Il primo paragrafo è particolarmente affascinante: baffi? Cosa sarà? La volpe di Spinner's End (poveraccia)? Ah, no, un topo! Codaliscia? Nemmeno: una vittima casuale della noia di Bellatrix. Il che la dice lunga su cosa sia quella donna; mi ha disgustata ancor di più che la descrizione delle morti dei Sangue Sporco (dietro cui c'è una morale-distorta, malata, ma pur sempre una morale).
I sentimenti che prova per Voldemort contrapposti a quelli per Rodolphus sono ben delineati, soprattutto il concetto di matrimonio per convenienza; chissà che macello dev'essere stato, per i Black, il pasticciaccio combinato da Andromeda... un nato Babbano, addirittura! Per le altre due sorelle sicuramente una bella responsabilità, una macchia da lavare.
Pur avendolo sempre saputo, non mi ero mai soffermata sul fatto che "Bellatrix" significa "Guerriera"... e, a modo suo, lo è veramente, una combattente che ci crede fino in fondo e anche oltre. Eppure il concetto di "amore", applicato a una squilibrata del genere, non riesce a convincermi fino in fondo, pur con tutte le affermazioni della Rowling a riguardo: ossessione, deviazione mentale, forse, brama di potere... ma amore? Non so, credo manchi quella reciprocità, quella prospettiva di vita comune, quella fertilità di sentimenti che mi aspetterei da un'emozione del genere. Voldemort non la ricambierà mai e, sotto sotto, penso rida di quello che la sua Mangiamorte prova per lui. E non c'è peggior tomba per una relazione.
Ma comunque brava! Mi è proprio piaciuta :)
A presto!
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