debole, inutile, e incapace. Incapace di andare avanti senza di loro.
Ho gli occhi di nuovo gonfi di pianto. Proprio come allora.
Mi ero più o meno rasserenata, nel limite del possibile. Ma ci sono certi momenti, in cui sento davvero di non farcela. Momenti come questo, quando leggi certe storie che ti fanno venire i brividi e ti fanno ricordare.
E non sempre ricordare fa bene. Cioè mi spiego, non vorrei mai dimenticarli, ma mi fa male pensare a com'eravamo giusto qualche mese fa, ad esempio dopo l'uscita di conventional weapons.
Ma nonostante tutto, mi dico che devo riuscire ad andare avanti. Che DOBBIAMO riuscire ad andare avanti, insieme. Perchè solo così possiamo farcela, sostenendoci a vicenda.
Storie come la tua mi fanno sentire male e bene insieme.
Giá mentre stavo leggendo lo sentivo, quel senso di oppressione e di ansia. La sensazione che - com'era ovvio - la storia non sarebbe finita bene mi ha accompagnato per tutto il tempo.
E riuscivo a sentire la disperazione di Frank come se fossi stata io al posto suo, la sua incredulitá davanti al gesto di Gerard.
"Perchè?" È una parola che ho pensato tutto il tempo, un urlo straziante e silenzioso che rimbalzava nella mia scatola cranica. E non accenna ad andarsene nemmeno adesso.
Mi è piaciuto molto l'inizio, perchè ti catapulta nella situazione senza molti preamboli e--BAM! Ti senti disorientato anche tu come Frank, e cerchi di capire da dove venga tutto quel sangue e di chi sia.
In un certo senso lo sai giá, ma non vuoi accettarlo.
"Gerard si lasciò sfuggire un gemito di dolore e si accasciò a terra, contro il muro.
Il coltello gli volò dalle mani e cadde vicino i piedi di Frank, che sembrò risvegliarsi e realizzare ciò che era appena accaduto.
-NO!- un urlo disperato, un urlo di dolore. Frank si inginocchiò e si avvicinò a Gerard, circondandolo con le braccia e stringendoselo forte al petto. I suoi vestiti, le sue mani, tutto cominciò ad imbrattarsi del sangue di Gerard."
Questa scena. È così improvvisa e inaspettata.
Mi ha colpito moltissimo, e mi ha fatto venire i brividi. È un'immagine molto forte e sono rimasta sotto shock, con le lacrime agli occhi.
Perchè per quanto Frank faccia un disperato tentativo per salvare Gerard, lui fa un altrettanto disperato tentativo per non essere salvato. È forse quesa la cosa che mi ha fatto più male.
"Frank provò a fermare l’uscita del sangue avvolgendo un lembo della sua maglietta al polso sinistro, quello messo peggio, ma ormai era tutto inutile: la ferita era troppo profonda, la pelle prima così bianca e liscia completamente tagliata, strappata, sembrava quasi ridotta a brandelli.
Gerard se ne stava andando, il suo respiro era sempre più fioco e il suo petto si alzava e abbassava così piano che non si riusciva quasi nemmeno a vederlo.
-Non lasciarmi- Frank lo strinse ancora più forte e gli passò un mano tra i capelli, mentre gli alzava il viso e poggiava le labbra contro la sua fronte, -Non lasciarmi-."
Ahia. Ho sentito un crack in questa parte della storia. Era il mio cuore.
Pensavo che non potesse essere più provato di così, invece le fanfiction mi hanno insegnato che non c'è un limite alla sua spezzatezza(?????). Okay, non so parlare.
Comunque, la dolcezza del gesto di Frank mi ha fatto piangere.
Ma non piangere nel senso che sei triste mentre leggi e guardi il computer con gli occhi un po' lucidi.
Piangere nel senso vero e proprio del termine. Penso che la mia famiglia mi abbia definitivamente presa per pazza ma non è una novitá, insomma.
E poi, trovo perfetta l'idea di inserire la bambina alla fine del capitolo. È la speranza, la vita che "rinasce".
Io penso che la speranza, in situazioni come quella che abbiamo vissuto, ci sia sempre.
È nascosta bene in un cantuccio, ma c'è. Dobbiamo solo sforzarci di volerla davvero accettare.
Io spero davvero che loro tornino, un giorno. Ma non voglio farmi illusioni. Perchè illudersi significa soffrire di nuovo, come e più di prima.
E penso che tu questo lo capisca più di ogni altro, da quello che scrivi.
Però penso che dobbiamo comunque continuare a sperare, senza illusioni o pretese.
È inutile che ti scriva di nuovo quanto sei brava. Sei troppo modesta per volerlo accettare.....
BUGIA, TE LO SCRIVO LO STESSO.
Allora senti, è inutile che ti fai i complessi, dicendo che questa o quella ff/os fa schifo perchè non è vero.
Ti basti sapere che se riesci anche solo a trasmettere delle sensazioni quando scrivi, sei brava.
E allora non commento ancora dato che leggendo questa os ho provato anche troppi sentimenti.
Abbi pietá del mio povero cuoricino spezzato, insomma.
Sei brava. Punto.
Ah, un'ultima cosa. Grazie. Grazie per avere scritto questa storia e tutte le altre, perchè hai permesso a me e a molti altri di provare emozioni forti e davvero molto intense, non è da tutti.
Grazie ancora.
Un abbraccio stritoloso. (Recensione modificata il 29/04/2013 - 03:30 pm) |