Wow, sono davvero senza parole. E' semplicemente... wow.
Mi è piaciuta tutta, dall'inizio alla fine. La trama è originalissima, e la tratti in un modo tanto maturo quanto libero dai rigidi schemi che spesso appesantiscono questo genere di storie. Non è raro che chi scrive una storia cada facilmente nella tentazione di essere troppo infantile con il suo stile, oppure troppo severo con se stesso e con il suo personaggio. Tendono così a rendere i bambini nelle loro storie delle piccole marionette dalla mente geniale ed incompresa, che alla lunga diventa una forma di banale ricerca di attenzione. E' quindi forse la cosa più difficile al mondo scrivere di bambini, ancora di più lo scrivere di bambini, per i bambini. Dopo aver letto questa piccola perla di storia, arricchita da una delicata poesia e da metafore tanto sensibili e profonde da toccare veramente il cuore, sono pronta ad affermare senza la minima esitazione che tu saresti in grado di portare a termine entrambi gli ardui compiti. Tera è perfetta, davvero. Sei riuscita a riportare a galla quella capacità che solo i bambini possiedono, un'osservazione del mondo dettata dal sentimento più soggettivo. C'è chi lo chiama egoismo, ma io preferisco vederlo come incanto. Il vero incanto, che porta i bambini a conoscere e comprendere la vera magia. I bambini conoscono queste sensazioni, le vivono con un'intensità che gli adulti dimenticano giorno dopo giorno. Le conoscono, perché le creature più vicine alla morte sono quelle più tenere, fragili, che avvertono con tanta chiarezza ciò che gli adolescenti, i giovani, gli adulti si sforzano di ignorare. Ed è proprio questa vicinanza al Grande Buio che li porta ad inseguire l'astratto, i pensieri del gioco, ignorando la sopravvivenza e vivendo in un dolore che rende... vivi. Molti scrittori adulti cercano di rendere tutto questo attraverso gli occhi di un bambino, ma spesso cadono in due trappole. Possono descrivere un bambino con seri problemi familiari, fisici o mentali, estraniandolo così tutti gli altri e descrivendo semplicemente una persona speciale. oppure descrivono un piccolo genio, un Einstein in miniatura che nessuno riesce a comprendere a pieno. Strano, ma vero, non c'è niente di più semplice, in una storia. E' facile fare in modo che il tuo personaggio colpisca il pubblico emotivamente, se è diverso. Quello che è davvero arduo è rendere interessante qualcosa di normale, forse anche di banale, che colpisca il nostro cuore e la nostra immaginazione. Per questo i bambini 'normali' sono poco gettonati.
Tu hai evitato questi due ostacoli, hai raggiunto il vero equilibrio del personaggio ed hai descritto un vero bambino. Perché la mente di Tera è quella di una vera bambina.
Questa è forse la cosa più complicata, più difficile a cui uno scrittore può aspirare. E tu ci sei riuscita, fino in fondo.
Solo questo basterebbe a dare un bel dieci e lode con targa, coppa ed attestato alla tua storia. Davvero, non hai idea di quanto mi faccia piacere vedere qualcuno che finalmente prenda un personaggio così giovane con tanta serietà e libera coscienza. Ma, a dire il vero, non è l'unica cosa della trama che mi ha colpito tanto. Insomma, vogliamo parlare di questi illuminoni, una specie di razza eletta, simile ad elfici alieni di forma animale, che compongono sette e classi da cui l'aiuto-protagonista viene esiliato? E' semplicemente geniale! E le descrizioni, lo stile, il modo in cui esprimi i sentimenti e rendi a pieno le atmosfere... sembra quasi di respirare il profumo degli alti papaveri, di osservare le squame dei pesci del destino nel lago, che scintillano tranquillamente al Sole. E' bellissimo.
Bellissimo.
Complimenti anche per la grammatica e lo stile. Adoro questo gioco di flashforward che potrebbe o meno avvenire (la scena della previsione del destino mi ha ricordato per un certo verso una versione più cruenta e matura di Narnia, una cosa come: e se il Signor Tumnus fosse morto subito sotto gli occhi di Lucy? Posso assicurarti che l'ho adorata, l'idea era molto originale), la matematica decisione della bambina di abbandonare quel luogo incantato per salvare il suo nuovo amico, la relazione con la misteriosa madre. Già, la madre. E' forse uno dei personaggi più interessanti. Chissà quanto della storia conosceva veramente? Avrà incontrato anche lei gli illuminoni? Sono sicura che la sognerò, stanotte! Eh eh!
Complimenti, Netmine, sei davvero brava! Questa storia mi è piaciuta davvero tantissimo, credo proprio che andrà subito tra le preferite!
Brava, e ancora molti complimenti!
A presto,
Beads (and Flowers). |