Okay, sono d'accordo con te, questa è decisamente una poesia. Non che l'altra non fosse bella, ma somigliava più a una specie di introspezione che a una poesia. Questa è una poesia, senza se e senza ma.
Ed è una poesia veramente carina, soprattutto non insensata come alcune che si trovano in giro (quelle che potrei scrivere io, per esempio).
Ed è vero, il Dottore scappa. Scappa, scappa, corre sempre, e ad un certo punto si accorge che non sta fuggendo da un Dalek, da un Cyberman, da uno Slitheen (Rassilon non voglia! Odio gli Slitheen)... Insomma, dall'alienozzo di turno. Oppure da un'Elisabbetta I inferocita. Si rende conto che scappa da sé stesso, da tutti gli sbagli che ha fatto e ce potrebbe fare... Insomma, qualcuno potrebbe pensare che sia un codardo, ma io vorrei vedere noi cosa diavolo faremmo di fronte a tutti i casini che si trova a dover risolvere...
Bye, bye, ci recensiamo presto, spero! ^^

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Da amante delle poesie non posso che apprezzare sia il tentativo di volerle inserire anche qui che i risultati del tuo tentativo. Non è necessario che per essere riuscita abbia delle rime...
va benissimo verso sciolto... Mi piace molto, brava. Doppiamente per il coraggio e l'originalità.

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Molto molto carina. Il mondo delle poesie è vasto e anche alquanto difficile da inserire persino nel mondo di EFP, anche se comunque c'è la possibilità di pubblicarle ed è un bene.
Il tema di questa poesia è dunque la corsa. E ce la racconti presentandola nelle varie modalità in cui si presenta nella vita del Dottore, il Signore del Tempo cosciente di essere l'ultimo che non smette mai.
Vuoi per cercare qualcosa o anche per nulla, e giustamente lo dici.
Brava ^_^
Baci

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Massalve!
Vedo che ci stai prendendo gusto a pubblicare,eh?xD
Ma tornando alla poesia...Ecco,questa già la preferisco rispetto a quella antecedente! Corta ma semplice e a me piacciono proprio così,senza troppi riferimenti nascosti o codici segreti....Quindi a parer mio va bene!
Continua così,
                            Yuki

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