Recensioni per
Il peso delle carezze mancate
di Keiko

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
06/02/15, ore 16:30

Che dire, ho tanta simpatia per entrambi i fratelli Greyjoy e mi è piaciuto davvero il modo in cui hai mostrato Asha nel tuo racconto. Una analisi introspettiva che la mostra sotto un altro punto di vista e che me la fa apprezzare ancora di più. Ciao!

Recensore Junior
12/04/14, ore 12:25

Ho semplicemente adorato questa storia! Sei riuscita a tirar fuori l'anima, la vera essenza di Asha, e l'hai messa nero su bianco con uno stile e un lessico a dir poco incredibili. Ho sempre ammirato la forza di questa ragazza e ora, dopo aver letto la tua ff, la rispetto ancora di più. Hai analizzato il personaggio in tutte le sue mille sfacettature e così facendo l'hai reso ancora più reale. Ti faccio i miei più sinceri complimenti.
A presto!
MrsLovett
 

Recensore Master
09/03/14, ore 02:24

Cara Keiko, 
i Greyjoy non sono trai personaggi che preferisco ma tu con le tue storie me li rendi meno antipatici e, anzi, mi aiuti a vederli in un'ottica completamente diversa, più matura. Questo ritratto di Asha, così come è stato per Theon, costituisce un'analisi multi sfaccettata e completa del personaggio, rendendo di più facile comprensione le scelte da lei compiute. Mi piace molto la parte in cui descrivi il cambiamento repentino della ragazza subito dopo la partenza forzata del fratello e il modo in cui a sua volta abbia dovuto chinare la testa e sopportare un destino durissimo ma che poi, con il tempo, abbia imparato a farsi rispettare e che infine sia stata lei a piegare gli altri, dimostrandosi l'erede più autoritario e determinato di Balon, probabilmente, seppur a caro prezzo - quello delle carezze mancate, appunto, ormai del tutto sconosciute
poiché dimenticate da anni.
Non sono andata oltre il terzo volume della saga ma mi aspetto grandi cose da parte sua, perché alcune donne di cui scrive Martin hanno una forza interiore davvero incredibile, e Asha l'ha anche fisica,
suppongo. 
Che altro dire? Leggerti è sempre un enorme piacere e lo faccio più che volentieri, quindi continua a
scrivere in questo fandom, va bene? ^^ 
Un abbraccio, 

Amy

Recensore Master
31/01/14, ore 11:43

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Keiko è un’outsider, accettiamolo.
Keiko è un’autrice che ai fasti e alla gloria del protagonista e dell’eroe un po’ vacuo, preferisce l’eterno secondo e l’ombra inquietante che si annida negli angoli delle storie.
"Il peso delle carezze mancate" è, a mio avviso, un ottimo lavoro di caratterizzazione svolto dall’autrice su Asha Greyjoy.
Profondamente colpita (e ammirata) dalla capacità di Keiko di strappare l’anima a questo personaggio, credo di aver amato questa storia senza compromessi e il ritratto di Asha - una donna in continua evoluzione - l’ho potuto percepire dalle sue parole.
Non è un personaggio facile Asha Greyjoy, perché si ritrova a fare i conti con un pugno di terra aspro e duro, gente ancora peggiore e un padre che - diciamocelo - non è certo la meraviglia delle meraviglie.
Eppure cresce Asha, si tempra e spezza il guscio delicato della femmina, per emergere predatore e guerriero, donna nel cuore, ma conquistatore nei modi e nei gesti.
Il lavoro che Keiko svolge su Asha è importante e ricorda lo stesso processo doloroso che compiono gli alberi per cercare la luce, oppure quello dei serpenti quando mutano la pelle, ma non la sostanza.

Non si era fatta accettare, si era imposta.

Ecco, credo che questa frase racchiuda l’essenza di Asha.
E ancora:

Da suo padre aveva imparato che la mano che ti accarezza il viso quando piangi non è altro che quella che ti costringerà a mangiare la polvere quando si tratterà di rendere la propria vita un po’ più lunga.

Quanto è crudelmente vera questa frase?
Keiko segue delle evoluzione linguistiche originali, metafore e similitudini volte a incastrare il personaggio in una cornice fatta su misura.
I lavori d’introspezione dell’autrice sono sempre precisi, accurati, un percorso che si snoda perfettamente nella mente di Asha e ci porta tra le sue rinunce e le sue guerre.
Leggendola sembra di camminare al fianco dei protagonisti, di maturare e crescere e morire con loro, riuscendo a seguire il filo dei loro pensieri, della loro evoluzione.
Nella sostanza, “Il peso delle carezze mancate” è un omaggio a personaggio femminile molto forte e molto controverso, ma che Keiko è riuscito a cogliere nell’ultimo fiato dell’estate.
Da leggere e da amare.

Recensore Master
29/04/13, ore 22:44

*sbudina e comincia a rotolare per la stanza*

Meriti la pubblica ammirazione per queste storie, per cui, pur avendo già squittito in abbondanza per e-mail, l'ho riletta e mi accingo ora a commentarla degnamente.

*si schiarisce la voce*

La storia, come già detto, mi ha profondamente colpita.
L'ho amata, senza compromessi, e il ritratto di Asha - una donna in continua evoluzione - l'ho potuto percepire dalle tue parole.
Non è un personaggio facile Asha Greyjoy, perché si ritrova a fare i conti con un pugno di terra aspro e duro, gente ancora peggiore e un padre che - diciamocelo - non è certo la meraviglia delle meraviglie.

Eppure cresce Asha, si tempra e spezza il guscio delicato della femmina, per emergere predatore e guerriero, donna nel cuore, ma conquistatore nei modi e nei gesti.

Mi piace il lavoro che hai svolto su di lei, perché mi ricorda lo stesso processo doloroso che compiono gli alberi per cercare la luce, oppure quello dei serpenti quando mutano la pelle, ma non la sostanza.

Non si era fatta accettare, si era imposta.

Ecco, credo che questa frase racchiuda l'essenza di Asha.
E ancora:

Da suo padre aveva imparato che la mano che ti accarezza il viso quando piangi non è altro che quella che ti costringerà a mangiare la polvere quando si tratterà di rendere la propria vita un po' più lunga.

Parliamone:  quanto è crudelmente vera questa frase?

*gongola*

Davvero, complimenti e ancora complimenti.
I tuoi lavori di introspezione sono sempre precisi, accurati, un percorso che si snoda perfettamente nella mente del personaggio.
Quando leggo le tue storie, mi sembra di camminare al fianco dei protagonisti, di maturare e crescere e morire con loro, riuscendo a seguire il filo dei loro pensieri, della loro evoluzione.

*sbudina più forte*

Posso solo spargere amore e complimenti: bellissima. <3